"Ma quale Cicciuzzo Sconciaforni risorto? Jean Dominique Frasciazzo è un impostore: il supereroe che ha salvato Rovigo è un essere proveniente dal pianeta Cicciuzzo".
In barba all'ordinanza che vieta la produzione di teorie strampalate, il Movimento per il Cicciuzzianesimo Intergalattico propone la sua verità sul caso del ciccione superdotato che ha sgominato i tremors. Ma qui si impone una breve digressione, prima che i lettori vadano fuori di testa: tutti ricordano come Cicciuzzo morì assassinato sul set di un film e il suo cadavere, inumato con tutti gli onori, fosse divenuto un problema di sicurezza pubblica. Il gas idrogeno emesso dalla decomposizione, infatti, era tanto e tale da giungere a temperatura di fusione ed esplodere con la potenza di una nuova stella. Per questo l'enorme carcassa di Cicciuzzo fu portata nello spazio, dove di fatto si trasfrmò in una stella. Nacque il culto Cicciuzziano. Qualche tempo dopo un certo Nathaniel Pierpont Morgan sostenne che la materia di cui è composta la stella Cicciuzzo aveva iniziato a vagare nello spazio, cadendo su un pianeta, dove aveva dato origine alla vita. Tutte le forme viventi del pianeta Cicciuzzo erano dunque create a partire da particelle di Cicciuzzo Sconciaforni. Alcuni cicciuzziani partirono dunque per il pianeta a bordo di un'enorme astronave, mentre altri, guidati da Jean Dominique Frasciazzo, si staccarono, sostenendo che Cicciuzzo sarebbe tornato sul pianeta Terra un giorno non lontano.
Ebbene, secondo alcuni seguaci di Pierpont Morgan rimasti sulla Terra perchè quel giorno avevano altri impegni, il supereroe è un essere proveniente dal pianeta Cicciuzzo, fatto sì della materia del loro adorato, ma non lui in persona. "Abbiamo ricostruito tutta la storia - racconta il portavoce Darren D. Daniloff - Sul pianeta Cicciuzzo è già nata una florida e progredita civiltà. Questo superuomo, che abbiamo battezzato Supercicciuzzo, è stato inviato sulla Terra a bordo di una capsula spaziale, prima che il suo pianeta natale esplodesse. Suo padre, Jor-L, studiando le radiazioni del nostro Sole, si era reso conto che, esposto ad esse, suo figlio sarebbe divenuto praticamente invulnerabile. Ma durante il viaggio, la sua navicella ha attraversato una crepa spaziotemporale, venendo proiettata negli anni Cinquanta, dove è stata trovata da una famiglia di Pettorazza, i signori Jonathan e Martha Massarente, che lo hanno tenuto segregato in cantina per anni, per paura che i superstiziosi abitanti del paese si spaventassero di fronte ai suoi incredibili superpoteri, in particolare il suo cazzo di dimensioni smisurate. Cresciuto, oggi vive nel capoluogo, tra di noi, mimetizzato da cittadino qualunque, ma sempre pronto a intervenire per aiutare i polesani".
Indignato il primo cittadino, Fausto Merchiori: "Perdindindirindina! Il prossimo che salta fuori con un'altra fesseria del genere lo faccio mettere alla gogna in piazza", tuona. Ma le voci in città ormai circolano e nei bar è gara a chi ne sa di più sull'identità del misterioso Supercicciuzzo.
lunedì 29 marzo 2010
domenica 28 marzo 2010
Una tesi tira l'altra
Il misterioso supereroe obeso è la reincarnazione dello scrittore serbo Momcilo Momo Kapor, rinato in un nuovo corpo per volere di Ajisukitakahikone, il dio del tuono della mitologia shintoista.
E' l'ennesima teoria emersa in questi giorni sull'eroe che ha sgominato e sottomesso i tremors che da giorni mettevano a ferro e fuoco la città. La si può leggere in una lettera pubblicata sulla Voce, inviata da una seguace di Amaterasu, che si firma Fanny e sostiene di essere diretta discendente di Kamu-yamato-iwarebiko no mikoto, detto Jinmu, primo imperatore del Giappone. Lo scrittore e pittore serbo, morto poche settimane fa, sarebbe tornato in vita in un nuovo corpo, affinchè debellasse i tremors, che con le loro escavazioni, sostiene Fanny, disturbano il sonno di Amaterasu, auto esiliatasi nel regno dell'oscurità per protesta contro le bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki.
Dopo avere letto la lettera, il sindaco di Rovigo, Fausto Merchiori, ha annunciato un'ordinanza per impedire il dilagare di teorie strampalate. "Sarà la ventesima assurdità che viene pubblicata. La fantasia della gente non può sostituire il rigore della cronaca, chiamata a riportare fedelmente le dichiarazioni della politica". Nei giorni scorsi, infatti, si è aperta una vera gara a chi azzecca l'identità del supereroe, tanto che aveva fatto scalpore la presa di posizione di Gianni De Michelis, consulente del ministro Renato Brunetta, secondo cui si trattava di Bettino Craxi, ritornato non dalla morte, in realtà inscenata, ma da un lungo esilio a Paperopoli. Una voce che girava da tempo, anche perchè numerosi lettori di Topolino avevano dichiarato di averlo visto aggirarsi in numerose storie dei paperi. Craxi sarebbe tornato dopo la riabilitazione della sua figura da parte non solo dei suoi beniamini di un tempo, ma soprattutto da parte di quelli che in passato lo avevano dileggiato come un volgare ladrone da quattro soldi. Sul perchè si sia travestito da supereroe e come abbia acquisito i superpoteri, non si sa molto, nel senso che De Michelis non lo dice e nessun giornalista s'è preso la briga di chiederglielo. In compenso non più di un paio di giorni fa, il bibliofilo e frequentatore di mafiosi Marcello Dell'Utri ha rivelato che la spiegazione di tutto si trova in un capitolo inedito di un libro di Cesare Pavese scritto prima della morte e mai pubblicato. C'entrerebbe, a detta di Dell'Utri, uno strano rito religioso compiuto da Giuliano Ferrara con la Falange di Cristo Sterminatore, un movimento cattolico moderato che difende la vita nascente e promuove lo sterminio dei pagani e delle razze inferiori. Inutile dire che di tutto questo non esiste lo straccio di una prova.
E' l'ennesima teoria emersa in questi giorni sull'eroe che ha sgominato e sottomesso i tremors che da giorni mettevano a ferro e fuoco la città. La si può leggere in una lettera pubblicata sulla Voce, inviata da una seguace di Amaterasu, che si firma Fanny e sostiene di essere diretta discendente di Kamu-yamato-iwarebiko no mikoto, detto Jinmu, primo imperatore del Giappone. Lo scrittore e pittore serbo, morto poche settimane fa, sarebbe tornato in vita in un nuovo corpo, affinchè debellasse i tremors, che con le loro escavazioni, sostiene Fanny, disturbano il sonno di Amaterasu, auto esiliatasi nel regno dell'oscurità per protesta contro le bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki.
Dopo avere letto la lettera, il sindaco di Rovigo, Fausto Merchiori, ha annunciato un'ordinanza per impedire il dilagare di teorie strampalate. "Sarà la ventesima assurdità che viene pubblicata. La fantasia della gente non può sostituire il rigore della cronaca, chiamata a riportare fedelmente le dichiarazioni della politica". Nei giorni scorsi, infatti, si è aperta una vera gara a chi azzecca l'identità del supereroe, tanto che aveva fatto scalpore la presa di posizione di Gianni De Michelis, consulente del ministro Renato Brunetta, secondo cui si trattava di Bettino Craxi, ritornato non dalla morte, in realtà inscenata, ma da un lungo esilio a Paperopoli. Una voce che girava da tempo, anche perchè numerosi lettori di Topolino avevano dichiarato di averlo visto aggirarsi in numerose storie dei paperi. Craxi sarebbe tornato dopo la riabilitazione della sua figura da parte non solo dei suoi beniamini di un tempo, ma soprattutto da parte di quelli che in passato lo avevano dileggiato come un volgare ladrone da quattro soldi. Sul perchè si sia travestito da supereroe e come abbia acquisito i superpoteri, non si sa molto, nel senso che De Michelis non lo dice e nessun giornalista s'è preso la briga di chiederglielo. In compenso non più di un paio di giorni fa, il bibliofilo e frequentatore di mafiosi Marcello Dell'Utri ha rivelato che la spiegazione di tutto si trova in un capitolo inedito di un libro di Cesare Pavese scritto prima della morte e mai pubblicato. C'entrerebbe, a detta di Dell'Utri, uno strano rito religioso compiuto da Giuliano Ferrara con la Falange di Cristo Sterminatore, un movimento cattolico moderato che difende la vita nascente e promuove lo sterminio dei pagani e delle razze inferiori. Inutile dire che di tutto questo non esiste lo straccio di una prova.
sabato 27 marzo 2010
Altro giro, altra tesi
"Il misterioso supereroe che ha salvato Rovigo non è nè Cicciuzzo, nè Vianello Monello. Ma ci siamo vicini".
