E' Roberto Calderoli la prima vittima leghista del pacchetto sicurezza votato dal governo per criminalizzare gli immigrati.
Un paradosso venuto alla luce proprio nel capoluogo polesano, dove la studiosa Suellen Zorzetto ha fatto l'incredibile scoperta: i documenti di Calderoli erano stati falsificati fin dall'infanzia. Il piccolo Roberto di fatto è nato nel 1956 a Valona, in Albania, ma la famiglia si è trasferita pochi mesi dopo in Italia. Raggiunta Otranto a bordo di un gommone, i genitori sono stati aiutati a raggiungere di nascosto il nord Italia, trasferendosi da amici a Bergamo. E' lì che ha preso il via una lunga teoria di menzogne, in parte per nascondere la clandestinità, in parte per errori e ingenuità. Il caso è tutto da ricostruire, ma è certo che l'assommarsi di bugie e segreti ha fatto sì che il giovine, oggi promettente politico in missione a Roma Ladrona, non venisse mai a conoscenza delle sue origini. Suellen Zorzetto, però, ha incontrato personalmente Ovidio Berimbau, l'uomo che nel '57 aiutò i genitori a prendere casa nel bergamasco e a falsificare i documenti per vivere in Italia. E le prove sono talmente schiaccianti, che Calderoli non ha saputo nemmeno replicare.
"E' una situazione kafkiana, dopo tanti anni scopro che per questo paese non esisto solo perchè non ho un pezzo di carta - ha commentato, mentre veniva accompagnato a bordo dell'aereo che lo riporterà in Albania - Ora spero in una sanatoria per il mio specifico caso". Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha espresso parole di sgomento per quanto accaduto: "Roberto ha dato molto al paese - dichiara -, ma noi non possiamo derogare a una legge in cui abbiamo fortemente creduto solo per fare un favore a lui. Spiace, ma ci ha ingannati per tutti questi anni, fingendosi un bravuomo, mentre sotto la facciata nascondeva l'identità di un clandestino, di un criminale, di un albanese potenziale guidatore ubriaco che falcidia i nostri giovani e stupra le nostre ragazze dabbene. Non faremo sconti a nessuno. Ho promesso fin da subito che avremmo mostrato agli immigrati che siamo cattivi e ora lo ribadisco: dobbiamo essere crudeli, dobbiamo esserlo con la coscienza pulita, dobbiamo distruggere in maniera tecnico-scientifica. Vada a delinquere al paese suo, il signor Calderoli".
3 commenti:
povero calderoli!
Tratto da http://biancoenerored.wordpress.com/2009/07/09/una-crudele-estate-rodigina-%E2%80%93-notiziario-da-bere/
Magnan contro Magnan
Iacopo Carlotti (alter ego di Gianni Magnan) polemista de “la voce di Rovigo”, risponde stizzito a Monello Vianello (alter ego di Magnan Gian-ni), “blogger” di satira politica, sui voti del Nuovo Psi per Antonello Contiero, il nuovo che avanza della Lega Nord.
«Alle ultime elezioni provinciali – spiega Iacopo Carlotti (G. Magnan) – Gianni Magnan si è presentato col Nuovo Psi a sostegno della can-didatura di Antonello Contiero, il nuovo che avanza, della Lega Nord. Nel suo blog Monello Vianello (Magnan G.) dà i numeri, nel senso che fornisce cifre sbagliate. Gianni Magnan ha infatti dichiarato che vorrebbe, col Nuovo Psi, essere l’ago della bilancia col suo 0,8% di voti, a favore di Antonello Contiero, Presidente della Provincia». La “risposta” segue la dichiarazione di Monello Vianello (Magnan) che alcuni giorni prima, nel suo blog, aveva pubblicato un articolo dal titolo “Gianni Magnan, una piuma per Contiero”. Nel “post” si descrivono le aspettative del Nuovo Psi guidato da Gianni Magnan. «Gianni Magnan ha rilasciato una inter-vista – si legge nell’articolo – in cui dichiara: “Se Fausto Merchiori (Sinda-co di Rovigo – nota di Redazione) è stato eletto con 15 voti di differenza – quelli dei giovani del Centro sociale, amici di sua figlia – io spero che i tre voti del nostro Nuovo Psi siano in pari modo determinanti per Antonello Contiero, il nuovo che avanza della Lega Nord, anche se colui ha di-chiarato che non vuole i miei voti”».
Ma chi s'è fatto quetso viaggio?
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