I filologi sono concordi nell'individuare l'inizio degli eventi che hanno portato all'ascesa e alla caduta di Monello Vianello in due precisi fatti di cronaca. Il primo è l'invasione dei tremors, sanguinari vermoni assassini, che seminò il panico per la città, il secondo è la chiusra del parco Maddalena, usato illegalmente da minorenni per nascondere e consumare stupefacenti.
Per fermare i tremors la Provincia mette in campo mini-iguanodonti, che li sterminano, ma creano gravi disagi ai cittadini e al manto stradale. Così vengono introdotti nuovi iguanodonti, più grandi, per uccidere gli altri. Si scatenano le polemiche, specie dopo che il presidente di Confindustria, Antonio Costato, viene mangiato da un lucertolone. L'assessore Nadia Romeo commissiona allora la costruzione di un mega robot martellatore per sterminare tutte le specie alloctone che portano il caos in città. Ma la Lega Nord chiede in cambio la creazione delle ronde padane robotizzate, che pattuglieranno la città per difenderla da immigrati e mariuoli. Gli iguanodonti superstiti vengono rinchiusi all'Eurovo di Occhiobello e allevati in batteria.
Le solite polemiche vengono interrotte solo per qualche giorno, allorchè viene annunciata la morte di Monello Vianello, autore del blog. Peccato che, dopo giorni di lutto, si scopra che il cadavere in realtà è di Vianello Monello, che pare essersi suicidato. Il corpo viene però trafugato dalle misteriose Squadre d'Azione Vianello Monello, mentre il ricercatore Attila Coretti, che aveva espresso dubbi sulle cause della morte, sparisce nel nulla. In segno di lutto per la morte del celebre opinionista, i baby tossici del Maddalena inscenano un arirang nel parco, al termine del quale si suicidano con un'overdose di eroina. Il Corriere, invece, sostituisce cinicamente Vianello Monello con un misterioso impostore, che continua a firmare i suoi corsivi satirici.
Nel frattempo si scopre che Antonio Costato non è morto, ma è fuggito da Rovigo per andare in tournèe con i Napalm Death, in veste di carismatico vocalist. Nelle stesse ore infuria la polemica intorno al complesso dell'ex chiesa di San Michele, dove il Comune vorrebbe riportare i servizi per gli immigrati: il centrodestra si scatena, attaccando tutto e tutti. Il clima si surriscalda quando si scopre che al centro commerciale Le Torri, la giunta vuole fare un centro per le religioni, in cui tutti siano equamente rappresentati.
Poche ore dopo, le Savm invieranno una foto del corpo di Vianello Monello, implorando di tributargli dignitosa sepoltura, anche perchè con i calori dell'estate sta marcendo inesorabilmente. L'assessore Beppe Osti propone allora di costruire un mausoleo per il suo riposo eterno, da collocare all'interporto. Imputridiscono anche i corpi dei baby tossici, che attirano uno stormo di fenicotteri mutanti, resi carnivori e aggressivi dall'intossicazione da piombo nel Parco del Delta del Po. L'ingestione delle carni dei fenicotteri, oltretutto, provoca una spaventosa epidemia di cacarella. Viene organizzato un "Fenicacca Aid", con musica e cabaret all'interporto, per aiutare la città colpita da questa orrenda piaga. Partecipano Antonio Costato, Bruce Springsteen assieme a Lucia Riberto, Mario Borgatti con il sosia Jerry Lewis. La cosa sembra risolversi dopo che il dio Odino, infuriato con il consigliere comunale Matteo Zangirolami, reo di averlo offeso, lo trasforma in un mussoceronte, animale onnivoro, che verrà impiegato per ripulire il parco. Il martellatore resta in città e apre una discoteca per animali giganti.
Intanto la medium Wanda Gusmaroli parla con Vianello Monello nell'aldilà: questi accusa una misteriosa lobby di averlo fatto uccidere perchè era diventato scomodo. Celio Rodigino, l'altro opinionista che all'indomani della morte si era offerto di prendere il posto di Vianello Monello, viene indagato per l'omicidio.
Intanto Paolo Avezzù, resosi conto che la religione cattolica è in mano a complottisti bolscevichi, si autoproclama vescovo con il nome di B.V. Paolino, organizza un controsinodo e miracola Zangirolami, aiutandolo a vincere la maledizione di Odino. Per un animale strano che se ne va, un altro arriva: all'Eurovo la convivenza tra iguanodonti e galline dà vita a una razza di polli giganti e senzienti, curiosamente di tendenze marxiste-leniniste, che scendono in campo per difendere la città dell'incalzare delle destre. Gianni Nonnato, assessore provinciale del partito socialista, si dimette in polemica con l'ondata di intolleranza religiosa e assume l'identità del dio norreno Víðarr, mentre il leader leghista Antonello Contiero, ormai certo di essere non solo l'unico degno di rappresentare la cristianità, ma anche l'unico degno di rappresentare il verde Islam, si autoproclama ayatollah, con il nome di al-Hemar. I due si distingueranno per liti furiose, financo con la Madonna, fino a un tragico duello d'onore tra al Hemar e Gesù Cristo.
Federico Saccardin fa outing sulla sua fede mazdeista e scrive una biografia in cui racconta delle sue origini persiano-irachene. Ma farà vero clamore la discesa in campo di Luigino Ingegneri, direttore del settimanale Appunti, che si proclama nuovo vescovo, con il nome di Gesù II. L'assessore provinciale Guglielmo Brusco, stizzito, si convertirà al satanismo. Poche settimane dopo San Michele Arcangelo deporrà Gesù II con la violenza.
Forse per reazione alla guerra religiosa, rifiorisce il movimento socialista polesano, con Fabrizio Rossi, futuro presidente di Unindustria, che proclama la necessità di seguire le orme della Cina e scegliere il comunismo. Critico Antonio Costato, che accusa Rossi di avere una linea troppo morbida. I maoisti polesani si spaccano dunque tra linea rossa e linea nera, in un conflitto che dura ancora oggi.
Misteriosamente sparisce Celio Rodigino: si scopre che è scappato con una tribù di tuareg, ripudiando la moglie Augusta in favore della bella e libertina Boctu.
Negli stessi giorni, dopo lunghe polemiche su una proposta di riconversione a nebbia, la centrale di Polesine Camerini scompare nel nulla. Enel l'aveva riconvertita a energia atomica, ma un incidente al flusso canalizzatore l'ha proiettata nella Corea del Nord del 2027, causando la terza guerra mondiale per la reazione degli Usa. Non è il solo incidente: ben più grave è la traslazione di Rovigo per due giorni nell'Algeria del 1962, sempre per una bizzarra anomalia spaziotemporale. Dopo il ritorno della città capoluogo nel presente, resta imprigionati nel passato Antonello Contiero e Augusta Taurinense, convintasi di trovare Celio nel deserto algerino, benchè di altra epoca. Il comune affida a Ilario Bellinazzi l'incarico di costruire una macchina del tempo, ma la spedizione guidata da Pietro Callegarin sparisce nel nulla. L'intellettuale di Oca Marina Gelmino Barozzi scopre che la macchina funzionava solo per viaggiare nel passato, così il Consvipo incarica i geniali fratelli Johnny e Maicol Colasberna, già assunti per riportare Polesine Camerini nel suo tempo, di costruirne un'altra per mandare qualcuno a riprendere tutti i dispersi. Si scoprirà però che utilizzavano bambini nel cantiere, così il lavoro passerà a Gelmino Barozzi. Va sempre peggio per i fratelli Colasberna, che vengono arrestati con l'accusa di avere ucciso Vianello Monello. A risolvere i casini spaziotemporali per fortuna arriva dal futuro il nordcoreano Song Sang Woo, che suggerisce di viaggiare nel passato solo per convincere Enel a non convertire all'atomica la centrale di Polesine Camerini, eliminando così la causa scatenante di tutti i problemi spaziotemporali. Ma la macchina del tempo servirà un'ultima volta a Segaiolus XXVIII, ronda padana robotizzata, che scapperà nel passato per unirsi ai rivoluzionari di Pancho Villa.
