domenica 30 gennaio 2011

La strana coppia

Vianello Monello e Cicciuzzo Sconciaforni sul set
Vianello Monello e Cicciuzzo Sconciaforni hanno girato in segreto il loro primo film insieme. "E' il mio seicentesimo lungometraggio - rivela il pornoattore rodigino - e volevo che fosse qualcosa di speciale. Lo lanceremo con un grande evento pubblico, il primo flash mob erotico in piazza Vittorio Emanuele, durante il quale mi concederò fisicamente a tutti i miei fans".
Se la data del flash mob è ancora da fissare, i lavori per il nuovo lungometraggio sono praticamente finiti. Il film, intitolato "I perversi sposi", riprende l'opera del Manzoni, adattandola ad una trama a luci rosse.
Cicciuzzo veste i panni (si fa per dire) del giovane Renzo Chiavaglino, innamorato dell'affascinante e disinvolta Lucia Monella, interpretata dalla pornostar Gesualda Laputtana, ex amante di Cicciuzzo e moglie di Vianello Monello, che nella trama impersona invece l'antagonista Don Godrigo. Sia Renzo che Godrigo sono innamorati di Lucia, ma ella non sa scegliere, nemmeno dopo avere testato le doti amatorie di entrambi. Lucia si reca quindi dal parroco del paese, don Abbondage, chiedendogli di sposarla con entrambi, ma questi si rifiuta, sostenendo che non si può cambiare a piacimento il cerimoniale religioso e che lei dovrà scegliere chi condurre all'altare. In crisi esistenziale, la giovane abbandona dunque la città, per recarsi a riflettere dall'amica di infanzia Erminia, una veronese tanto religiosa e devota in pubblico, quanto peccatrice e disinibita in privato, nota in paese con il volgare appellativo di "la monaca da monta". Mentre Lucia affronta numerose avventure erotiche e non, i due innamorati, ignari l'uno dell'altro, partono alla sua ricerca.
I tre si ritrovano a Milano, in un finale degno della migliore commedia degli equivoci. Renzo e Don Godrigo si conoscono in una locanda cittadina, si ubriacano insieme e diventano amici. Si confortano a vicenda scoprendo di essere stati entrambi abbandonati dalla fidanzata poco prima del matrimonio, senza tuttavia arrivare ad intuire di avere condiviso la stessa donna. La verità viene alla luce quando i due si recano al lupanare della città meneghina, dove incontreranno Lucia, che lì lavora, convinta di fare del bene a tanti uomini soli. Renzo e don Godrigo accettano di buon grado di dividere la moglie e festeggiano la ritrovata armonia coniugale con un menage a trois. Alla fine don Abbondage, commosso da questa storia d'amore, acconsente a sposare il trio, in cambio dello jus primae noctis.
"Lavorare alla pari con Cicciuzzo a questa pellicola è stato terapeutico - racconta Vianello Monello - Sento che interpretare questo ruolo ha consentito a entrambi di gettare alle spalle invidie, gelosie e rancori del passato. E' stato bello che con noi ci fosse Gesualda, a completare un percorso di rappacificazione interiore. Ci siamo sentiti una vera famiglia".
Nei giorni scorsi Cicciuzzo avrebbe fatto visita all'assessore alla cultura, Riccardo Rizzo, ma da Palazzo Nodari non giunge alcuna conferma. Secondo i rumors, il ricco pornodivo avrebbe chiesto di riaprire per una proiezione speciale della pellicola il cinema Odeon, con la promessa di farlo restaurare a proprie spese e donarlo alla comunità per iniziative culturali. Un'ipotesi che non piace all'opposizione: "Tutti sanno che Cicciuzzo sogna di trasformare l'Odeon in un cinema a luci rosse - commenta il B.V. Paolino, autorità religiosa di Rovigo Ovest - Non vorrei che con la scusa degli eventi culturali la giunta Merchiori aprisse in pieno centro un covo di sporcaccioni e segaioli".

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