martedì 23 marzo 2010

Storie verissime! - 2

Tutto questo è già accaduto, ma i polesani se ne sono dimenticati. L'invasione di tremors assassini era già stata debellata, infatti, nel maggio 2008, non senza lasciare danni alle strade e, in seconda istanza, qualche decina di corpi smembrati qua e là.
In queste ore la giunta Merchiori è impegnata in una difficile riunione, durante la quale, dicono i bene informati, l'assessore alla Difesa, Nadia Romeo (sempre lei) intende ventilare l'ipotesi di usare l'arsenale nucleare della città per fermare il proliferare di vermi assassini. Pare sia fuori dai giochi l'ex vicepresidente della Provincia, Gino Spinello, protagonista della crisi del 2008, mentre sono al lavoro gli attuali assessori Claudio Bellan e Francesco Ennio: "Io ho proposto di realizzare in laboratorio degli iguanodonti di tre metri che diano la caccia ai tremors - spiega Ennio - Ma Bellan dice che poi dobbiamo cacciare anche gli iguanodonti, prima che si mangino qualcuno. Allora si è concordato di creare anche degli iguanodonti alti otto metri, che facciano piazza pulita dei mini iguanodonti una volta che avranno spazzolato i tremors". Il consulente della Provincia, dott. Gaio Barfowskji, avrebbe rimesso il proprio incarico in polemica con le scelte dei vertici: "Io avevo proposto di ricreare in laboratorio una decina di procoptodonti, sorta di canguri alti tre metri, vissuti in Australia nel Pleistocene e purtroppo estinti, probabilmente per mano umana. Questi marsupiali giganti erano erbivori, quindi tendenzialmente innocui per gli umani, mentre avremmo potuto dotarli di un impianto bionico con lame retrattili al vanadio per renderli più competitivi con i tremors".
Insomma, l'avere già vissuto l'emergenza non aiuta e in Provincia sembra non esserci concordia. Ne approfitta la Lega Nord, che ieri ha lanciato una sfortunata operazione delle ronde padane. Accompagnati da decine di bracchi padani in divisa (nella foto), i militi del Senatur sono usciti di pattuglia al grido di "Dio Po, Padania e famiglia patriarcale", un grido obiettivamente complesso da pronunciare. I fidi bracchi da caccia, incaricati di trovare le tracce dei tremors, hanno svolto con precisione il loro compito. Tant'è che se li è mangiati un vermone assassino, che ha costretto le ronde a una dignitosa ritirata. Domani anche Beppe Osti presenterà la sua proposta alla cittadinanza: affidare la missione a una squadra di indios della Patagonia, che da millenni cacciano i tremors a cavallo di nandù addestrati.

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