Celio intanto viene rapito dai taureg, che pretendono un riscatto di 7 milioni di euro e una fornitura imperitura di After Eight, nonchè un mausoleo per Vianello Monello. Parte una gara di solidarietà, con una partita di solidarietà e un nuovo concerto benefico sulla scia del Fenicacca Aid. La Corea del Nord del 2027, intanto, manderà lo zio di Song Sang Woo nel presente per consegnare il mausoleo richiesto dalle Savm, che però verrà depositato in Commenda e non all'interporto. Al mausoleo si terrà una serata di beneficienza per raccogliere i soldi per il riscatto. Delle trattative verrà incaricato il blues man del Mali Corey Harris. Frattanto Beppe Osti acquisterà le spoglie di Vianello Monello dalle Savm e con una messa nera lo riporterà in vita e lo duplicherà, con l'intento di uccidere entrambe le copie e avere due cadaveri, uno per il mausoleo in Commenda e uno per quello all'Interporto. Uno dei due rinati, però, sarà nero e prenderà il nome di Vianello Gemello. Entrambi dovranno essere affogati in una vasca di Happy Hope. Quest'ultimo, però, riesce a scappare, unendosi a Celio Rodigino, nel frattempo fuggito dai suoi rapitori, in un avventuroso viaggio per terra e per mare. Vianello Monello, allora, aprirà una piadineria al mausoleo in Commenda, in attesa di essere ucciso.
In quelle stesse ore Antonio Costato viene aggredito e ferito da misteriosi malfattori, che si riveleranno poi essere al soldo con la massoneria di Orlando Lupani, la lobby dei fabbricanti di poltrone e i Vetusti Scaldapoltrone Ammuffiti. Così la manifestazione di solidarietà per Celio si trasformerà nel Costato Day in piazza Roma. L'iniziativa otterrà il plauso di Emma Marcegaglia, che si schiererà per la linea rossa per il socialismo.
La data del sacrificio di Vianello Monello verrà rinviata ad libitum, al punto da provocare le dimissioni di Beppe Osti dalla giunta Merchiori. Osti ribadirà l'intento di fare di Rovigo la città dei mausolei e lancerà l'idea di un grande parco su Clemente Mastella nel Delta del Po, intitolato Udeuroworld. In suo onore la giunta trasformerà corso del Popolo in una superstrada e lo battezzerà Boulevard Beppe Osti. Quest'ultimo organizzerà allora una spedizione piratesca per acciuffare Celio, partito per mare con Vianello Gemello e Sigfried von Nibelunghen. A manovrare il Coniglio Napoleon, galeone munito di un'enorme vasca ricolma di Happy Hope, ci sarà Adino Rossi. Vianello Monello protesterà per non essere stato incluso nella spedizione, avvolgendosi in una piadina gigante fino a ustionarsi. Il direttore del Corriere del veneto, Ugo Savoia, allestirà una contro-spedizione per salvare Celio Rodigino, accettando di tirarsi dietro anche Vianello Monello, ormai malconcio e votato al martirio nell'Happy Hope. Durante la spedizione, però, Vianello Monello dovrà subirne di tutti i colori: verrà prima violentato dagli indigeni (nell'episodio in cui morirà il marinaio Eimuntas Nekrošius), poi colto da un attacco di diarrea debilitante, infine operato in una clinica di Taiwan dove, anzichè riparargli l'intestino, gli impianteranno due enormi tette, appartenenti alla pornodiva Gesualda Laputtana.
Intanto la sfida per le provinciali si è aperta, con Sandro Gino Spinello in corsa per il centrosinistra e Federica Zarri per il centrodestra. In questo contesto, tra scandali e scandaletti (con l'avvocato Gigi Migliorini che dichiarerà di essere il padre della Zarri e Gino Spinello che punterà tutto sulle proprie doti di amatore), faranno la loro comparsa alcuni esponenti di massimo spicco della politica locale. Il più celebre è Cicciuzzo Sconciaforni, ex pornodivo, che esordisce come candidato del Pdl per l'assessorato Cultura e Politiche giovanili. Spinello rilancia con Norman Sciaccaluga, diplomato di Catanzaro e in tournèe come batterista di Sergio e i Laser. I socialisti proporranno Franco Grotto e il giovane e sanguigno Traiano Viali. Farà la prima comparsa anche l'indipendente e anarcoide Terenzio Gasparetto, che recluterà il meglio della sinistra insofferente per boicottare le elezioni dei partiti. Prc propone Valentino Lodo.
Beppe Osti, lontano dalla scena politica, tesserà i primi accordi con il presidente nordcoreano Kim Jong Il per trasformare Euroworld in Dprkworld, il parco a tema sul paese del Socialismo Juche. A siglare gli accordi internazionali sarà l'ex segretario
di Stato Usa Madeleine Albright. La Corea del Nord avrà anche un ruolo di sostegno alla spedizione piratesca di Adino Rossi. L'equipaggio di Savoia, infatti, verrà catturato dagli orientali e imprigionato. Sarà liberato da Giuseppe Romagnolo, presidente dell'Acsa e autore di un breve golpe a Rovigo, che ha portato in municipio la burkinabè Edith Sankara. Praticamente in contemporanea, il B.V. Paolino sposerà Claudia Koll e entrerà nella chiesa anglicana, per poi uscirne poche ore dopo.
Quando finalmente Savoia e co. riusciranno a intercettare il Coniglio Napoleon, Celio sarà scomparso. I pirati verranno arrestati dall'ispettore Derrick, ma con un escamotage sorprendente Vianello Monello si impossesserà del Coniglio Napoleon e si inabisserà nel mare con l'Happy Hope.
Frattanto a Rovigo con la complicità di Vianello Gemello evadono i fratelli Colasberna, che scompaiono per un po', mentre va in scena il Costato Day, che si conclude tragicamente con un temporale, durante il quale Mario Borgatti viene colpito da un fulmine. Come non bastasse, un alieno simile a Alf scende a Buso e promette di distruggere il mondo. Proveranno a sconfiggerlo vari eroi al soldo di Cicciuzzo Sconciaforni, compreso il nuovo robot Padanius, ma verranno eliminati. Alla fine Cicciuzzo affronterà di persona l'alieno Hrrfulla'nghhtopeprp, rimanendo ucciso.
Che la città fosse in pericolo lo testimonia anche l'arrivo del folle terrorista Abu Kebab, che semina bombe della seconda guerra mondiale nei cantieri. Verrà acchiappato e ucciso dalle forze dell'ordine. Un altro episodio turberà i rodigini: l'aggressione di Pinocchio alla mostra a lui dedicata, da parte di ubriaconi del luogo.
Quei giorni saranno ricordati anche per lo straordinario matrimonio annunciato da Brusco con il direttore generale dell'Ulss 18, Adriano Marcolongo. Partita come una storia rose e fiori, finirà in tragedia, allorchè Brusco abbandonerà l'amato sull'altare, per scappare in Nepal a formare il nuovo governo Prachanda. Dopo vari tentativi di organizzare una spedizione per riportarlo in patria, partirà Marcolongo in persona, accompagnato dalla mucca Giuditta, beniamina del politico trecentano.
Intanto Vianello Monello, sopravvissuto al naufragio e addestrato dalle Tigri Tamil dello Sri Lanka, tenterà di fare esplodere la sede del Corriere con bombe fornitegli da Abu Kebab. Ma morirà investito da un tram.