Lo afferma Telemaco Liverani, nerd iscritto da svariati anni alla facoltà di ingegneria informatica al Cur, che ha inventato un programma in grado di incrociare notizie da centinaia di siti web di tutto il mondo, generando automaticamente ricostruzioni di retroscena sui fatti di cronaca rodigini.
"Nessun giornale ha mai voluto accettare i miei reportage cibernetici - racconta - Tuttavia il mio programma è collaudato. E' grazie ad esso che sono in grado di affermare che il supereroe sayan che ha debellato i tremors non è Cicciuzzo, nè Vianello Monello. Si tratta infatti di un essere completamente nuovo, nato dalla fusione tra il clone ibrido Cicciuzzo Monello, nato da un mix del Dna del pornodivo e dell'opinionista del Corriere, e Antenore, il figlio di Gesualda Laputtana, compagna di Vianello Monello, nato però da una relazione con Cicciuzzo Sconciaforni". La spiegazione è complessa almeno quanto la genealogia dei due protagonisti. I due figli bastardi di Cicciuzzo e Vianello Monello, infatti, erano scomparsi da tempo assieme a Gesualda, implicata in un intrigo internazionale che qui non è il caso di riassumere. Secondo la ricostruzione di Liverani, i due fratellastri avrebbero messo in piedi una missione per riportare in Polesine lo zio Monello Vianello, esiliato nell'universo parallelo di Pipponia. Avvalendosi della consulenza del professor Cornelius Frink, acerrimo avversario del dottor Gaio Barfowskji, si sarebbero fatti costruire una macchina per il teletrasporto, imitando il noto congegno già elaborato dai fratelli Colasberna.
A causa di un malfunzionamento della macchina, programmata con Windows Vista, i due sarebbero stati invece teletrasportati a Pincara, per di più fusi in unico corpo. Lo strano essere, ribattezzatosi Gesualdo in onore dell'unica linea di discendenza chiara e cristallina, durante la traslazione avrebbe acquisito alcuni blandi superpoteri, come quello di volare a pochi metri da terra e lanciare fulmini con le mani, ma soprattutto la dotazione paterna ingigantita fino a misura spropositata. Gesualdo, nelle vesti di Super Gesualdo, avrebbe quindi sconfitto i tremors come i lettori sanno. Sarà vero? Non sarà vero? Nessuna conferma arriva dal laboratorio della Spectre all'ospedale di Trecenta: "L'addetto Arrigo Caputo è partito per alcune settimane di vacanza in Ecuador", spiega la sua assistente, Milva. E anche Telemaco Liverani, poche ore dopo averci rilasciato questa intervista, ha fatto perdere le sue tracce. Un ubriacone riferisce alla Polizia di averlo visto "schizzare nella stratosfera con uno scurreggione potentissimo e svanire nel nulla". Il mistero si infittisce.
Lo afferma Telemaco Liverani, nerd iscritto da svariati anni alla facoltà di ingegneria informatica al Cur, che ha inventato un programma in grado di incrociare notizie da centinaia di siti web di tutto il mondo, generando automaticamente ricostruzioni di retroscena sui fatti di cronaca rodigini.
"Nessun giornale ha mai voluto accettare i miei reportage cibernetici - racconta - Tuttavia il mio programma è collaudato. E' grazie ad esso che sono in grado di affermare che il supereroe sayan che ha debellato i tremors non è Cicciuzzo, nè Vianello Monello. Si tratta infatti di un essere completamente nuovo, nato dalla fusione tra il clone ibrido Cicciuzzo Monello, nato da un mix del Dna del pornodivo e dell'opinionista del Corriere, e Antenore, il figlio di Gesualda Laputtana, compagna di Vianello Monello, nato però da una relazione con Cicciuzzo Sconciaforni". La spiegazione è complessa almeno quanto la genealogia dei due protagonisti. I due figli bastardi di Cicciuzzo e Vianello Monello, infatti, erano scomparsi da tempo assieme a Gesualda, implicata in un intrigo internazionale che qui non è il caso di riassumere. Secondo la ricostruzione di Liverani, i due fratellastri avrebbero messo in piedi una missione per riportare in Polesine lo zio Monello Vianello, esiliato nell'universo parallelo di Pipponia. Avvalendosi della consulenza del professor Cornelius Frink, acerrimo avversario del dottor Gaio Barfowskji, si sarebbero fatti costruire una macchina per il teletrasporto, imitando il noto congegno già elaborato dai fratelli Colasberna.
A causa di un malfunzionamento della macchina, programmata con Windows Vista, i due sarebbero stati invece teletrasportati a Pincara, per di più fusi in unico corpo. Lo strano essere, ribattezzatosi Gesualdo in onore dell'unica linea di discendenza chiara e cristallina, durante la traslazione avrebbe acquisito alcuni blandi superpoteri, come quello di volare a pochi metri da terra e lanciare fulmini con le mani, ma soprattutto la dotazione paterna ingigantita fino a misura spropositata. Gesualdo, nelle vesti di Super Gesualdo, avrebbe quindi sconfitto i tremors come i lettori sanno. Sarà vero? Non sarà vero? Nessuna conferma arriva dal laboratorio della Spectre all'ospedale di Trecenta: "L'addetto Arrigo Caputo è partito per alcune settimane di vacanza in Ecuador", spiega la sua assistente, Milva. E anche Telemaco Liverani, poche ore dopo averci rilasciato questa intervista, ha fatto perdere le sue tracce. Un ubriacone riferisce alla Polizia di averlo visto "schizzare nella stratosfera con uno scurreggione potentissimo e svanire nel nulla". Il mistero si infittisce.
venerdì 26 marzo 2010
Vianello Monello: "Io ho salvato Rovigo!"
"Ebbene, lo ammetto. Sono io il misterioso supereroe che ha salvato la città. Finora ho taciuto per pudore, ma è giunto il momento di prendersi le proprie responsabilità".
Torna alla ribalta lo stimato poleimista Vianello Monello, ex firma di punta del Corriere del Veneto, a cui i fans e questo blog chiedono un celere ritorno, nonchè cittadino illustre del capoluogo polesano. Dopo la scomparsa di Cicciuzzo Sconciaforni nell'Ade, Vianello Monello aveva scelto di ritirarsi a vita privata: l'esito di quella missione, infatti, aveva portato per l'ennesima volta grande popolarità al pornodivo, sottraendola come sempre al columnist rodigino, che invano per anni ha cercato di battere il successo di Cicciuzzo. "Stamani, leggendo il blog - spiega Vianello Monello - ho appreso delle farneticazioni di Dominique Frasciazzo, secondo cui il panzone sarebbe tornato in vita nelle vesti di supereroe. Non ci ho più visto! Sono io il supereroe che ha sconfitto il tremors! E se non è così, appaia pure Cicciuzzo a smentirmi!"
L'elzevirista del Corriere non ha voluto tuttavia fornire la prova incontrovertibile di quanto afferma: "Sarebbe inutile - replica stizzito - Il mio pene diventa sconfinato solo quando mi trasformo. Allo stesso modo la mia esile corporatura si trasforma in un pingue ammasso di ciccia. Fa parte della tipica trasformazione da supereroe, che mi conferisce i superpoteri che conoscete". A detta di Vianello Monello, la mutazione sarebbe avvenuta a causa dell'ingerimento di polviscolo di carbone pulito, durante una visita di piacere alla centrale di Civitavecchia: "E' l'ulteriore dimostrazione, se mai ce ne fosse stato bisogno, che il carbone pulito fa bene, altrochè danni alla salute. Vuole la leggenda che anche il famoso Superviolante abbia acquisito i suoi poteri aspirando polvere di carbone pulito". Inutile, quindi, chiedere prove scientifiche delle affermazioni di Vianello Monello: "La magia non si può spiegare con argomentazioni razionali - chiude - Chi crede in me, si fidi. Del resto non chiedo nulla in cambio, se non la popolarità che giustamente mi spetta".
Per valutare le affermazioni di Vianello Monello è stata costituita in Provincia una commissione indipendente, formata da consiglieri provinciali, docenti universitari, dal noto Mago Prisco di Pincara, tanto caro al pubblico televisivo, e dalla Fatina dell'Amore di Lendinara.
