giovedì 20 marzo 2008

Libertà di espressione

"Considerato che domenica scorsa Giuliano Ferrara ha presentato la propria lista "Aborto: no grazie!" e che da notizie di stampa ho appreso che in contemporanea si è svolta una manifestazione di contestazione in piazza Vittorio Emanuele, promossa dalla "Sinistra Arcobaleno", a cui partecipava anche l'assessore Giovanna Bruna Pineda, con scritte quali "Ferrara sei inconcepibile" e "Per una volta sta' zitto" e tenuto presente che l'assessore Pineda, tra le varie deleghe affidatele dal sindaco, ha anche quella elettorale, chiedo se la partecipazione alla suddetta manifestazione da parte dell'assessore Pineda era a titolo personale o in rappresentanza della Giunta e se sia istituzionalmente corretto che un assessore, con la delega all'elettorale, manifesti contro la libertà di espressione politica di qualcuno, che ha presentato peraltro una propria lista alle elezioni politiche". E' l'interrogazione dell'ex sindaco Paolo Avezzù all'attuale sindaco Fausto Merchiori, in merito alla contestazione di domenica contro Giulianone. Avezzù, tra l'altro, ha appreso della contestazione solo dai giornali, perchè in quel momento era a far visita a Giuliano Ferrara all'hotel Capitol. Non è un mistero che Paolino sia uno scatenato antiabortista. Qualche anno fa, durante le celebrazioni della Giornata della Memoria, arrivò a paragonare l'aborto all'Olocausto. Domanda: l'allora sindaco Paolo Avezzù, nell'esprimere una posizione che provocò l'indignazione dei sopravvissuti ai campi di sterminio e la riprovazione persino dal vescovo, parlava a nome della collettività che era chiamato a rappresentare o in rappresentanza di qualche altra realtà istituzionale?

martedì 18 marzo 2008

Piccoli problemi

A me l'aveva raccontato una vicina: per accudire sua madre in casa di riposo, pagando rette esorbitanti, è costretta pure a pagarsi la badante. Adesso la cosa viene fuori sui giornali, dopo che una quarantina di familiari delle vittime dell'Iras mettono nero su bianco che il trattamento riservato ai loro cari a seguito di esborsi di migliaia di euro, non è proprio da centro termale. I familiari mandano una lettera al sindaco, sostenuti dal consigliere rifondarolo Cristiano Pavarin. Il sindaco ribatte: non dovevate mandarla solo a me, ma anche al capoccia della casa di riposo, l'ex bidello socialista Pierantonio Moretto. Già, perchè mandarla al sindaco? Forse per ricordargli che il suo Comune qualche tempo fa ha sganciato due milioni e mezzo di euro per rimettere in sesto l'Iras, giacchè, nonostante l'ottima gestione del trio Moretto-Romeo-Grandi, non c'erano i soldi per riqualificare i decadenti ospizi rodigini? Per la cronaca, un finanziamento applaudito fino allo spellamento delle mani dall'intero consiglio comunale. Unico scettico, il solito Cristiano Pavarin, che da mente semplice si chiese ad alta voce se non fosse una cazzata dare soldi a chi finora li aveva male amministrati ("questo Cda si è mangiato tutto", dichiaravano pubblicamente i dipendenti dell'Iras, bruti che per descrivere Eva Grandi - ex commessa dell'Upim, con ovvia tessera del Partito Socialista - usano epiteti non riportabili). Alla fine Pavarin si oppone in consiglio al finanziamento, uscendo dall'aula al momento del voto. E' il solo: persino il compagno di partito Matteo Masin vota a favore. A qualche mese di distanza, ecco i risultati: le rette, che - come da accordi - non dovevano essere alzate, verranno alzate, mentre gli anziani restano parcheggiati in una topaia, mollati nella loro merda. Giacchè siamo democratici, concediamo spazio alla replica a Moretto: "Piccoli problemi, normali in una struttura che ospita 500 persone".

lunedì 17 marzo 2008

Attentato terroristico al parco del Maddalena

"Hanno raso al suolo il parco del Maddalena. Tu ne sai niente? Io sono incazzatissima, ci lasciano senza un albero! Ma i Verdi che cazzo fanno?" Me lo chiede un'amica, caso raro di abitante di Rovigo ancora in grado di stupirsi di fronte a una porcheria. Il parco del Maddalena era un parchetto grazioso, oggi invece sembra una specie di Ground Zero in miniatura. Rasi al suolo alberi fronzuti, cancellata la passeggiata pedonale praticamente nuova di zecca, scomparso un altro spazio verde a disposizione dei cittadini che ancora non amano passare i pomeriggi assolati nei parcheggi dei centri commerciali che generosamente si espandono ai margini della città. E vabbè. Ne nascerà un parco nuovo, dicono. Poi magari ci accorgeremo che, dove prima c'era l'erba, ci hanno fatto un parcheggio (perchè non ci sono più i parcheggi in centro, figuriamoci in Commenda). Quanto alla domanda della mia amica, i Verdi che cazzo fanno? Lo chiedo a un passante, mi risponde: "Non sapevo che a Rovigo ci fossero anche i Verdi".