Cicciuzzo invece risorgerà come zombi e comincerà a sbranare gente. Per fermarlo il prof. Gaio Barfowsji, consulente della Provincia, lo colpirà con un invertitore metabolico, che lo farà tornare in vita, ma solo per regredire rapidamente all'infanzia, fino a diventare un feto e poi scomparire. In sua memoria verrà creata una banca del seme.
Quanto alla politica, Paolo Avezzù tenterà di salvare l'Odeon con una cordata, ma fallirà e sarà emarginato dal partito. Va in scena Rowoodstock, il cui repertorio metallaro (headliners gli In Flames di Massimo Borgato) non garba ai commercianti della città, così scoppia una polemica e il fondatore Geremia Rowoodstock decide di spostare tutto a Ro Ferrarese. La giunta comunale, per tutta risposta, commissionerà al Cur la creazione di Ganiamede, un giovane frutto di manipolazioni in laboratorio, più pertinente con modelli compassati e protocollari quali quelli a cui una sana amministrazione si ispira. Vianello Gemello replica con un mega party fricchettone al Censer.
Augusta Taurinense, nel mentre, riceverà una lettera del marito Celio, in cui rivela di essersi trasferito a Odessa, mettendo su famiglia con autoctoni. Furiosa, Augusta userà un teletrasporto dei fratelli Colasberna per andare a riprendersi Celio, ma per un problema tecnico i due finiranno fusi in un unico corpo e scagliati nel 1977. Non bastasse tanto scandalo, Brusco ricompare a Rovigo, rivelando che la fuga in Nepal era una truffa, ordita assieme all'onorevole di An, Luca Bellotti, pensata per fare sì che Marcolongo lasciasse la città.
Scenari internazionali anche dietro il ritorno di Vianello Monello, che i cinesi hanno clonato in 500 copie e mandato in giro per il mondo a destabilizzare numerosi paesi, con l'intento di conquistare l'egemonia. Sarà Celio Rodigino, tornato in sella a una rombante moto, grazie all'intervento di Maicol Colasberna, a occuparsi di acciuffare e uccidere i cloni dell'opinionista defunto, il cui originale è custodito in un bunker di Pechino. Johnny Colasberna, invece, aiuterà i cloni superstiti a scappare nel passato, cosicchè Celio dovrà rincorrerli attraverso numerose epoche, prima di ucciderli tutti (forse).
Gaio Barfowskji finisce nei guai, allorchè si scopre che il titolo di studio che presentava era inesistente. Ma sulla scena ritorna presto Cicciuzzo Sconciaforni, ancora vivo dopo essere stato investito dal raggio dell'invertitore metabolico: dopo essere scomparso, rivela, sta reincarnandosi in tutti i suoi antenati. Purtroppo non si riuscirà a trovare per tempo una cura al grave problema, poichè un ricercatore del Cern attenterà alla vita di Cicciuzzo, uccidendolo a pistolettate.
I baby tossici del Maddalena torneranno agli onori delle cronache, giacchè i loro spettri impediranno per mesi di completare i lavori di rifacimento del parco. Saranno i giovani di Rowoodstock a disinfestare il parco, traslocando gli spettri a casa di Mario Borgatti, che aveva chiesto la chiusura della manifestazione. Solo dopo avere visto le opere di Carla Fiocco, i fantasmi scapperanno dalla magione. Intanto Renzo Marangon parte per la Luna con una spedizione spaziale, ma una collisione provoca la caduta sulla Terra di Padanius, che era stato spedito in orbita da Hrrfulla'nghhtopeprp e trasformato in satellite anti immigrati.
Sempre a proposito di Vianello Monello, giungono rivelazioni sulla sua prima morte e sulla scomparsa di Attila Coretti. Un agente segreto rivela che Attila aveva le prove per scagionare i fratelli Colasberna, ma fu costretto a nascondersi con lo pseudonimo di Adelmo Colasberna, salvo morire in un tragico incidente con un aspirapolvere.
Lo scandalo più pesante colpirà però Monello Vianello, quando il figlio Tornello lo accuserà di essere l'assassino di Vianello Monello e lo costringerà all'esilio, per poi dargli la caccia. Espatriato i Azerbaijan, Monello Vianello sarà braccato dal figlio e da un plotone di soldati americani e dato per morto dopo un violento bombardamento. Si rifugierà invece a Prypiat, in Ucraina, grazie all'aiuto inaspettato di Celio Rodigino. Ma i vetusti Scaldapoltrone Ammuffiti ne approfitteranno per prendere il controllo del blog, con l'appoggio di Orlando Lupani.
Cicciuzzo invece risorgerà a Natale, su richiesta a Babbo Natale di Eugenio Faggiano, fratello del bimbo che l'attore aveva usato come scudo umano per difendersi dai proiettili. Ma la tregua durerà poco: le Br, già autrici di un vile attacco terroristico alla piscina Baldetti, rapiscono Cicciuzzo Sconciaforni e minacciano di ucciderlo. Alla fine, dopo eterne trattative, iniziative in tutto il mondo e tentativi di liberazione, Cicciuzzo viene lasciato libero e festeggiato come un eroe. Tutto grazie alla signora Pompilia Trombin, madre di Iginio ed Eugenio Faggiano (uno dei due è stato uccisi facendo da scudo a Cicciuzzo quando fu preso a pistolettate), che promette di uccidere il figlio sopravvissuto se non sarà rilasciato il pornodivo suo idolo.
Nel frattempo la politica va avanti, anche perchè si avvicinano le provinciali. Beppe Osti raccoglie di nuovo l'appoggio di Kim Jong Il, che invita i nordocoreani a trasferirsi in massa in Polesine per votarlo come presidente della Provincia. Sempre in tema di alleanze internazionali, Guglielmo Brusco di Sinistra Unita rinnova l'accordo con Prachanda, che tra l'altro gli promette truppe per liberare Cicciuzzo. Le alleanze si romperanno alla vigilia delle elezioni, quando entrambi i leader stranieri denunceranno una campagna elettorale mesta e fatta più di accordi tra partiti che di veri valori. Gino Spinello invece corre come sindaco di Adria, tra la lista unitaria Puf (Partito Unico della Figa) e scherzi coi coniglietti, tant'è che alla fine perderà. Pure Jacopo Carlotti si candida a sindaco di Adria. Contiero e la Virgili, i candidati del centrodestra e del centrosinistra, dopo qualche scazzottata tornano ad annoiare tutti. A incasinare tutto ci pensa il Barzellettiere Demoniaco, un misterioso clown che per tutta la campagna elettorale fa scherzi di dubbio gusto ai politici e sposta voti di qua e di là. Nessuno saprà mai di chi si trattasse! Alla fine, comunque, il centrosinistra fa tutto da solo: si dimentica della civica ecologista di Vanni Destro e per sbaglio si allea con la civica di un ex leghista ed ex Fiamma Tricolore. Incredibilmente, però, vincono le elezioni per una manciata di voti. Da allora Contiero diventa afono. Rifondazione nel frattempo ha chiuso e Brusco e la Riberto sono entrati nel Pd, per coerenza.
In questo contesto si consuma di nuovo lo scontro tra Rettiliani e alieni del pianeta Chulak, legato a un patto antico stipulato dalla giunta comunale con alcune entità extraterrestri. Questa volta la polemica va a colpire Loredano Zampini, presidente rettiliano della Camera di Commercio, ma la storia è lunga e noiosa. Scontri religiosi si verificano invece a Papozze, dove un ateo ha il coraggio di proclamarsi tale: la città viene militarizzata dall'esercito vaticano, che impone il rispetto della Bibbia.