Torna alla ribalta lo stimato poleimista Vianello Monello, ex firma di punta del Corriere del Veneto, a cui i fans e questo blog chiedono un celere ritorno, nonchè cittadino illustre del capoluogo polesano. Dopo la scomparsa di Cicciuzzo Sconciaforni nell'Ade, Vianello Monello aveva scelto di ritirarsi a vita privata: l'esito di quella missione, infatti, aveva portato per l'ennesima volta grande popolarità al pornodivo, sottraendola come sempre al columnist rodigino, che invano per anni ha cercato di battere il successo di Cicciuzzo. "Stamani, leggendo il blog - spiega Vianello Monello - ho appreso delle farneticazioni di Dominique Frasciazzo, secondo cui il panzone sarebbe tornato in vita nelle vesti di supereroe. Non ci ho più visto! Sono io il supereroe che ha sconfitto il tremors! E se non è così, appaia pure Cicciuzzo a smentirmi!"
L'elzevirista del Corriere non ha voluto tuttavia fornire la prova incontrovertibile di quanto afferma: "Sarebbe inutile - replica stizzito - Il mio pene diventa sconfinato solo quando mi trasformo. Allo stesso modo la mia esile corporatura si trasforma in un pingue ammasso di ciccia. Fa parte della tipica trasformazione da supereroe, che mi conferisce i superpoteri che conoscete". A detta di Vianello Monello, la mutazione sarebbe avvenuta a causa dell'ingerimento di polviscolo di carbone pulito, durante una visita di piacere alla centrale di Civitavecchia: "E' l'ulteriore dimostrazione, se mai ce ne fosse stato bisogno, che il carbone pulito fa bene, altrochè danni alla salute. Vuole la leggenda che anche il famoso Superviolante abbia acquisito i suoi poteri aspirando polvere di carbone pulito". Inutile, quindi, chiedere prove scientifiche delle affermazioni di Vianello Monello: "La magia non si può spiegare con argomentazioni razionali - chiude - Chi crede in me, si fidi. Del resto non chiedo nulla in cambio, se non la popolarità che giustamente mi spetta".
Per valutare le affermazioni di Vianello Monello è stata costituita in Provincia una commissione indipendente, formata da consiglieri provinciali, docenti universitari, dal noto Mago Prisco di Pincara, tanto caro al pubblico televisivo, e dalla Fatina dell'Amore di Lendinara.
E' lui?
"Il misterioso supereroe che ha salvato Rovigo dall'invasione dei tremors è sicuramente Cicciuzzo Sconciaforni, tornato dall'Aldilà come prevedeva la Profezia". Lo sostiene Jean Dominique Frasciazzo, portavoce della chiesa scismatica cicciuzziana, che ieri ha tenuto un'affollata conferenza stampa, affiancato dalla rappresentante dei cicciuzziani per il triveneto, Adele Grattalupi.
"In culo a quel fesso di Nathaniel Pierpont Morgan, partito per il pianeta Cicciuzzo inseguendo folli visioni - esordisce Frasciazzo - Noi siamo sicuri che il superdotato e supercorpulento supereroe che ha sgominato e sottomesso i vermi assassini altri non è che Cicciuzzo. Noi lo diciamo da sempre: il ritorno del nostro pingue dio era scritto nel destino". La Grattalupi rivela di avere avuto una visione chiarificatrice mentre sbatteva le uova per preparare una omelette: "Mentre con la forchetta facevo turbinare tuorli e albumi - rivela - il mio sguardo è stato attratto dal vortice e sono piombata in una dimensione sospesa tra il sogno e la realtà, dove ogni oggetto pareva composto di una materia molle, che si plasmava in forme continuamente diverse al tocco della mano. Il cielo era un'immensa cupola di pietra dipinta d'azzurro e nelle crepe e negli interstizi crescevano piante selvatiche. D'un tratto ho assistito ad una fulminea fioritura di erbe e arbusti, che hanno iniziato a crescere a dismisura, sbrecciando la volta celeste. Sotto la pressione delle radici, le crepe di sono allargate, componendo un'immensa scritta incisa nella pietra: COLUI CHE VENERATE TORNERA'. Poi una voce portata dal vento mi ha rivelato che il primo segno del suo ritorno sarebbe stata la sottomissione delle creature della terra. Altri tre segni si sarebbero succeduti, poi avremmo dovuto organizzare una grande festa con danze, libagioni e baccanali, durante la quale Cicciuzzo sarebbe tornato per donarsi all'umanità".
Mentre gli adepti di Cicciuzzo attendono i tre segni del suo ritorno, la politica si preoccupa. Un ritorno sulla scena pubblica del pingue pornodivo, infatti, rischia di complicare la campagna elettorale. Lo temono anche i candidati del Pdl, partito in cui l'attore aveva militato a lungo: la lotta per un posto in Regione tra gli aspiranti consiglieri polesani, infatti, rischia di essere vanificata dalla ben più grande popolarità del divo dell'hard. Secondo indiscrezioni, nelle scorse ore la lobby dei Vetusti Scaldapoltrone Ammuffiti e la sezione giovanile dei Moderni Raffreddapoltrone Fioriti avrebbero contattato alcuni esponenti dei partiti in lizza per concordare un'azione di contrasto ad un eventuale ritorno di Cicciuzzo in campagna elettorale. Sembra che la prima misura sia stata mettere sotto pressione la Spectre di Trecenta, che sta analizzando il Dna del supereroe, affinchè non riveli i risultati prima della fine del mese. "Non posso confermare questa voce - replica il ricercatore Arrigo Caputo -, in ogni caso non ho intenzione di dire nulla su questa vicenda. Non voglio certo fare la fine del mio predecessore Attila Coretti, alias Adelmo Colasberna!"
giovedì 25 marzo 2010
Rovigo si interroga
Il misterioso supereroe paffutone che ha liberato la città dai tremors, tornati a fare strage di rodigini, è scomparso nel nulla. Lascia dietro a sè un alone di mistero: chi è - si chiedono grandi e piccini - quest'uomo dal fisico corpulento e dall'incommensurabile membro? Chi gli ha donato i suoi superpoteri? Dov'è il suo rifugio segreto?
Domande destinate a rimanere senza risposta, almeno per oggi. Secondo una ricostruzione apparsa oggi sulla Voce, il Comune avrebbe immediatamente attivato la rete di informatori del servizio segreto comunale. "Si tratta - si legge nell'articolo - di agenti sotto copertura, che raccolgono informazioni in modo incessante. Si mimetizzando tra le signore dalla parrucchiera, tra i commessi dei negozi, tra i vicini di casa". Il commesso della Farmacia, che non avete mai visto prima, che vi chiede inaspettatamente se avete passato un buon fine settimana, le anziane vicine che la sera si raccontano gli affari di tutto l'isolato da un balcone all'altro, i vecchi che la domenica mattina confabulano in piazza sono tutti agenti sotto copertura, incaricati di spiare e riferire. Ma nemmeno questa poderosa rete di servizi è riuscita a scovare informazioni sul supereroe che ha salvato la città.
La politica corre ai ripari, per evitare che questo fortunato evento sottragga popolarità ai candidati alle regionali: ieri nelle redazioni dei giornali sono arrivati 18 annunci che "io avevo già un piano per risolvere la cosa, ma sono arrivato un minuto dopo" o, ancor peggio, che "ho parlato privatamente con il supereroe e mi ha confessato che voterà per me". Un mitomane che ha tentato di spacciarsi per il supereroe misterioso è stato accolto nella redazione del Gazzettino e poi lanciato fuori dalla finestra per provare che era un impostore. Intanto indaga il reparto scientifico della Polizia. "Abbiamo raccolto svariati campioni organici - spiega Arrigo Caputo, ricercatore del laboratorio Spectre all'ospedale di Trecenta - Parte del tessuto epiteliale e alcuni peli del soggetto ci consentiranno di ricostruire il suo Dna. Dopodichè lo confronteremo con il nostro database di tre miliardi di individui a cui in questi anni abbiamo rubato il codice genetico con trucchi, sotterfugi e la collaborazione di alcune prostitute".
mercoledì 24 marzo 2010
Storie verissime! -3
La crisi sociale generata dall'invasione di tremors a Rovigo è giunta a conclusione prima che potesse intervenire Guido Bertolaso e proprio mentre la Provincia convocava il Tavolo Tremors, per una prima seduta esplorativa.
A fermare l'orda di vermoni assassini, che come in un deja vu sono tornati in città straziando corpi e deturpando il pavè, è giunto da chissà dove un misterioso supereroe senza nome. "E' apparso dal nulla - racconta Osvaldo, un passante - Stavo pisciando contro un lampione, quando ho visto come un fulmine, tant'è che mi sono girato a vedere e sono rimasto talmente stupito che mi sono pisciato sui piedi". Stando alla testimonianza di costui, il misterioso supereroe fluttuava nell'aria, nonostante la mole fisica imponente. Fotografato con un cellulare, è stato presto identificato grazie al tam tam su internet. "E' chiaramente un sayan, come si arguisce dai capelli sparati in aria - spiega Ignazio, un emo deficiente di 17 anni, che abbiamo beccato mentre fumava canne fuori da scuola - Tuttavia è evidente che si trattava di un guerriero non ancora in grado di raggiungere il grado di Super Sayan di primo livello, altrimenti avrebbe avuto i capelli biondi. Del resto questa è una cosa che capita solo ogni mille anni ed è già sufficientemente idiota che nella saga di Dragonball compaiano più Super Sayan che impiegati statali".
