L'ospedale civile di Rovigo verrà trasformato nel nuovo aeroporto "Santa Maria della Misericordia". La notizia, trapelata da fonti interne all'Ulss, sta rimbalzando dal giorni su siti e social nerwork, ma finora non ha trovato conferme.
"I lavori di restyling dell'ospedale rodigino sono una copertura - rivela una lettera anonima pubblicata ieri sulla Voce, firmata da una sedicente donna delle pulizie impiegata presso l'azienda sanitaria locale - In realtà la direzione generale, su indicazione regionale, si appresta a trasformare il Santa Maria della Misericordia nel primo scalo aeroportuale polesano, con voli internazionali già concordati con alcune delle più note compagnie low cost".
Secondo quanto riferito dall'autrice della denuncia, il nuovo lussuosissimo ingresso dell'ospedale, scambiato non a caso da molti turisti per la hall di un aeroporto, sarà veramente l'ingresso dello scalo, dove avverranno i check in prima dell'imbarco e verranno ospitati bar e duty free.
L'obiettivo della radicale trasformazione del Santa Maria della Misericordia sarebbe di offrire ai rodigini una risposta concreta ai pesanti tagli alla Sanità, che ormai rendono ingestibile l'azienda sanitaria. Grazie ai collegamenti internazionali i malati polesani potranno agevolmente raggiungere le strutture sanitarie al di là dell'arco alpino, beneficiando delle visite e dei trattamenti necessari, nel rispetto dei tetti massimi per le liste d'attesa.
Dalla direzione generale dell'Ulss 18, tuttavia, non arriva alcuna conferma: "L'azienda sanitaria si rifiuta di commentare questa vaccata. Cambiate pusher", replica un comunicato ufficiale, inviato ieri alla stampa. Durissimo, invece, il commento dell'assessore provinciale Guglielmo Brusco, che ieri per protesta si è incatenato alla sua sedia nell'ufficio di via Celio: "Dopo la fuga dei cervelli, adesso fuggiranno all'estero anche reni, pancreas e fegati - commenta argutamente - Così chi dovrà fare le analisi del sangue perderà un'intera giornata per arrivare fino a Zurigo o Monaco di Baviera, oppure rivolgersi ai privati convenzionati".
Sul fronte politico, nessun commento dal centrodestra, mentre si registra la netta presa di posizione del Partito Democratico: "Il futuro primo cittadino di Rovigo, scelto con lo strumento democratico e partecipativo delle primarie, dovrà confrontarsi anche con il nodo spinoso della sanità, senza indulgere ad un atteggiamento ideologico, ma soppesando le ragioni di chi, giustamente, richiede le necessarie prestazioni mediche, con il reale problema della sempre minore disponibilità di risorse disponibili. Non è più tempo, di fronte a proposte che possono anche apparire controverse, di abbandonarsi alla logica sterile del sì o del no. Un partito serio deve invece governare i processi, garantendo la tutela dei diritti acquisiti, senza tuttavia frenare i percorsi di innovazione del welfare".
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