Più interessante la nascita della Repubblica Zenana, uno stato indipendente governato dal fricchettone Ernesto Zen e posto nei paraggi di Baricetta. Sarà il primo stato a dichiarare guerra alla Padania. In Zenania tutti sono bene accolti, tranne fascistelli e stronzi. Si fuma la marijuana liberamente e ci si può sposare tra recchioni oppure siglare un patto di convivenza.
Sempre in questo periodo Vianello Monello ha un terribile incidente automobilistico in Svizzera, in cui perde la vita il suo collaboratore Jean Luc Balboa. L'opinionista del Corriere viene ricoverato in una clinica privata, ridotto a un vegetale. Si apre quindi il dibattito sul mantenimento in vita o meno dell'uomo, con tutto il corredo di polemiche e chiacchiere sulla bioetica. Si parla anche di un complotto ordito dai servizi segreti cingalesi contro Vianello Monello, punito per i suoi legami con le Tigri Tamil (ormai sterminate dall'esercito di Colombo, assieme a un bel po' di civili di cui non gliene è fregato un cazzo a nessuno). Tant'è che il generale Sarat Fonseca divulgherà un filmino hard risalente all'epoca in cui Vianello Monello, naufragato sulle coste dello Sri Lanka e salvato proprio dall'Ltte, si intratteneva in una liaison omosessuale con un generale tamil, forte anche del prosperoso seno impiantatogli per sbaglio nella clinica di Formosa.
Triste sorte anche per Celio Rodigino, che cade in una buca e viene proiettato per uno sfasamento spaziotemporale nel mondo di Pipponia, dove la presidente della Contea, Vagina, ha dichiarato guerra agli stati vicini e lo spedisce al fronte. Cicciuzzo Sconciaforni, invece, se la passa bene. Dopo una laurea honoris causa e vari progetti cinematografici, decide di aprire un'agenzia di pompe funebri per fare soldi con la morte altrui. Monello Vianello, invece, eredita la villa di un riccone di Laureana di Borrello, in Calabria, e lascia per sempre il Polesine. Il figlio Tornello Vianello, scappato dalle galere azere, minaccia di uccidere il padre, ma scompare nel nulla, probabilmente rapito dai servizi segreti di Baku. Alla fine la sfiga si abbatte anche su Cicciuzzo, che viene ucciso sul set di un film porno ispirato alla vita di John Lennon. Vianello Monello tornerà cosciente, infuriato perchè Cicciuzzo gli scippa il record di morti per una persona sola. Dopo molte polemiche, Cicciuzzo verrà tumulato in Zenania, ma durante il funerale Vianello Monello, sempre più fuori di testa, rapisce la pornodiva Gesualda Laputtana, con l'intenzione di asportarle chirurgicamente le tette e impiantarle su di sè, per poi iniziare una carriera nel mondo del porno, surclassando la fama di Cicciuzzo. Finirà che Vianello Monello si ravvede, scappa in Zenania e si unisce in un Pacs con Gesualda, con cui annuncerà di avere concepito un figlio, che chiamerà Antenore. Il cadavere di Cicciuzzo, nel frattempo, verrà caricato su una nave spaziale e spedito lontano dal nostro sistema solare, giacchè la sua decomposizione ha prodotto una quantità anomala di idrogeno, che lo farà trasformare in una stella. Cicciuzzo sarà venerato da centinaia di migliaia di persone, che fonderanno una religione a lui ispirata.
Nel frattempo un assicuratore di nome Alvtro Pitali, spacciandosi per il fratello di Gesualda, irrompe nella casa dei due e uccide Vianello Monello, anche se l'obiettivo era la pornodiva (che aveva un contratto di assicurazione sul seno con la compagnia di assicurazioni). Si decide quindi di clonare Vianello Monello, ma durante il trasporto nel laboratorio di genetica di Urumqi, il cadavere subisce dei danni. Allora si pensa di ripararli usando il Dna del feto di Antenore. Ma ne viene fuori un essere ributtante. Gesualda confessa che Antenore è figlio di Cicciuzzo Sconciaforni e quindi il clone è un ibrido dei due Dna. Non bastasse questo, al laboratorio scoprono che Cicciuzzo e Gesualda erano fratelli separati alla nascita. Gesualda decide di abortire, ma Scienza e Vita la costringe a fare nascere prematuramente Antenore, che verrà fatto crescere con un acceleratore metabolico. Stessa tecnologia viene usata su Cicciuzzo Monello, il clone ibrido, che arrivato in pochi giorni all'età di vent'anni, fugge e libera Antenore, trasforma anche lui in un ventenne e porta via la madre sconvolta dal Polesine. Dopo essere stati accolti nella villa di Monello Vianello, i due ragazzi decidono di sposarsi, ovviamente in Zenania.
Per fermare i tremors la Provincia mette in campo mini-iguanodonti, che li sterminano, ma creano gravi disagi ai cittadini e al manto stradale. Così vengono introdotti nuovi iguanodonti, più grandi, per uccidere gli altri. Si scatenano le polemiche, specie dopo che il presidente di Confindustria, Antonio Costato, viene mangiato da un lucertolone. L'assessore Nadia Romeo commissiona allora la costruzione di un mega robot martellatore per sterminare tutte le specie alloctone che portano il caos in città. Ma la Lega Nord chiede in cambio la creazione delle ronde padane robotizzate, che pattuglieranno la città per difenderla da immigrati e mariuoli. Gli iguanodonti superstiti vengono rinchiusi all'Eurovo di Occhiobello e allevati in batteria.
Le solite polemiche vengono interrotte solo per qualche giorno, allorchè viene annunciata la morte di Monello Vianello, autore del blog. Peccato che, dopo giorni di lutto, si scopra che il cadavere in realtà è di Vianello Monello, che pare essersi suicidato. Il corpo viene però trafugato dalle misteriose Squadre d'Azione Vianello Monello, mentre il ricercatore Attila Coretti, che aveva espresso dubbi sulle cause della morte, sparisce nel nulla. In segno di lutto per la morte del celebre opinionista, i baby tossici del Maddalena inscenano un arirang nel parco, al termine del quale si suicidano con un'overdose di eroina. Il Corriere, invece, sostituisce cinicamente Vianello Monello con un misterioso impostore, che continua a firmare i suoi corsivi satirici.
Nel frattempo si scopre che Antonio Costato non è morto, ma è fuggito da Rovigo per andare in tournèe con i Napalm Death, in veste di carismatico vocalist. Nelle stesse ore infuria la polemica intorno al complesso dell'ex chiesa di San Michele, dove il Comune vorrebbe riportare i servizi per gli immigrati: il centrodestra si scatena, attaccando tutto e tutti. Il clima si surriscalda quando si scopre che al centro commerciale Le Torri, la giunta vuole fare un centro per le religioni, in cui tutti siano equamente rappresentati.
Poche ore dopo, le Savm invieranno una foto del corpo di Vianello Monello, implorando di tributargli dignitosa sepoltura, anche perchè con i calori dell'estate sta marcendo inesorabilmente. L'assessore Beppe Osti propone allora di costruire un mausoleo per il suo riposo eterno, da collocare all'interporto. Imputridiscono anche i corpi dei baby tossici, che attirano uno stormo di fenicotteri mutanti, resi carnivori e aggressivi dall'intossicazione da piombo nel Parco del Delta del Po. L'ingestione delle carni dei fenicotteri, oltretutto, provoca una spaventosa epidemia di cacarella. Viene organizzato un "Fenicacca Aid", con musica e cabaret all'interporto, per aiutare la città colpita da questa orrenda piaga. Partecipano Antonio Costato, Bruce Springsteen assieme a Lucia Riberto, Mario Borgatti con il sosia Jerry Lewis. La cosa sembra risolversi dopo che il dio Odino, infuriato con il consigliere comunale Matteo Zangirolami, reo di averlo offeso, lo trasforma in un mussoceronte, animale onnivoro, che verrà impiegato per ripulire il parco. Il martellatore resta in città e apre una discoteca per animali giganti.