Sia come sia, il misterioso supereroe volante ha dapprima lanciato alcune saette contro un tremor, tramortendolo, ma provocando l'immediata insurrezione di decine di vermi assassini, che sono accorsi in massa, attratti dai ruggiti del compagno. Il panico si è dunque impossessato della folla, che ha iniziato a correre in ogni direzione, in cerca di un riparo dalla furia dell'orda strisciante. "Pensavo che non ce l'avrebbe mai fatta - racconta Elvira, una pensionata di Sassari, in città per visitare la mostra di Palazzo Roverella - Saranno stati decine di lamellibranchi zannuti, troppi per un suolo uomo, anche se capace di scagliare saette assassine. Nessuno di noi pensava che quel supereroe avesse un'arma segreta". Senza perdersi d'animo di fronte a migliaia di fauci pronte a sbranarlo, infatti, il supereroe, con un gesto rapido, si è stracciato via la calzamaglia, sfoderando un pene di dimensioni inusitate. "Non avevo mai visto una proboscide del genere - racconta sempre Elvira, che pure si definisce una donna di mondo - La scarsa prestanza fisica di quel supereroe era ampiamente compensata dalla smisuratezza del suo membro penzolante. Stavo per inchinarmi in segno di venerazione, quando mi sono accorta che anche le decine di tremors di fronte a lui si erano immediatamente stesi al suolo in segno di sottomissione e rispetto".
"Assoggettatevi al potere del celestiale Nyoi-bō!", ha gridato con voce tonitruante. Dopodichè ha lasciato la città, seguito dall'orda di tremors, che sono stati condotti in un luogo segreto. "Ci siamo liberati della paura - commenta il sindaco, Fausto Merchiori - Ora non facciamoci cogliere dall'invidia. Desidero ringraziare il misterioso salvatore che, pur con metodi decisamente singolari e inconsueti, ha posto fine ad una situazione di grave imbarazzo per la nostra pacifica cittadina".
A fermare l'orda di vermoni assassini, che come in un deja vu sono tornati in città straziando corpi e deturpando il pavè, è giunto da chissà dove un misterioso supereroe senza nome. "E' apparso dal nulla - racconta Osvaldo, un passante - Stavo pisciando contro un lampione, quando ho visto come un fulmine, tant'è che mi sono girato a vedere e sono rimasto talmente stupito che mi sono pisciato sui piedi". Stando alla testimonianza di costui, il misterioso supereroe fluttuava nell'aria, nonostante la mole fisica imponente. Fotografato con un cellulare, è stato presto identificato grazie al tam tam su internet. "E' chiaramente un sayan, come si arguisce dai capelli sparati in aria - spiega Ignazio, un emo deficiente di 17 anni, che abbiamo beccato mentre fumava canne fuori da scuola - Tuttavia è evidente che si trattava di un guerriero non ancora in grado di raggiungere il grado di Super Sayan di primo livello, altrimenti avrebbe avuto i capelli biondi. Del resto questa è una cosa che capita solo ogni mille anni ed è già sufficientemente idiota che nella saga di Dragonball compaiano più Super Sayan che impiegati statali".
Sia come sia, il misterioso supereroe volante ha dapprima lanciato alcune saette contro un tremor, tramortendolo, ma provocando l'immediata insurrezione di decine di vermi assassini, che sono accorsi in massa, attratti dai ruggiti del compagno. Il panico si è dunque impossessato della folla, che ha iniziato a correre in ogni direzione, in cerca di un riparo dalla furia dell'orda strisciante. "Pensavo che non ce l'avrebbe mai fatta - racconta Elvira, una pensionata di Sassari, in città per visitare la mostra di Palazzo Roverella - Saranno stati decine di lamellibranchi zannuti, troppi per un suolo uomo, anche se capace di scagliare saette assassine. Nessuno di noi pensava che quel supereroe avesse un'arma segreta". Senza perdersi d'animo di fronte a migliaia di fauci pronte a sbranarlo, infatti, il supereroe, con un gesto rapido, si è stracciato via la calzamaglia, sfoderando un pene di dimensioni inusitate. "Non avevo mai visto una proboscide del genere - racconta sempre Elvira, che pure si definisce una donna di mondo - La scarsa prestanza fisica di quel supereroe era ampiamente compensata dalla smisuratezza del suo membro penzolante. Stavo per inchinarmi in segno di venerazione, quando mi sono accorta che anche le decine di tremors di fronte a lui si erano immediatamente stesi al suolo in segno di sottomissione e rispetto".
"Assoggettatevi al potere del celestiale Nyoi-bō!", ha gridato con voce tonitruante. Dopodichè ha lasciato la città, seguito dall'orda di tremors, che sono stati condotti in un luogo segreto. "Ci siamo liberati della paura - commenta il sindaco, Fausto Merchiori - Ora non facciamoci cogliere dall'invidia. Desidero ringraziare il misterioso salvatore che, pur con metodi decisamente singolari e inconsueti, ha posto fine ad una situazione di grave imbarazzo per la nostra pacifica cittadina".
martedì 23 marzo 2010
Storie verissime! - 2
Tutto questo è già accaduto, ma i polesani se ne sono dimenticati. L'invasione di tremors assassini era già stata debellata, infatti, nel maggio 2008, non senza lasciare danni alle strade e, in seconda istanza, qualche decina di corpi smembrati qua e là.
In queste ore la giunta Merchiori è impegnata in una difficile riunione, durante la quale, dicono i bene informati, l'assessore alla Difesa, Nadia Romeo (sempre lei) intende ventilare l'ipotesi di usare l'arsenale nucleare della città per fermare il proliferare di vermi assassini. Pare sia fuori dai giochi l'ex vicepresidente della Provincia, Gino Spinello, protagonista della crisi del 2008, mentre sono al lavoro gli attuali assessori Claudio Bellan e Francesco Ennio: "Io ho proposto di realizzare in laboratorio degli iguanodonti di tre metri che diano la caccia ai tremors - spiega Ennio - Ma Bellan dice che poi dobbiamo cacciare anche gli iguanodonti, prima che si mangino qualcuno. Allora si è concordato di creare anche degli iguanodonti alti otto metri, che facciano piazza pulita dei mini iguanodonti una volta che avranno spazzolato i tremors". Il consulente della Provincia, dott. Gaio Barfowskji, avrebbe rimesso il proprio incarico in polemica con le scelte dei vertici: "Io avevo proposto di ricreare in laboratorio una decina di procoptodonti, sorta di canguri alti tre metri, vissuti in Australia nel Pleistocene e purtroppo estinti, probabilmente per mano umana. Questi marsupiali giganti erano erbivori, quindi tendenzialmente innocui per gli umani, mentre avremmo potuto dotarli di un impianto bionico con lame retrattili al vanadio per renderli più competitivi con i tremors".
Insomma, l'avere già vissuto l'emergenza non aiuta e in Provincia sembra non esserci concordia. Ne approfitta la Lega Nord, che ieri ha lanciato una sfortunata operazione delle ronde padane. Accompagnati da decine di bracchi padani in divisa (nella foto), i militi del Senatur sono usciti di pattuglia al grido di "Dio Po, Padania e famiglia patriarcale", un grido obiettivamente complesso da pronunciare. I fidi bracchi da caccia, incaricati di trovare le tracce dei tremors, hanno svolto con precisione il loro compito. Tant'è che se li è mangiati un vermone assassino, che ha costretto le ronde a una dignitosa ritirata. Domani anche Beppe Osti presenterà la sua proposta alla cittadinanza: affidare la missione a una squadra di indios della Patagonia, che da millenni cacciano i tremors a cavallo di nandù addestrati.
In queste ore la giunta Merchiori è impegnata in una difficile riunione, durante la quale, dicono i bene informati, l'assessore alla Difesa, Nadia Romeo (sempre lei) intende ventilare l'ipotesi di usare l'arsenale nucleare della città per fermare il proliferare di vermi assassini. Pare sia fuori dai giochi l'ex vicepresidente della Provincia, Gino Spinello, protagonista della crisi del 2008, mentre sono al lavoro gli attuali assessori Claudio Bellan e Francesco Ennio: "Io ho proposto di realizzare in laboratorio degli iguanodonti di tre metri che diano la caccia ai tremors - spiega Ennio - Ma Bellan dice che poi dobbiamo cacciare anche gli iguanodonti, prima che si mangino qualcuno. Allora si è concordato di creare anche degli iguanodonti alti otto metri, che facciano piazza pulita dei mini iguanodonti una volta che avranno spazzolato i tremors". Il consulente della Provincia, dott. Gaio Barfowskji, avrebbe rimesso il proprio incarico in polemica con le scelte dei vertici: "Io avevo proposto di ricreare in laboratorio una decina di procoptodonti, sorta di canguri alti tre metri, vissuti in Australia nel Pleistocene e purtroppo estinti, probabilmente per mano umana. Questi marsupiali giganti erano erbivori, quindi tendenzialmente innocui per gli umani, mentre avremmo potuto dotarli di un impianto bionico con lame retrattili al vanadio per renderli più competitivi con i tremors".