p.s. scherzi a parte, pare che l'attuale distesa di fanghiglia e sterpi diventerà nel prossimo futuro il "polmone verde di Rovigo". Dunque i timori della mia amica erano infondati. Le preoccupazioni sulla latitanza dei Verdi a Rovigo lo sono meno.

lunedì 10 marzo 2008

L'interrogatorio

Durante il processo sul crack Eurobic, il pm Manuela Fasolato interroga il vicepresidente della Provincia Sandro Gino Spinello: "Quali erano i reali rapporti tra Gianni Magnan e Antonella Bertoli?", chiede. Panico, imbarazzo, stupore. Spinello sprofonda nella sedia dall'imbarazzo. In suo aiuto accorre l'avvocato Luigi Migliorini: "Dai, diglielo Gino che andavi a spiarli in camporella con la torcia".

giovedì 6 marzo 2008

Cartoline da Rovigo

Questa non l'ho trovata nel notissimo sito di cartoline da Rovigo. Me l'ha invece spedita qualche tempo fa un caro amico, colpito dagli angoli suggestivi che la nostra città sa offrire.

mercoledì 5 marzo 2008

Elisabetta e la geografia

Sabato scorso Elisabetta Canalis è venuta a Rovigo per l'ennesima inaugurazione di un negozio. Una carriera tutta in salita, quella dell'ex velina di Striscia la Notizia, che vanta un numero incalcolabile di presenze in Polesine e una serie di tagli di nastro da fare invidia a inauguratori di professione come Oscar Tosini o Isi Coppola. Pare che per contratto la Canalis possa rispondere alle domande dei giornalisti per un tempo non superiore al minuto e mezzo. Arrivati a questo fatidico momento, una giornalista chiede alla soubrette se cotanta presenza nel nostro territorio valichi i confini del centro commerciale di turno e si estenda anche ad altre aree di modesto interesse turistico: "Lei, per esempio, cosa ne pensa del Delta del Po? Ha mai pensato di andarci in visita?". La star televisiva, con il consueto ampio sorriso, rassicura tutti sulla sua profonda conoscenza del nostro territorio: "Ma guardi che io vengo molto spesso da queste parti - dice - Ho un sacco di amici qui nel bresciano".

Brevi/3


Tornano i blocchi del traffico
L'assessorato all'Ambiente del Comune di Rovigo ha disposto un nuovo piano di blocchi per le non catalizzate su tutto il territorio comunale. Il nuovo piano va incontro alle richieste di molti cittadini, negozianti e imprenditori, che avevano lamentato un'eccessiva rigidità del blocco di questi mesi (nonostante i 35 sforamenti del limite di Pm10 ormai raggiunti). Tra le nuove deroghe concesse, spicca quella per i trattori agricoli a nafta, "per la loro innegabile valenza folkloristica in una terra fortemente votata all'agricoltura". Via libera anche ai mezzi d'epoca: dopo le gloriose Cinquecento fuori norma, ora potranno accedere alle vie urbane anche mezzi di locomozione storici come il carro a vapore di Cugnot. Autotreni e autoarticolati potranno circolare liberamente solo nelle ore diurne. Una deroga speciale è stata concessa al proprietario di un carrarmato M41 Walker Bulldog degli anni '50, che da tempo chiedeva di poterlo utilizzare per andare al lavoro. "Il divieto - spiega una nota - rimane tuttavia valido per cavalli e animali da soma, in quanto non sono ancora state messi a norma gli opportuni abbeveratoi". E la loro pupù, aggiungono i negozianti, deturperebbe il pavè delle nostre piazze.

lunedì 3 marzo 2008

Incredibile!

Domenica, invogliato da un pomeriggio soleggiato e da una brezza gradevole, sono uscito a vagabondare per Rovigo. Dopo le lagnanze apparse sui giornali nelle ultime settimane, devo ammettere che mi aspettavo di andare a zonzo per vie deserte, incontrando passanti smonati e immusoniti, turisti in fuga dall'orrida necropoli dopo una visita a Palazzo Roverella, anziani vaganti in preda all'alzheimer, giovani teppisti sbracati sulle panchine o sui gradini dei monumenti.
Mi sono imbattuto invece in una piccola folla a passeggio per la piazza o lungo i giardini dell'Adigetto. Semplicemente a passeggio, oppure seduti a chiacchierare sulle panchine. Un'orda di borghesotti, proletari, stranieri di ogni nazionalità e pelle. La cosa incredibile: i negozi erano chiusi. Ma allora cosa si faceva tutta quella gente in giro?