Intanto la medium Wanda Gusmaroli parla con Vianello Monello nell'aldilà: questi accusa una misteriosa lobby di averlo fatto uccidere perchè era diventato scomodo. Celio Rodigino, l'altro opinionista che all'indomani della morte si era offerto di prendere il posto di Vianello Monello, viene indagato per l'omicidio.
Intanto Paolo Avezzù, resosi conto che la religione cattolica è in mano a complottisti bolscevichi, si autoproclama vescovo con il nome di B.V. Paolino, organizza un controsinodo e miracola Zangirolami, aiutandolo a vincere la maledizione di Odino. Per un animale strano che se ne va, un altro arriva: all'Eurovo la convivenza tra iguanodonti e galline dà vita a una razza di polli giganti e senzienti, curiosamente di tendenze marxiste-leniniste, che scendono in campo per difendere la città dell'incalzare delle destre. Gianni Nonnato, assessore provinciale del partito socialista, si dimette in polemica con l'ondata di intolleranza religiosa e assume l'identità del dio norreno Víðarr, mentre il leader leghista Antonello Contiero, ormai certo di essere non solo l'unico degno di rappresentare la cristianità, ma anche l'unico degno di rappresentare il verde Islam, si autoproclama ayatollah, con il nome di al-Hemar. I due si distingueranno per liti furiose, financo con la Madonna, fino a un tragico duello d'onore tra al Hemar e Gesù Cristo.
Federico Saccardin fa outing sulla sua fede mazdeista e scrive una biografia in cui racconta delle sue origini persiano-irachene. Ma farà vero clamore la discesa in campo di Luigino Ingegneri, direttore del settimanale Appunti, che si proclama nuovo vescovo, con il nome di Gesù II. L'assessore provinciale Guglielmo Brusco, stizzito, si convertirà al satanismo. Poche settimane dopo San Michele Arcangelo deporrà Gesù II con la violenza.
Forse per reazione alla guerra religiosa, rifiorisce il movimento socialista polesano, con Fabrizio Rossi, futuro presidente di Unindustria, che proclama la necessità di seguire le orme della Cina e scegliere il comunismo. Critico Antonio Costato, che accusa Rossi di avere una linea troppo morbida. I maoisti polesani si spaccano dunque tra linea rossa e linea nera, in un conflitto che dura ancora oggi.
Misteriosamente sparisce Celio Rodigino: si scopre che è scappato con una tribù di tuareg, ripudiando la moglie Augusta in favore della bella e libertina Boctu.
Negli stessi giorni, dopo lunghe polemiche su una proposta di riconversione a nebbia, la centrale di Polesine Camerini scompare nel nulla. Enel l'aveva riconvertita a energia atomica, ma un incidente al flusso canalizzatore l'ha proiettata nella Corea del Nord del 2027, causando la terza guerra mondiale per la reazione degli Usa. Non è il solo incidente: ben più grave è la traslazione di Rovigo per due giorni nell'Algeria del 1962, sempre per una bizzarra anomalia spaziotemporale. Dopo il ritorno della città capoluogo nel presente, resta imprigionati nel passato Antonello Contiero e Augusta Taurinense, convintasi di trovare Celio nel deserto algerino, benchè di altra epoca. Il comune affida a Ilario Bellinazzi l'incarico di costruire una macchina del tempo, ma la spedizione guidata da Pietro Callegarin sparisce nel nulla. L'intellettuale di Oca Marina Gelmino Barozzi scopre che la macchina funzionava solo per viaggiare nel passato, così il Consvipo incarica i geniali fratelli Johnny e Maicol Colasberna, già assunti per riportare Polesine Camerini nel suo tempo, di costruirne un'altra per mandare qualcuno a riprendere tutti i dispersi. Si scoprirà però che utilizzavano bambini nel cantiere, così il lavoro passerà a Gelmino Barozzi. Va sempre peggio per i fratelli Colasberna, che vengono arrestati con l'accusa di avere ucciso Vianello Monello. A risolvere i casini spaziotemporali per fortuna arriva dal futuro il nordcoreano Song Sang Woo, che suggerisce di viaggiare nel passato solo per convincere Enel a non convertire all'atomica la centrale di Polesine Camerini, eliminando così la causa scatenante di tutti i problemi spaziotemporali. Ma la macchina del tempo servirà un'ultima volta a Segaiolus XXVIII, ronda padana robotizzata, che scapperà nel passato per unirsi ai rivoluzionari di Pancho Villa.
Celio intanto viene rapito dai taureg, che pretendono un riscatto di 7 milioni di euro e una fornitura imperitura di After Eight, nonchè un mausoleo per Vianello Monello. Parte una gara di solidarietà, con una partita di solidarietà e un nuovo concerto benefico sulla scia del Fenicacca Aid. La Corea del Nord del 2027, intanto, manderà lo zio di Song Sang Woo nel presente per consegnare il mausoleo richiesto dalle Savm, che però verrà depositato in Commenda e non all'interporto. Al mausoleo si terrà una serata di beneficienza per raccogliere i soldi per il riscatto. Delle trattative verrà incaricato il blues man del Mali Corey Harris. Frattanto Beppe Osti acquisterà le spoglie di Vianello Monello dalle Savm e con una messa nera lo riporterà in vita e lo duplicherà, con l'intento di uccidere entrambe le copie e avere due cadaveri, uno per il mausoleo in Commenda e uno per quello all'Interporto. Uno dei due rinati, però, sarà nero e prenderà il nome di Vianello Gemello. Entrambi dovranno essere affogati in una vasca di Happy Hope. Quest'ultimo, però, riesce a scappare, unendosi a Celio Rodigino, nel frattempo fuggito dai suoi rapitori, in un avventuroso viaggio per terra e per mare. Vianello Monello, allora, aprirà una piadineria al mausoleo in Commenda, in attesa di essere ucciso.
In quelle stesse ore Antonio Costato viene aggredito e ferito da misteriosi malfattori, che si riveleranno poi essere al soldo con la massoneria di Orlando Lupani, la lobby dei fabbricanti di poltrone e i Vetusti Scaldapoltrone Ammuffiti. Così la manifestazione di solidarietà per Celio si trasformerà nel Costato Day in piazza Roma. L'iniziativa otterrà il plauso di Emma Marcegaglia, che si schiererà per la linea rossa per il socialismo.
La data del sacrificio di Vianello Monello verrà rinviata ad libitum, al punto da provocare le dimissioni di Beppe Osti dalla giunta Merchiori. Osti ribadirà l'intento di fare di Rovigo la città dei mausolei e lancerà l'idea di un grande parco su Clemente Mastella nel Delta del Po, intitolato Udeuroworld. In suo onore la giunta trasformerà corso del Popolo in una superstrada e lo battezzerà Boulevard Beppe Osti. Quest'ultimo organizzerà allora una spedizione piratesca per acciuffare Celio, partito per mare con Vianello Gemello e Sigfried von Nibelunghen. A manovrare il Coniglio Napoleon, galeone munito di un'enorme vasca ricolma di Happy Hope, ci sarà Adino Rossi. Vianello Monello protesterà per non essere stato incluso nella spedizione, avvolgendosi in una piadina gigante fino a ustionarsi. Il direttore del Corriere del veneto, Ugo Savoia, allestirà una contro-spedizione per salvare Celio Rodigino, accettando di tirarsi dietro anche Vianello Monello, ormai malconcio e votato al martirio nell'Happy Hope. Durante la spedizione, però, Vianello Monello dovrà subirne di tutti i colori: verrà prima violentato dagli indigeni (nell'episodio in cui morirà il marinaio Eimuntas Nekrošius), poi colto da un attacco di diarrea debilitante, infine operato in una clinica di Taiwan dove, anzichè riparargli l'intestino, gli impianteranno due enormi tette, appartenenti alla pornodiva Gesualda Laputtana.