Insomma, l'avere già vissuto l'emergenza non aiuta e in Provincia sembra non esserci concordia. Ne approfitta la Lega Nord, che ieri ha lanciato una sfortunata operazione delle ronde padane. Accompagnati da decine di bracchi padani in divisa (nella foto), i militi del Senatur sono usciti di pattuglia al grido di "Dio Po, Padania e famiglia patriarcale", un grido obiettivamente complesso da pronunciare. I fidi bracchi da caccia, incaricati di trovare le tracce dei tremors, hanno svolto con precisione il loro compito. Tant'è che se li è mangiati un vermone assassino, che ha costretto le ronde a una dignitosa ritirata. Domani anche Beppe Osti presenterà la sua proposta alla cittadinanza: affidare la missione a una squadra di indios della Patagonia, che da millenni cacciano i tremors a cavallo di nandù addestrati.
lunedì 22 marzo 2010
Storie verissime!
Era già accaduto un episodio analogo due anni fa, ma a causa della "Operazione Smemoria" che ha tolto i ricordi a tutti i polesani, nessuno se ne ricorda più.
Così tutti si sono sinceramente stupiti quando hanno scoperto che, dopo la nutria, il siluro e il gambero americano, un altro pericolosissimo animale alloctono è stato introdotto nell'ecosistema polesano, con grave nocumento per la fauna, l'avifauna e la megafauna locale. Una nuova colonia di tremors, i vermi giganti celebrati in un film di qualche anno fa, e in svariati penosi sequel, si aggirerebbe infatti nel sottosuolo della nostra provincia. Questi grossi invertebrati carnivori sono particolarmente attratti dalle vibrazioni. Sabato un vermone zannuto ha fatto strage, questa volta tra i clienti del Caffè San Marco, durante il terzo tempo della partita amichevole tra il Rugby Rovigo e la nazionale cantanti melodici. Attirato dalla musica stunza-stunza pompata a svariate migliaia di watt nel locale, il divoratore strisciante ha decimato un assembramento di truzzi e rugbisti nel loro momento di relax, squarciando ventri e strappando arti tra grida e inutile spargimento di sangue e visceri sul corso appena rifatto. Dopodichè, soddisfatto dello spuntino, ha ordinato uno spritz.
Immediata la presa di posizione di Merchiori, che ha invitato a non strumentalizzare l'accaduto, mentre i residenti dei palazzi vicini hanno chiesto di dedicare al verme assassino una via. Preoccupato il vicesindaco Graziano Azzalin: "Abbiamo appena rimesso a nuovo corso del Popolo, se venisse infestato dai vermoni assassini finisce che ce lo rovinano tutto prima della prossima campagna elettorale. Tanto valeva lasciarlo com'era". Intanto l'opposizione ha convocato una manifestazione di piazza, accusando la giunta Merchiori di non avere vigilato, mentre il leader della Lega, Antonello Contiero, accusa la Cina: "Ci fossero stati i dazi alle dogane, queste cose non sarebbero successe. Noi i vermi assassini venuti da chissà dove li spedivamo indietro a calci in culo. Questo lo sanno i tanti vermi onesti, che vengono qua non per uccidere e sbranare, ma per lavorare e pagare le tasse, e sono d'accordo con noi. Ma fra un po' governeremo noi, e allora saranno dolori, oh, se saranno dolori". Critici i negozianti: "Questi tremors mettono a rischio il commercio in centro, e pensare che c'è chi vorrebbe pedonalizzare il corso, forse per lasciarli scorrazzare indisturbati, facendo strame di corpi umani".
Drammatico il dibattito nel mondo ambientalista: alcuni fanno notare che questa specie non autoctona altera palesemente la catena alimentare, ma gli animalisti giudicano crudele abbattere gli esemplari, come vorrebbe fare la Provincia. Interrogato sulla faccenda, il consigliere comunale dei Verdi, Guido Romanin, ha affermato: "Non vogliamo essere il partito del no". Gli animalisti della Lav hanno invece ricordato che anche i tremors soffrono e soprattutto che studi empirici provano un elevato grado di intelligenza: questi animali tendono infatti a far agonizzare il più possibile le loro prede, prima di ucciderle. I bene informati ipotizzano già un ritorno sulle scene di Gino Spinello, che due anni fa aveva in qualche modo sconfitto i vermoni con l'aiuto del robot martellatore e di Nadia Romeo. Ma ormai non se ne ricorda più nessuno.
Così tutti si sono sinceramente stupiti quando hanno scoperto che, dopo la nutria, il siluro e il gambero americano, un altro pericolosissimo animale alloctono è stato introdotto nell'ecosistema polesano, con grave nocumento per la fauna, l'avifauna e la megafauna locale. Una nuova colonia di tremors, i vermi giganti celebrati in un film di qualche anno fa, e in svariati penosi sequel, si aggirerebbe infatti nel sottosuolo della nostra provincia. Questi grossi invertebrati carnivori sono particolarmente attratti dalle vibrazioni. Sabato un vermone zannuto ha fatto strage, questa volta tra i clienti del Caffè San Marco, durante il terzo tempo della partita amichevole tra il Rugby Rovigo e la nazionale cantanti melodici. Attirato dalla musica stunza-stunza pompata a svariate migliaia di watt nel locale, il divoratore strisciante ha decimato un assembramento di truzzi e rugbisti nel loro momento di relax, squarciando ventri e strappando arti tra grida e inutile spargimento di sangue e visceri sul corso appena rifatto. Dopodichè, soddisfatto dello spuntino, ha ordinato uno spritz.
Immediata la presa di posizione di Merchiori, che ha invitato a non strumentalizzare l'accaduto, mentre i residenti dei palazzi vicini hanno chiesto di dedicare al verme assassino una via. Preoccupato il vicesindaco Graziano Azzalin: "Abbiamo appena rimesso a nuovo corso del Popolo, se venisse infestato dai vermoni assassini finisce che ce lo rovinano tutto prima della prossima campagna elettorale. Tanto valeva lasciarlo com'era". Intanto l'opposizione ha convocato una manifestazione di piazza, accusando la giunta Merchiori di non avere vigilato, mentre il leader della Lega, Antonello Contiero, accusa la Cina: "Ci fossero stati i dazi alle dogane, queste cose non sarebbero successe. Noi i vermi assassini venuti da chissà dove li spedivamo indietro a calci in culo. Questo lo sanno i tanti vermi onesti, che vengono qua non per uccidere e sbranare, ma per lavorare e pagare le tasse, e sono d'accordo con noi. Ma fra un po' governeremo noi, e allora saranno dolori, oh, se saranno dolori". Critici i negozianti: "Questi tremors mettono a rischio il commercio in centro, e pensare che c'è chi vorrebbe pedonalizzare il corso, forse per lasciarli scorrazzare indisturbati, facendo strame di corpi umani".
Drammatico il dibattito nel mondo ambientalista: alcuni fanno notare che questa specie non autoctona altera palesemente la catena alimentare, ma gli animalisti giudicano crudele abbattere gli esemplari, come vorrebbe fare la Provincia. Interrogato sulla faccenda, il consigliere comunale dei Verdi, Guido Romanin, ha affermato: "Non vogliamo essere il partito del no". Gli animalisti della Lav hanno invece ricordato che anche i tremors soffrono e soprattutto che studi empirici provano un elevato grado di intelligenza: questi animali tendono infatti a far agonizzare il più possibile le loro prede, prima di ucciderle. I bene informati ipotizzano già un ritorno sulle scene di Gino Spinello, che due anni fa aveva in qualche modo sconfitto i vermoni con l'aiuto del robot martellatore e di Nadia Romeo. Ma ormai non se ne ricorda più nessuno.
domenica 21 marzo 2010
Il giorno della smemoria
Prosegue incessante l'attività della macchina smemorizzatrice che in pochi giorni cancellerà due anni di ricordi ai polesani, per impedire a Monello Vianello di sabotare la campagna elettorale per le regionali.
