domenica 12 ottobre 2008

Le visioni di Leonida Gusmaroli #7

Come avete potuto resistere due settimane senza le rivelazioni del nostro veggente preferito? A grande richiesta torna dunque Leonida Gusmaroli, con le sue puntigliose previsioni di quanto accadrà nei prossimi anni in Polesine.

Gli anni d'oro
In un periodo molto difficile della storia rodigina, si insedierà a Palazzo Nodari l'oscuro Gabbano Maringelli, ex democristiano di corrente dorotea sbucato da chissà quale piega della storia locale. La sua sarà ricordata come una delle amministrazioni più deprimenti degli ultimi cinque secoli. Tale sarà la sciatteria della giunta, che una sera un gruppo di Rom Lovara capeggiati da un anziano di nome Saban Kovacs penetrerà all'interno di Palazzo Nodari e prenderà il potere senza colpo ferire. Accolto con entusiasmo dalla popolazione, grata ai nuovi arrivati per aver liberato la città dalla piaga dell'amministrazione Maringelli, Kovacs distribuirà le cariche tra i compagni di avventura e proporrà una consultazione popolare per chiedere il consenso dei cittadini. Le altre forze politiche, ormai fiaccate dall'età e dalla scarsa voglia di fare, gli lasceranno mano libera. Kovacs trasformerà incredibilmente Rovigo in una città pulita, colta e produttiva, che presto scipperà a Modena il festival della Filosofia e a Mantova quello della Letteratura. All'ingresso della città saranno posti dall'Unesco grandi cartelli recanti la scritta: "Rovigo, città della saggezza".

Il tormentone multipiano
A causa del formarsi di fontanazzi e geyser al piano interrato, si renderà necessario un ammodernamento del multipiano di piazzale Di Vittorio. Durante l'intervento di riparazione delle crepe d'assestamento con il chewing gum, gli operai del Comune rinveniranno una gigantesca struttura sotto le fondamenta del parcheggio. I lavori saranno immediatamente sospesi per consentire agli archeologi di comprendere la natura del manufatto. Si scoprirà con grande stupore che trattasi di un altro multipiano, di epoca rinascimentale, sepolto da secoli proprio sotto il multipiano moderno. Ulteriore stupore coglierà gli studiosi quando, illuminando un pertugio sul pavimento dell'antico multipiano, scopriranno sotto di esso un altro multipiano di epoca etrusca. "Una scoperta davvero incomprensibile - commenterà l'archeologo Jeremy Boscolo, figlio dell'etologo Konrad - soprattutto perchè entrambi i multipiano su cui poggia l'attuale struttura sono di fattura molto più pregevole, nonostante siano più antichi. Del resto è significativo che un multipiano etrusco abbia resistito tutti questi secoli intatto, mentre questa ciofeca costruita nei primi anni Duemila cada a pezzi ogni sei mesi". Boscolo verrà censurato dall'amministrazione comunale, che lo definirà, in un documento votato all'unanimità dal consiglio comunale, "un polemico rompicoglioni".

"Non è successo niente"
Nell'agosto di un qualche anno a venire, tutti i giornali titoleranno in apertura "Non è successo niente". Purtroppo non si tratterà di una performance artistica dei surrealisti, ma di un'amara constatazione: nessuno era riuscito a trovare una notizia di qualche interesse. Tutti i giornalisti saranno sottoposti a esami per la mononucleosi o la "stanchezza cronica" e più volte rimproverati. Nonostante ciò, quel giorno tutti i giornali andranno a ruba, con lunghe code davanti alle edicole. "Meglio questo delle solite cazzate politiche", commenterà il signor Mario al bar sport di Sarzano.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

In America c'hanno il presidente nero, ma non c'avremo il sindaco rom! Vai Leonida! Quand'è che torni?

Anonimo ha detto...

Intendevo: noi c'avremo il sindaco rom! Una svolta, in Italia!