Intanto la sfida per le provinciali si è aperta, con Sandro Gino Spinello in corsa per il centrosinistra e Federica Zarri per il centrodestra. In questo contesto, tra scandali e scandaletti (con l'avvocato Gigi Migliorini che dichiarerà di essere il padre della Zarri e Gino Spinello che punterà tutto sulle proprie doti di amatore), faranno la loro comparsa alcuni esponenti di massimo spicco della politica locale. Il più celebre è Cicciuzzo Sconciaforni, ex pornodivo, che esordisce come candidato del Pdl per l'assessorato Cultura e Politiche giovanili. Spinello rilancia con Norman Sciaccaluga, diplomato di Catanzaro e in tournèe come batterista di Sergio e i Laser. I socialisti proporranno Franco Grotto e il giovane e sanguigno Traiano Viali. Farà la prima comparsa anche l'indipendente e anarcoide Terenzio Gasparetto, che recluterà il meglio della sinistra insofferente per boicottare le elezioni dei partiti. Prc propone Valentino Lodo.
Beppe Osti, lontano dalla scena politica, tesserà i primi accordi con il presidente nordcoreano Kim Jong Il per trasformare Euroworld in Dprkworld, il parco a tema sul paese del Socialismo Juche. A siglare gli accordi internazionali sarà l'ex segretario
di Stato Usa Madeleine Albright. La Corea del Nord avrà anche un ruolo di sostegno alla spedizione piratesca di Adino Rossi. L'equipaggio di Savoia, infatti, verrà catturato dagli orientali e imprigionato. Sarà liberato da Giuseppe Romagnolo, presidente dell'Acsa e autore di un breve golpe a Rovigo, che ha portato in municipio la burkinabè Edith Sankara. Praticamente in contemporanea, il B.V. Paolino sposerà Claudia Koll e entrerà nella chiesa anglicana, per poi uscirne poche ore dopo.
Quando finalmente Savoia e co. riusciranno a intercettare il Coniglio Napoleon, Celio sarà scomparso. I pirati verranno arrestati dall'ispettore Derrick, ma con un escamotage sorprendente Vianello Monello si impossesserà del Coniglio Napoleon e si inabisserà nel mare con l'Happy Hope.
Frattanto a Rovigo con la complicità di Vianello Gemello evadono i fratelli Colasberna, che scompaiono per un po', mentre va in scena il Costato Day, che si conclude tragicamente con un temporale, durante il quale Mario Borgatti viene colpito da un fulmine. Come non bastasse, un alieno simile a Alf scende a Buso e promette di distruggere il mondo. Proveranno a sconfiggerlo vari eroi al soldo di Cicciuzzo Sconciaforni, compreso il nuovo robot Padanius, ma verranno eliminati. Alla fine Cicciuzzo affronterà di persona l'alieno Hrrfulla'nghhtopeprp, rimanendo ucciso.
Che la città fosse in pericolo lo testimonia anche l'arrivo del folle terrorista Abu Kebab, che semina bombe della seconda guerra mondiale nei cantieri. Verrà acchiappato e ucciso dalle forze dell'ordine. Un altro episodio turberà i rodigini: l'aggressione di Pinocchio alla mostra a lui dedicata, da parte di ubriaconi del luogo.
Quei giorni saranno ricordati anche per lo straordinario matrimonio annunciato da Brusco con il direttore generale dell'Ulss 18, Adriano Marcolongo. Partita come una storia rose e fiori, finirà in tragedia, allorchè Brusco abbandonerà l'amato sull'altare, per scappare in Nepal a formare il nuovo governo Prachanda. Dopo vari tentativi di organizzare una spedizione per riportarlo in patria, partirà Marcolongo in persona, accompagnato dalla mucca Giuditta, beniamina del politico trecentano.
Intanto Vianello Monello, sopravvissuto al naufragio e addestrato dalle Tigri Tamil dello Sri Lanka, tenterà di fare esplodere la sede del Corriere con bombe fornitegli da Abu Kebab. Ma morirà investito da un tram.
Cicciuzzo invece risorgerà come zombi e comincerà a sbranare gente. Per fermarlo il prof. Gaio Barfowsji, consulente della Provincia, lo colpirà con un invertitore metabolico, che lo farà tornare in vita, ma solo per regredire rapidamente all'infanzia, fino a diventare un feto e poi scomparire. In sua memoria verrà creata una banca del seme.
Quanto alla politica, Paolo Avezzù tenterà di salvare l'Odeon con una cordata, ma fallirà e sarà emarginato dal partito. Va in scena Rowoodstock, il cui repertorio metallaro (headliners gli In Flames di Massimo Borgato) non garba ai commercianti della città, così scoppia una polemica e il fondatore Geremia Rowoodstock decide di spostare tutto a Ro Ferrarese. La giunta comunale, per tutta risposta, commissionerà al Cur la creazione di Ganiamede, un giovane frutto di manipolazioni in laboratorio, più pertinente con modelli compassati e protocollari quali quelli a cui una sana amministrazione si ispira. Vianello Gemello replica con un mega party fricchettone al Censer.
Augusta Taurinense, nel mentre, riceverà una lettera del marito Celio, in cui rivela di essersi trasferito a Odessa, mettendo su famiglia con autoctoni. Furiosa, Augusta userà un teletrasporto dei fratelli Colasberna per andare a riprendersi Celio, ma per un problema tecnico i due finiranno fusi in un unico corpo e scagliati nel 1977. Non bastasse tanto scandalo, Brusco ricompare a Rovigo, rivelando che la fuga in Nepal era una truffa, ordita assieme all'onorevole di An, Luca Bellotti, pensata per fare sì che Marcolongo lasciasse la città.
Scenari internazionali anche dietro il ritorno di Vianello Monello, che i cinesi hanno clonato in 500 copie e mandato in giro per il mondo a destabilizzare numerosi paesi, con l'intento di conquistare l'egemonia. Sarà Celio Rodigino, tornato in sella a una rombante moto, grazie all'intervento di Maicol Colasberna, a occuparsi di acciuffare e uccidere i cloni dell'opinionista defunto, il cui originale è custodito in un bunker di Pechino. Johnny Colasberna, invece, aiuterà i cloni superstiti a scappare nel passato, cosicchè Celio dovrà rincorrerli attraverso numerose epoche, prima di ucciderli tutti (forse).
Gaio Barfowskji finisce nei guai, allorchè si scopre che il titolo di studio che presentava era inesistente. Ma sulla scena ritorna presto Cicciuzzo Sconciaforni, ancora vivo dopo essere stato investito dal raggio dell'invertitore metabolico: dopo essere scomparso, rivela, sta reincarnandosi in tutti i suoi antenati. Purtroppo non si riuscirà a trovare per tempo una cura al grave problema, poichè un ricercatore del Cern attenterà alla vita di Cicciuzzo, uccidendolo a pistolettate.
I baby tossici del Maddalena torneranno agli onori delle cronache, giacchè i loro spettri impediranno per mesi di completare i lavori di rifacimento del parco. Saranno i giovani di Rowoodstock a disinfestare il parco, traslocando gli spettri a casa di Mario Borgatti, che aveva chiesto la chiusura della manifestazione. Solo dopo avere visto le opere di Carla Fiocco, i fantasmi scapperanno dalla magione. Intanto Renzo Marangon parte per la Luna con una spedizione spaziale, ma una collisione provoca la caduta sulla Terra di Padanius, che era stato spedito in orbita da Hrrfulla'nghhtopeprp e trasformato in satellite anti immigrati.