L'operazione che purificherà le menti nella provincia di Rovigo ha ormai raggiunto quasi tutti i centri del territorio. Sopravvivono solamente alcuni comuni al confine con il mantovano, ma è questione di giorni e presto tutti i duecentocinquantamila abitanti del Polesine non ricorderanno più nulla degli ultimi anni. "E' uno scenario inquietante - commenta il prof. Otto Cattozzi, insigne docente della Columbia High School in vari film di Bollywood - Chi dimentica i propri errori è condannato a ripeterli in eterno! E' una scelta tremendamente cinica, che rischia di compromettere la capacità di adattamento dei polesani di fronte ai cambiamenti. E la capacità di adattamento ai cambiamenti è ciò che ha consentito al fragile animale homo sapiens di competere con le altre specie e progredire nel corso dei millenni. Sacrifichiamo tutto ciò per meri interessi elettorali?" Immediata la replica di Crostolo Temporin, portavoce dei Moderni Raffreddapoltrone Fioriti, sezione giovanile dei Vetusti Scaldapoltroni Ammuffiti: "Non ci sarà nessun trauma, giusto giusto qualche nome diverso in qualche istituzione o ente di secondo grado. Per il resto vi pare che negli ultimi due anni in Polesine ci sia stato qualche cambiamento sostanziale, e sottolineo sostanziale? Quanto alla critica agli interessi elettorali, trovo che sia espressione del classico qualunquismo snob e antipolitico di certi professoroni, che dai loro troni eburnei, e sottolineo eburnei, criticano, giudicano e pontificano. La politica è la più alta espressione della democrazia e questo motivo è sufficiente a mettere la sicurezza della competizione elettorale davanti a qualsiasi interesse particolare e di casta".
Monello Vianello, dall'esilio nel regno di Pipponia, ha mandato un messaggio di ottimismo: "Apprendo con gioia che a breve tutti i polesani si saranno dimenticati di me. Non riuscirò a sabotare questa inutile campagna elettorale, ma in compenso potrò ripubblicare le stesse fregnacce che pubblicavo due anni fa, senza che nessuno se ne accorga. E voglio vedere come potrete impedirmelo!"
L'operazione che purificherà le menti nella provincia di Rovigo ha ormai raggiunto quasi tutti i centri del territorio. Sopravvivono solamente alcuni comuni al confine con il mantovano, ma è questione di giorni e presto tutti i duecentocinquantamila abitanti del Polesine non ricorderanno più nulla degli ultimi anni. "E' uno scenario inquietante - commenta il prof. Otto Cattozzi, insigne docente della Columbia High School in vari film di Bollywood - Chi dimentica i propri errori è condannato a ripeterli in eterno! E' una scelta tremendamente cinica, che rischia di compromettere la capacità di adattamento dei polesani di fronte ai cambiamenti. E la capacità di adattamento ai cambiamenti è ciò che ha consentito al fragile animale homo sapiens di competere con le altre specie e progredire nel corso dei millenni. Sacrifichiamo tutto ciò per meri interessi elettorali?" Immediata la replica di Crostolo Temporin, portavoce dei Moderni Raffreddapoltrone Fioriti, sezione giovanile dei Vetusti Scaldapoltroni Ammuffiti: "Non ci sarà nessun trauma, giusto giusto qualche nome diverso in qualche istituzione o ente di secondo grado. Per il resto vi pare che negli ultimi due anni in Polesine ci sia stato qualche cambiamento sostanziale, e sottolineo sostanziale? Quanto alla critica agli interessi elettorali, trovo che sia espressione del classico qualunquismo snob e antipolitico di certi professoroni, che dai loro troni eburnei, e sottolineo eburnei, criticano, giudicano e pontificano. La politica è la più alta espressione della democrazia e questo motivo è sufficiente a mettere la sicurezza della competizione elettorale davanti a qualsiasi interesse particolare e di casta".
Monello Vianello, dall'esilio nel regno di Pipponia, ha mandato un messaggio di ottimismo: "Apprendo con gioia che a breve tutti i polesani si saranno dimenticati di me. Non riuscirò a sabotare questa inutile campagna elettorale, ma in compenso potrò ripubblicare le stesse fregnacce che pubblicavo due anni fa, senza che nessuno se ne accorga. E voglio vedere come potrete impedirmelo!"
sabato 20 marzo 2010
Effetto smemoria
La macchina smemorizzatrice ha iniziato a colpire le menti dei polesani. Lo annunciano in un comunicato congiunto la lobby dei Vetusti Scaldapoltrone Ammuffiti, la loggia massonica di Orlando Lupani e la neonata associazione dei Moderni Raffreddapoltrone Fioriti, che fa la sua prima comparsa in pubblico.
Ieri l'automobile su cui è montata l'attrezzatura per diffondere il raggio smemorizzatore ha trascorso la giornata nel capoluogo, smemorizzando diverse centinaia di passanti, che ormai non ricordano più nulla e sono pronti per affrontare senza pensieri l'ultima settimana di campagna elettorale. "Torni pure, quel fesso di Monello Vianello - ha dichiarato Crostolo Temporin, leader dei Moderni Raffreddapoltrone Fioriti - Tanto quantunque arrivasse, e sottolineo quantunque, egli non troverà alcuno disposto ad ascoltare le sue celie, e sottolineo celie, che saranno considerate al più i vaneggiamenti di un folle a cui sono girate le traveggole, e sottolineo traveggole". Il testimonial del progetto, Orlando Lupani, prevede di eliminare tutti i ricordi degli ultimi due anni ad almeno duecentotrentamila polesani in quattro giorni, per completare l'opera nelle ultime battute della campagna elettorale. "Conseguiremo due obiettivi, che enumero: 1) nessun polesano si ricorderà più di Monello Vianello, così esso potrà anche tentare di sabotare la campagna elettorale, come promette, ma nessuno gli darà credito; 2) gli ultimi giorni di campagna elettorale saranno più rilassati e i nostri amministratori, che si adoprano per il bene comune, pur tra mille critiche, potranno tenere i loro salaci comizi senza che a qualche agitatore venga in mente di contestare presunte incoerenze tra le loro dichiarazioni di intenti e le loro prassi negli anni recenti. Ristabiliremo, insomma, quel clima di concordia, dialogo e percentuali sugli appalti per opere pubbliche che ha reso moderne e progredite questa regione e l'intera nazione".
Grazie allo sforzo cronistico del nostro collaboratore Rino Sbando, cugino di terzo grado degli etruschi gemelli Sbando, siamo riusciti a raggiungere uno dei primi rodigini smemorizzati, il quale non ricorda più il suo nome e ha dichiarato che voterà a seconda del primo volantino che gli capiterà in mano. Alla domanda se non ritenesse eccessiva la soluzione adottata dai Vetusti Scaldapoltrone Ammuffiti per impedire a Monello Vianello di corrompere il voto dei polesani, l'intervistato ha risposto: "Io sono nato a Torino e sono sabaudo. Sono alto e magro e ho questa immagine un po' austera, un po' calvinista, tipica di chi è nato, vissuto e cresciuto in una città che è forgiata dalla cultura e dall'etica del lavoro. Una città fatta di understatment, dove nessuno deve mai superare un certo limite perché sennò viene considerato stravagante".
Ieri l'automobile su cui è montata l'attrezzatura per diffondere il raggio smemorizzatore ha trascorso la giornata nel capoluogo, smemorizzando diverse centinaia di passanti, che ormai non ricordano più nulla e sono pronti per affrontare senza pensieri l'ultima settimana di campagna elettorale. "Torni pure, quel fesso di Monello Vianello - ha dichiarato Crostolo Temporin, leader dei Moderni Raffreddapoltrone Fioriti - Tanto quantunque arrivasse, e sottolineo quantunque, egli non troverà alcuno disposto ad ascoltare le sue celie, e sottolineo celie, che saranno considerate al più i vaneggiamenti di un folle a cui sono girate le traveggole, e sottolineo traveggole". Il testimonial del progetto, Orlando Lupani, prevede di eliminare tutti i ricordi degli ultimi due anni ad almeno duecentotrentamila polesani in quattro giorni, per completare l'opera nelle ultime battute della campagna elettorale. "Conseguiremo due obiettivi, che enumero: 1) nessun polesano si ricorderà più di Monello Vianello, così esso potrà anche tentare di sabotare la campagna elettorale, come promette, ma nessuno gli darà credito; 2) gli ultimi giorni di campagna elettorale saranno più rilassati e i nostri amministratori, che si adoprano per il bene comune, pur tra mille critiche, potranno tenere i loro salaci comizi senza che a qualche agitatore venga in mente di contestare presunte incoerenze tra le loro dichiarazioni di intenti e le loro prassi negli anni recenti. Ristabiliremo, insomma, quel clima di concordia, dialogo e percentuali sugli appalti per opere pubbliche che ha reso moderne e progredite questa regione e l'intera nazione".
