La macchina smemorizzatrice ha iniziato a colpire le menti dei polesani. Lo annunciano in un comunicato congiunto la lobby dei Vetusti Scaldapoltrone Ammuffiti, la loggia massonica di Orlando Lupani e la neonata associazione dei Moderni Raffreddapoltrone Fioriti, che fa la sua prima comparsa in pubblico.
Ieri l'automobile su cui è montata l'attrezzatura per diffondere il raggio smemorizzatore ha trascorso la giornata nel capoluogo, smemorizzando diverse centinaia di passanti, che ormai non ricordano più nulla e sono pronti per affrontare senza pensieri l'ultima settimana di campagna elettorale. "Torni pure, quel fesso di Monello Vianello - ha dichiarato Crostolo Temporin, leader dei Moderni Raffreddapoltrone Fioriti - Tanto quantunque arrivasse, e sottolineo quantunque, egli non troverà alcuno disposto ad ascoltare le sue celie, e sottolineo celie, che saranno considerate al più i vaneggiamenti di un folle a cui sono girate le traveggole, e sottolineo traveggole". Il testimonial del progetto, Orlando Lupani, prevede di eliminare tutti i ricordi degli ultimi due anni ad almeno duecentotrentamila polesani in quattro giorni, per completare l'opera nelle ultime battute della campagna elettorale. "Conseguiremo due obiettivi, che enumero: 1) nessun polesano si ricorderà più di Monello Vianello, così esso potrà anche tentare di sabotare la campagna elettorale, come promette, ma nessuno gli darà credito; 2) gli ultimi giorni di campagna elettorale saranno più rilassati e i nostri amministratori, che si adoprano per il bene comune, pur tra mille critiche, potranno tenere i loro salaci comizi senza che a qualche agitatore venga in mente di contestare presunte incoerenze tra le loro dichiarazioni di intenti e le loro prassi negli anni recenti. Ristabiliremo, insomma, quel clima di concordia, dialogo e percentuali sugli appalti per opere pubbliche che ha reso moderne e progredite questa regione e l'intera nazione".
Grazie allo sforzo cronistico del nostro collaboratore Rino Sbando, cugino di terzo grado degli etruschi gemelli Sbando, siamo riusciti a raggiungere uno dei primi rodigini smemorizzati, il quale non ricorda più il suo nome e ha dichiarato che voterà a seconda del primo volantino che gli capiterà in mano. Alla domanda se non ritenesse eccessiva la soluzione adottata dai Vetusti Scaldapoltrone Ammuffiti per impedire a Monello Vianello di corrompere il voto dei polesani, l'intervistato ha risposto: "Io sono nato a Torino e sono sabaudo. Sono alto e magro e ho questa immagine un po' austera, un po' calvinista, tipica di chi è nato, vissuto e cresciuto in una città che è forgiata dalla cultura e dall'etica del lavoro. Una città fatta di understatment, dove nessuno deve mai superare un certo limite perché sennò viene considerato stravagante".
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