Sempre a proposito di Vianello Monello, giungono rivelazioni sulla sua prima morte e sulla scomparsa di Attila Coretti. Un agente segreto rivela che Attila aveva le prove per scagionare i fratelli Colasberna, ma fu costretto a nascondersi con lo pseudonimo di Adelmo Colasberna, salvo morire in un tragico incidente con un aspirapolvere.
Lo scandalo più pesante colpirà però Monello Vianello, quando il figlio Tornello lo accuserà di essere l'assassino di Vianello Monello e lo costringerà all'esilio, per poi dargli la caccia. Espatriato i Azerbaijan, Monello Vianello sarà braccato dal figlio e da un plotone di soldati americani e dato per morto dopo un violento bombardamento. Si rifugierà invece a Prypiat, in Ucraina, grazie all'aiuto inaspettato di Celio Rodigino. Ma i vetusti Scaldapoltrone Ammuffiti ne approfitteranno per prendere il controllo del blog, con l'appoggio di Orlando Lupani.
Cicciuzzo invece risorgerà a Natale, su richiesta a Babbo Natale di Eugenio Faggiano, fratello del bimbo che l'attore aveva usato come scudo umano per difendersi dai proiettili. Ma la tregua durerà poco: le Br, già autrici di un vile attacco terroristico alla piscina Baldetti, rapiscono Cicciuzzo Sconciaforni e minacciano di ucciderlo. Alla fine, dopo eterne trattative, iniziative in tutto il mondo e tentativi di liberazione, Cicciuzzo viene lasciato libero e festeggiato come un eroe. Tutto grazie alla signora Pompilia Trombin, madre di Iginio ed Eugenio Faggiano (uno dei due è stato uccisi facendo da scudo a Cicciuzzo quando fu preso a pistolettate), che promette di uccidere il figlio sopravvissuto se non sarà rilasciato il pornodivo suo idolo.
Nel frattempo la politica va avanti, anche perchè si avvicinano le provinciali. Beppe Osti raccoglie di nuovo l'appoggio di Kim Jong Il, che invita i nordocoreani a trasferirsi in massa in Polesine per votarlo come presidente della Provincia. Sempre in tema di alleanze internazionali, Guglielmo Brusco di Sinistra Unita rinnova l'accordo con Prachanda, che tra l'altro gli promette truppe per liberare Cicciuzzo. Le alleanze si romperanno alla vigilia delle elezioni, quando entrambi i leader stranieri denunceranno una campagna elettorale mesta e fatta più di accordi tra partiti che di veri valori. Gino Spinello invece corre come sindaco di Adria, tra la lista unitaria Puf (Partito Unico della Figa) e scherzi coi coniglietti, tant'è che alla fine perderà. Pure Jacopo Carlotti si candida a sindaco di Adria. Contiero e la Virgili, i candidati del centrodestra e del centrosinistra, dopo qualche scazzottata tornano ad annoiare tutti. A incasinare tutto ci pensa il Barzellettiere Demoniaco, un misterioso clown che per tutta la campagna elettorale fa scherzi di dubbio gusto ai politici e sposta voti di qua e di là. Nessuno saprà mai di chi si trattasse! Alla fine, comunque, il centrosinistra fa tutto da solo: si dimentica della civica ecologista di Vanni Destro e per sbaglio si allea con la civica di un ex leghista ed ex Fiamma Tricolore. Incredibilmente, però, vincono le elezioni per una manciata di voti. Da allora Contiero diventa afono. Rifondazione nel frattempo ha chiuso e Brusco e la Riberto sono entrati nel Pd, per coerenza.
In questo contesto si consuma di nuovo lo scontro tra Rettiliani e alieni del pianeta Chulak, legato a un patto antico stipulato dalla giunta comunale con alcune entità extraterrestri. Questa volta la polemica va a colpire Loredano Zampini, presidente rettiliano della Camera di Commercio, ma la storia è lunga e noiosa. Scontri religiosi si verificano invece a Papozze, dove un ateo ha il coraggio di proclamarsi tale: la città viene militarizzata dall'esercito vaticano, che impone il rispetto della Bibbia.
Più interessante la nascita della Repubblica Zenana, uno stato indipendente governato dal fricchettone Ernesto Zen e posto nei paraggi di Baricetta. Sarà il primo stato a dichiarare guerra alla Padania. In Zenania tutti sono bene accolti, tranne fascistelli e stronzi. Si fuma la marijuana liberamente e ci si può sposare tra recchioni oppure siglare un patto di convivenza.
Sempre in questo periodo Vianello Monello ha un terribile incidente automobilistico in Svizzera, in cui perde la vita il suo collaboratore Jean Luc Balboa. L'opinionista del Corriere viene ricoverato in una clinica privata, ridotto a un vegetale. Si apre quindi il dibattito sul mantenimento in vita o meno dell'uomo, con tutto il corredo di polemiche e chiacchiere sulla bioetica. Si parla anche di un complotto ordito dai servizi segreti cingalesi contro Vianello Monello, punito per i suoi legami con le Tigri Tamil (ormai sterminate dall'esercito di Colombo, assieme a un bel po' di civili di cui non gliene è fregato un cazzo a nessuno). Tant'è che il generale Sarat Fonseca divulgherà un filmino hard risalente all'epoca in cui Vianello Monello, naufragato sulle coste dello Sri Lanka e salvato proprio dall'Ltte, si intratteneva in una liaison omosessuale con un generale tamil, forte anche del prosperoso seno impiantatogli per sbaglio nella clinica di Formosa.
Triste sorte anche per Celio Rodigino, che cade in una buca e viene proiettato per uno sfasamento spaziotemporale nel mondo di Pipponia, dove la presidente della Contea, Vagina, ha dichiarato guerra agli stati vicini e lo spedisce al fronte. Cicciuzzo Sconciaforni, invece, se la passa bene. Dopo una laurea honoris causa e vari progetti cinematografici, decide di aprire un'agenzia di pompe funebri per fare soldi con la morte altrui. Monello Vianello, invece, eredita la villa di un riccone di Laureana di Borrello, in Calabria, e lascia per sempre il Polesine. Il figlio Tornello Vianello, scappato dalle galere azere, minaccia di uccidere il padre, ma scompare nel nulla, probabilmente rapito dai servizi segreti di Baku. Alla fine la sfiga si abbatte anche su Cicciuzzo, che viene ucciso sul set di un film porno ispirato alla vita di John Lennon. Vianello Monello tornerà cosciente, infuriato perchè Cicciuzzo gli scippa il record di morti per una persona sola. Dopo molte polemiche, Cicciuzzo verrà tumulato in Zenania, ma durante il funerale Vianello Monello, sempre più fuori di testa, rapisce la pornodiva Gesualda Laputtana, con l'intenzione di asportarle chirurgicamente le tette e impiantarle su di sè, per poi iniziare una carriera nel mondo del porno, surclassando la fama di Cicciuzzo. Finirà che Vianello Monello si ravvede, scappa in Zenania e si unisce in un Pacs con Gesualda, con cui annuncerà di avere concepito un figlio, che chiamerà Antenore. Il cadavere di Cicciuzzo, nel frattempo, verrà caricato su una nave spaziale e spedito lontano dal nostro sistema solare, giacchè la sua decomposizione ha prodotto una quantità anomala di idrogeno, che lo farà trasformare in una stella. Cicciuzzo sarà venerato da centinaia di migliaia di persone, che fonderanno una religione a lui ispirata.