Grazie allo sforzo cronistico del nostro collaboratore Rino Sbando, cugino di terzo grado degli etruschi gemelli Sbando, siamo riusciti a raggiungere uno dei primi rodigini smemorizzati, il quale non ricorda più il suo nome e ha dichiarato che voterà a seconda del primo volantino che gli capiterà in mano. Alla domanda se non ritenesse eccessiva la soluzione adottata dai Vetusti Scaldapoltrone Ammuffiti per impedire a Monello Vianello di corrompere il voto dei polesani, l'intervistato ha risposto: "Io sono nato a Torino e sono sabaudo. Sono alto e magro e ho questa immagine un po' austera, un po' calvinista, tipica di chi è nato, vissuto e cresciuto in una città che è forgiata dalla cultura e dall'etica del lavoro. Una città fatta di understatment, dove nessuno deve mai superare un certo limite perché sennò viene considerato stravagante".
giovedì 18 marzo 2010
Monello Vianello in outsourcing
Ho recentemente preso l'abitudine di pubblicare nefandezze in libertà su altri siti. Ma no, diciamo su un solo sito (www.tuttamialacitta.net), almeno per ora. Un riassunto dei miei principali interventi esternalizzati...
Super ritardo o super marchetta?
Zaia arriva nelle case degli italiani, sulla copertina di una rivista di Federsanità, con tanto di dossier con il ministro che annusa tartufi e affetta salumi. Reportage per scoprire cosa c'è dietro. continua...
Ma i gatti no
Il cuoco Beppe Bigazzi viene finalmente cacciato dalla Rai per una ricetta a base di gatto. Noi contribuiamo con alcune ricette più innocue, che certo non avrebbero destato scandalo. continua...
Pensierini positivi 1
Ormai Zaia ha vinto. Lo sanno anche gli amici del centrosinistra, a cui non resta che rifugiarsi in pensieri ottimistici, per tirarsi su il morale. Eccone alcuni. continua...
Pensierini positivi 2
La disperazione del popolo di centrosinistra costringe a cercare sempre più pensieri positivi e supporto psicologico. Ecco altre proposte. continua...
Super ritardo o super marchetta?
Zaia arriva nelle case degli italiani, sulla copertina di una rivista di Federsanità, con tanto di dossier con il ministro che annusa tartufi e affetta salumi. Reportage per scoprire cosa c'è dietro. continua...
Ma i gatti no
Il cuoco Beppe Bigazzi viene finalmente cacciato dalla Rai per una ricetta a base di gatto. Noi contribuiamo con alcune ricette più innocue, che certo non avrebbero destato scandalo. continua...
Pensierini positivi 1
Ormai Zaia ha vinto. Lo sanno anche gli amici del centrosinistra, a cui non resta che rifugiarsi in pensieri ottimistici, per tirarsi su il morale. Eccone alcuni. continua...
Pensierini positivi 2
La disperazione del popolo di centrosinistra costringe a cercare sempre più pensieri positivi e supporto psicologico. Ecco altre proposte. continua...
mercoledì 10 marzo 2010
Tornerò!
La macchina che riporterà Monello Vianello in Polesine è già pronta. Lo annuncia il noto scienziato polesano Gaio Barfowskji, che afferma di avere lavorato in team con Celio Rodigino alla costruzione di una capsula per il trasbordo interdimensionale, gemellata con un'identica apparecchiatura posta nel regno di Pipponia.
Il corpo di Monello Vianello (nella foto) verrà scomposto in un miliardo di miliardi di minuscole particelle e ricomposto nella nostra realtà sfruttando le vibrazioni prodotte nel continuum spaziotempo dall'esecuzione di un brano degli Avion Travel con un organetto a mantice e su un'ottava più alta. Il tutto richiederà non più di cinque secondi. Celio Rodigino, sul versante di Pipponia, metterà in funzione l'analoga cabina con l'aiuto dello staff di echidna biomeccaniche dell'Università di Cambropolis. Dopodichè utilizzerà la macchina per traslocare anche se stesso sul pianeta Terra. "E' incredibile quello che la scienza può fare oggi", ha commentato la presidente della Provincia, Tiziana Virgili, in una conferenza stampa su un altro argomento. Una dichiarazione dietro a cui si nasconde, tuttavia, la preoccupazione del mondo politico per il ritorno dell'opinionista più odiato del Polesine. Non fa mistero, infatti, l'autore di questo blog, di volere a tutti i costi gettare nel caos la campagna elettorale, invitando a votare il defunto Cicciuzzo Sconciaforni pur di fare fallire il sincero impegno dei candidati alle regionali. Un piano che ha fatto scattare la pronta reazione di parte del mondo politico e della lobby dei Vetusti Scaldapoltrone Ammuffiti, i quali intendono cancellare la memoria a tutti i polesani per impedire che qualcuno dia credito alle provocazioni di Monello Vianello. Ma questo lo sapete già.
"Tornerò comunque, figuriamoci se mi spaventa questa cagata di piano", commenta sempre lo stimato opinionista in un'intervista al quotidiano L'Eco di Pipponia. "Ho anche in mente un roboante contro-piano per vanificare gli sforzi della lobby dei Vetusti Scaldapoltrone Ammuffiti, ma si basa tutto sull'effetto sopresa. Sarà anche l'occasione per presentare il mio nuovo pamphlet Cose che farei, piuttosto che votare questi candidati, in cui associo al nome di ogni esponente una pratica turpe e immonda a cui mi dedicherei con maggiore letizia, pur di non dargli il mio voto".
In prima fila nel comitato di accoglienza a Monello Vianello c'è la nota testa calda, Terenzio Gasparetto, che commenta: "Darò volentieri il mio contributo per sabotare i tentativi di farsi eleggere di questa manica di filibustieri scaldapoltrone ipocriti e opportunisti. La logica delle grandi alleanze di comodo ha già dimostrato di essere un fallimento, ma c'è chi non ha bisogno di una macchina smemorizzatrice per dimenticarsene (mi compiaccio della mia sagacia). Quello che serve oggi è una voce critica rispetto a un modello di società ultraliberista, guerrafondaia, razzista e autoritaria, che impone precariato e miseria, devasta l'ambiente e regala i beni pubblici agli speculatori, vessa e uccide i poveri, mentre difende i ricchi e i figli dei ricchi... Grrr! Grrr! Grrr!".
Il corpo di Monello Vianello (nella foto) verrà scomposto in un miliardo di miliardi di minuscole particelle e ricomposto nella nostra realtà sfruttando le vibrazioni prodotte nel continuum spaziotempo dall'esecuzione di un brano degli Avion Travel con un organetto a mantice e su un'ottava più alta. Il tutto richiederà non più di cinque secondi. Celio Rodigino, sul versante di Pipponia, metterà in funzione l'analoga cabina con l'aiuto dello staff di echidna biomeccaniche dell'Università di Cambropolis. Dopodichè utilizzerà la macchina per traslocare anche se stesso sul pianeta Terra. "E' incredibile quello che la scienza può fare oggi", ha commentato la presidente della Provincia, Tiziana Virgili, in una conferenza stampa su un altro argomento. Una dichiarazione dietro a cui si nasconde, tuttavia, la preoccupazione del mondo politico per il ritorno dell'opinionista più odiato del Polesine. Non fa mistero, infatti, l'autore di questo blog, di volere a tutti i costi gettare nel caos la campagna elettorale, invitando a votare il defunto Cicciuzzo Sconciaforni pur di fare fallire il sincero impegno dei candidati alle regionali. Un piano che ha fatto scattare la pronta reazione di parte del mondo politico e della lobby dei Vetusti Scaldapoltrone Ammuffiti, i quali intendono cancellare la memoria a tutti i polesani per impedire che qualcuno dia credito alle provocazioni di Monello Vianello. Ma questo lo sapete già.
"Tornerò comunque, figuriamoci se mi spaventa questa cagata di piano", commenta sempre lo stimato opinionista in un'intervista al quotidiano L'Eco di Pipponia. "Ho anche in mente un roboante contro-piano per vanificare gli sforzi della lobby dei Vetusti Scaldapoltrone Ammuffiti, ma si basa tutto sull'effetto sopresa. Sarà anche l'occasione per presentare il mio nuovo pamphlet Cose che farei, piuttosto che votare questi candidati, in cui associo al nome di ogni esponente una pratica turpe e immonda a cui mi dedicherei con maggiore letizia, pur di non dargli il mio voto".
In prima fila nel comitato di accoglienza a Monello Vianello c'è la nota testa calda, Terenzio Gasparetto, che commenta: "Darò volentieri il mio contributo per sabotare i tentativi di farsi eleggere di questa manica di filibustieri scaldapoltrone ipocriti e opportunisti. La logica delle grandi alleanze di comodo ha già dimostrato di essere un fallimento, ma c'è chi non ha bisogno di una macchina smemorizzatrice per dimenticarsene (mi compiaccio della mia sagacia). Quello che serve oggi è una voce critica rispetto a un modello di società ultraliberista, guerrafondaia, razzista e autoritaria, che impone precariato e miseria, devasta l'ambiente e regala i beni pubblici agli speculatori, vessa e uccide i poveri, mentre difende i ricchi e i figli dei ricchi... Grrr! Grrr! Grrr!".
martedì 9 marzo 2010
Smemorizzati!
C'è già un piano per contrastare il ritorno in patria di Monello Vianello, intenzionato a lasciare il regno di Pipponia per rientrare in Polesine e sabotare la campagna elettorale.
Lo rivela l'oscuro giornalista Cicerone Barnessoi in un articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano, in cui ricostruisce minuziosamente quanto si sarebbe messo in moto nelle ultime ore. Alcuni tra i più prestigiosi rappresentanti del mondo politico rodigino si sarebbero dati appuntamento con il gran capo della massoneria, Orlando Lupani, e con i maggiori esponenti della lobby dei Vetusti Scaldapoltrone Ammuffiti, al fine di impedire che il noto opinionista possa mettere in atto il piano per scombinare i risultati delle elezioni. "C'è il rischio fondato che molti accolgano il suo invito a votare Cicciuzzo Sconciaforni - afferma, in un'intercettazione, uno dei cospiratori, che si presenta con il nome in codice di Straccaganassa - A quel punto i nostri candidati diventerebbero minoranza, ma dato che Cicciuzzo è morto stecchito, si renderebbe necessario un nuovo decreto interpretativo per convalidare il voto di decine di migliaia di veneti". A quel punto, concordano gli esperti, si dovrebbe trovare il modo di riportare in vita Cicciuzzo, oppure ripetere le elezioni, oppure instaurare un sanguinario regime autoritario di stampo teocratico che metta finalmente la parola fine alla farsa della democrazia. "Se penso a quanti soldi stiamo spendendo per la campagna elettorale mi tremano i polsi - dichiara nome in codice Bifocale - Rischiamo il rinvio ad libitum delle elezioni, il che farebbe la fortuna delle tipografie, ma ci getterebbe sul lastrico".
Ecco dunque il machiavellico piano per fermare Monello Vianello. La lobby dei Vetusti Scaldapoltrone Ammuffiti avrebbe incaricato il professor Argeo Paride Maria Ernetti (nella foto), nipote del monaco Pellegrino Ernetti, già inventore del cronovisore, di brevettare una macchina smemorizzatrice, ossia un marchingegno in grado di cancellare la memoria di quanto accaduto in Polesine dalla comparsa di Monello Vianello sulla scena pubblica ad oggi. Il macchinario, che funziona in un raggio di due chilometri e mezzo, verrà montato sull'automezzo normalmente utilizzato per annunciare le partite di Rugby, che diffonderà le onde smemorizzatrici percorrendo per alcuni giorni le strade provinciali in ogni angolo del Polesine. "Non potendo ricordare chi è questo Monello Vianello e cosa è successo negli ultimi anni - afferma sardonico Straccaganassa al telefono - i polesani prenderanno quel tizio per uno scemo qualunque o per un ometto in malafede. D'altro canto, come dici sempre tu (Orlando Lupani, ndr.), se ci ricordassimo di tutte le cazzate che abbiamo fatto, rischieremmo di non poterle più rifare".
Raggiunto al criptofono multidimensionale nel lontano regno di Pipponia, Monello Vianello si è detto sereno: "Se veramente annulleranno la memoria di tutti i polesani, potrò riciclare i vecchi post spacciandoli per nuovi. Risparmierò un sacco di fatica".
Lo rivela l'oscuro giornalista Cicerone Barnessoi in un articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano, in cui ricostruisce minuziosamente quanto si sarebbe messo in moto nelle ultime ore. Alcuni tra i più prestigiosi rappresentanti del mondo politico rodigino si sarebbero dati appuntamento con il gran capo della massoneria, Orlando Lupani, e con i maggiori esponenti della lobby dei Vetusti Scaldapoltrone Ammuffiti, al fine di impedire che il noto opinionista possa mettere in atto il piano per scombinare i risultati delle elezioni. "C'è il rischio fondato che molti accolgano il suo invito a votare Cicciuzzo Sconciaforni - afferma, in un'intercettazione, uno dei cospiratori, che si presenta con il nome in codice di Straccaganassa - A quel punto i nostri candidati diventerebbero minoranza, ma dato che Cicciuzzo è morto stecchito, si renderebbe necessario un nuovo decreto interpretativo per convalidare il voto di decine di migliaia di veneti". A quel punto, concordano gli esperti, si dovrebbe trovare il modo di riportare in vita Cicciuzzo, oppure ripetere le elezioni, oppure instaurare un sanguinario regime autoritario di stampo teocratico che metta finalmente la parola fine alla farsa della democrazia. "Se penso a quanti soldi stiamo spendendo per la campagna elettorale mi tremano i polsi - dichiara nome in codice Bifocale - Rischiamo il rinvio ad libitum delle elezioni, il che farebbe la fortuna delle tipografie, ma ci getterebbe sul lastrico".
Ecco dunque il machiavellico piano per fermare Monello Vianello. La lobby dei Vetusti Scaldapoltrone Ammuffiti avrebbe incaricato il professor Argeo Paride Maria Ernetti (nella foto), nipote del monaco Pellegrino Ernetti, già inventore del cronovisore, di brevettare una macchina smemorizzatrice, ossia un marchingegno in grado di cancellare la memoria di quanto accaduto in Polesine dalla comparsa di Monello Vianello sulla scena pubblica ad oggi. Il macchinario, che funziona in un raggio di due chilometri e mezzo, verrà montato sull'automezzo normalmente utilizzato per annunciare le partite di Rugby, che diffonderà le onde smemorizzatrici percorrendo per alcuni giorni le strade provinciali in ogni angolo del Polesine. "Non potendo ricordare chi è questo Monello Vianello e cosa è successo negli ultimi anni - afferma sardonico Straccaganassa al telefono - i polesani prenderanno quel tizio per uno scemo qualunque o per un ometto in malafede. D'altro canto, come dici sempre tu (Orlando Lupani, ndr.), se ci ricordassimo di tutte le cazzate che abbiamo fatto, rischieremmo di non poterle più rifare".
Raggiunto al criptofono multidimensionale nel lontano regno di Pipponia, Monello Vianello si è detto sereno: "Se veramente annulleranno la memoria di tutti i polesani, potrò riciclare i vecchi post spacciandoli per nuovi. Risparmierò un sacco di fatica".
lunedì 8 marzo 2010
Dispaccio da Pipponia
Monello Vianello è vivo e si trova nel mondo parallelo di Pipponia, regno turbolento dove ha trovato dimora da tempo anche Celio Rodigino, sempre a causa di un incidente spaziotemporale.
Dopo la morte della dittatrice Vagina, il popolo di Pipponia ha proclamato cinque anni di anarchia pacifica, in attesa di trovare una forma di governo che garantisca uguaglianza e rispetto dei diritti.
Monello Vianello è stato accolto con tutti gli onori e vive con Celio Rodigino all'interno di una affollata a gioiosa comune. Sfruttando un apposito telegrafo spaziotemporale ha inviato un breve messaggio agli amici rimasti sul pianeta Terra, confessando di essere rimasto molto amareggiato nel constatare come la sua scomparsa non abbia provocato il caos in Polesine. Tuttavia in queste ore Celio Rodigino sta cenando con lui all'Osteria di Casimiro il Ghiro, tentando di convincere Monello Vianello a fare ritorno con lui nel piano di realtà d'origine. "Abbiamo il know how necessario per tornare sulla Terra, ma il mio amico non vuole", ha dichiarato Celio ai giornali. "Tuttavia sto premendo affinchè cambi idea - continua - Abbiamo infatti una missione vitale da portare a termine, cioè sabotare la campagna elettorale del centrosinistra, per fare vincere Luca Zaia alle regionali". Una dichiarazione presto ribattuta da agenzie e quotidiani on line, creando scompiglio nelle segreterie di partito, certe dell'appoggio di Monello Vianello alle loro liste.
"Se vincesse il centrosinistra - prosegue Celio - quelli si convincerebbero che la gente li ha votati non perchè è disperata, ma perchè sono intelligenti e affidabili. Già non imparano un cazzo quando perdono, figuriamoci se vincessero: diventerebbero ancora più saccenti. Per questo sosterremo convintamente Luca Zaia, convinti che ora più che mai sia necessario toccare il fondo per fare rinascere una scintilla di dignità".
Monello Vianello starebbe però mediando: "Il mio intero corpo si ribella all'idea di votare un leghista. Il solo pensiero mi apre fetide piaghe purulente nelle carni. Sosterrò la caduta del centrosinistra invitando a votare Cicciuzzo Sconciaforni. E' un voto buttato, giacchè essendo morto non può correre per le regionali. Sempre che non si faccia un decreto interpretativo anche per lui".
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