Nel frattempo un assicuratore di nome Alvtro Pitali, spacciandosi per il fratello di Gesualda, irrompe nella casa dei due e uccide Vianello Monello, anche se l'obiettivo era la pornodiva (che aveva un contratto di assicurazione sul seno con la compagnia di assicurazioni). Si decide quindi di clonare Vianello Monello, ma durante il trasporto nel laboratorio di genetica di Urumqi, il cadavere subisce dei danni. Allora si pensa di ripararli usando il Dna del feto di Antenore. Ma ne viene fuori un essere ributtante. Gesualda confessa che Antenore è figlio di Cicciuzzo Sconciaforni e quindi il clone è un ibrido dei due Dna. Non bastasse questo, al laboratorio scoprono che Cicciuzzo e Gesualda erano fratelli separati alla nascita. Gesualda decide di abortire, ma Scienza e Vita la costringe a fare nascere prematuramente Antenore, che verrà fatto crescere con un acceleratore metabolico. Stessa tecnologia viene usata su Cicciuzzo Monello, il clone ibrido, che arrivato in pochi giorni all'età di vent'anni, fugge e libera Antenore, trasforma anche lui in un ventenne e porta via la madre sconvolta dal Polesine. Dopo essere stati accolti nella villa di Monello Vianello, i due ragazzi decidono di sposarsi, ovviamente in Zenania.
Il calore emanato dalla stella Cicciuzzo e alcuni frammenti di materia organica creeranno la vita su un pianeta lontanissimo, battezzato Planet Cicciuzzo. Ciò porterà a uno scisma nel Cicciuzzianesimo. Il profeta Nathaniel Pierpont Morganorganizzerà un viaggio interstellare per trasferirsi, con migliaia di adepti, sul pianeta in cui ogni forma di vita è cicciuzziana. Un'altra frangia, guidata da ean Dominique Frasciazzo, invece, rimarrà sulla Terra, convinta che Cicciuzzo tornerà. Intanto torna misteriosamente in vita Vianello Monello, che viene avvistato mentre gareggia in pieno centro con Jacopo Carlotti, entrambi a bordo di fiammanti fuoriserie. Non c'è tempo, tuttavia, per indagare sul suo ritorno, perchè il Polesine è attanagliato dal dolore per la decisione della Corte di Strasburgo di rendere facoltativo il crocefisso a scuola. I cicciuzziani pretenderanno un'effige del loro idolo nelle scuole, mentre il B.V. Paolino indirà una crociata contro gli infedeli, che però non partirà mai.
Scandaloso anche il ritorno sulla scena di Pinocchio, che si innamora non ricambiato dell'assessore Nadia Romeo e inizia un corteggiamento ossessivo, ai limiti dello stalking, che culmina in un'aggressione a Graziano Azzalin, ritenuto artefice dei malumori dell'amata. Azzalin, nel frattempo, ha dato vita al rivoluzionario progetto, dividendo in due Rovigo con un lungo muro: il lato orientale, con i servizi più pregiati, viene ribattezzato Azzalingrado e diventa un paradiso socialista, mentre sul versante occidentale sorge Rovigo Ovest, dominata da una giunta turbocapitalista. A tutelare il nuovo leader di Azzalingrado giunge niente meno che Sabbiolino, idolo dei bambini della Germania dell'Est, che uccide Pinocchio incenerendolo con i propulsori della sua astronave. Intanto la giunta rivoluzionaria pianifica una nuova economia, a partire dallo sfruttamento del petrolio dei giardini del castello, su cui vengono attivati patti commerciali con la Cina. Sul lato ovest, invece, si concentrano gli interessi degli Stati Uniti, che sembrano tramare per fare cadere la cortina che separa Rovigo.
Chi si spende per riunire la città è Renzo Marangon, che chiede un corridoio umanitario per i morti destinati al cimitero, sul lato est. La giunta socialista, intanto, si spacca. Alcuni componenti, guidati dall'assessore Giovanna Pineda, lasciano Azzalingrado per trasferirsi a Stienta, dove con una rivoluzione popolare viene insediato un governo comunista. Il B.V. Paolino diventa nel frattempo leader spirituale di Rovigo Ovest, con il titolo di vladika, mentre Giovanni Cattozzi è nominato vescovo della chiesa ufficiale sul lato socialista. Tra complotti, colpi bassi, eccetera eccetera, la vita politica sembra tornata alla normalità, ma entra in scena di nuovo Cicciuzzo, risorto non si sa come, che si candida a sindaco di entrambi i lati della città, con l'intento di riunificarla. E il rischio è che il popolare attore ci riesca. Durante una passeggiata storica sul confine tra i due quadranti, Cicciuzo viene però colpito con una statua di Cagnoni ad opera di un misterioso aggressore, che fugge prima di essere individuato. Viene così ricoverato al policlinico sul lato ovest. Cicciuzzo si è fatto dei nemici anche a causa di un ambizioso progetto: la cittadella della morte, che dovrebbe sorgere nella città riunificata, ma che sembra fosse un'idea di Beppe Osti. E' una storia lunga. In questo clima positivo, accade un fatto storico: Rovigo viene riunificata. Piuttosto che lasciare la città in mano a Cicciuzzo, i leader dei due quadranti si accordano per l'apertura delle frontiere e una road map che porti alla riconciliazione. Il petrolio dei giardini viene usato per finanziare l'acquisto di carbone da vendere a Enel.
Tragedia nel frattempo per Jacopo Carlotti. La sede di Eurobic II, consorzio di cui era da poco stato nominato presidente, esplode nella notte, per cause mai chiarite. Bombardamento? Attentato? Incidente? Carlotti viene dato per disperso e mai più ritrovato. I parenti lanciano un disperato appello per ritrovarlo. Contemporaneamente un professore universitario svela al mondo che Vianello Monello non è realmente tornato in vita, ma è un dybbuk, uno spirito senza pace, nè vivo, nè morto. Una notizia che fa preoccupare anche Cicciuzzo, che teme di essere nelle stesse condizioni. Entrambi fondano delle associazioni per chiedere tutele per i diversamente vivi. L'occasione per dipanare tutta questa matassa di casini arriva quando, dal lontano 2066, alcuni operai Enel appaiono nel presente per chiedere di fermare il progetto di stoccaggio della Co2 nel sottosuolo: nel futuro, infatti, le escavazioni apriranno le porte dell'inferno, liberando orde di demoni. Per scongiurare la futura emergenza, la Provincia crea il Tavolo dell'Oltretomba, cui partecipano Ahriman, in rappresentanza del Cda infernale presieduto dalla dea Tiamat, e il leader del mazdeismo polesano Federico Saccardin. La trattativa ha successo, almeno in parte: Tiamat concede un'udienza speciale ai familiari di Carlotti, per chiarire se il loro caro è vivo o morto, e a Cicciuzzo & Vianello Monello, per discutere lo status dei diversamente vivi. Ma la tragedia è in agguato nuovamente: durante la discesa nel pozzo che conduce agli Inferi, Cicciuzzo rimane incastrato a culo bucone e tappa per sempre la porta dell'inferno, impedendo sia alla delegazione di incontrare Tiamat, che ai demoni infernali di uscire da tale pertugio.
Anche Monello Vianello incontra un singolare destino. Durante un incontro con il Papa al bar dalla Pina, viene coinvolto in una sparatoria durante una rapina. Uno dei rapinatori, usando un'arma smaterializzatrice inventata in tempi antidiluviani dai Dogon, spedisce Monello Vianello nel lontano regno di Pipponia. Lì, assieme a Celio Rodigino, il nostro progetta un rutilante ritorno sulle scene...