"I tagli alla scuola voluti dal ministro Gelmini impediranno l'installazione di zanzariere negli edifici polesani. Questo, in concomitanza con la diffusione del virus del Nilo Occidentale, potrebbe comportare un'estinzione di massa di studenti, dopo l'orribile strage alla fiera di Trecenta. Anche per questo l'amministrazione comunale sta avviando l'ampliamento dei cimiteri di Grignano Polesine e Sant'Apollinare".
Torna alla ribalta Suellen Zorzetto: dopo l'annuncio di una possibile Apocalisse a seguito dell'esplosione dell'ordigno di piazzale Di Vittorio, questa volta la scienziata polesana ci chiede uno spazio urgente per lanciare l'allarme sui fenomeni di questi giorni. Un allarme confuso e incomprensibile, ma che ci fa capire come tutto ciò che accade sia legato da un fil rouge. "I giornali continuano a considerare le notizie come fenomeni isolati, sbagliando - commenta la Zorzetto - Prendiamo il caso dei consorzi di bonifica su cui il Corriere del Veneto sta pompando da giorni: i soldi che verranno restituiti a persone come il signor Zanforlin, potevano essere utilizzati per bonificare ampie zone del Polesine, impedendo la proliferazione di zanzare, veicolo della malattia che sta colpendo cavalli e uomini. In un momento di crisi economica, fischiettare e guardarsi intorno mentre tutto ciò accade può avere effetti catastrofici". Già, perchè secondo autorevoli proiezioni di Leonida Gusmaroli, che ha collaborato con la Zorzetto nell'elaborare la teoria del "Tutto è legato", la morte di decine e decine e ancora decine di studentelli, specie dopo l'ecatombe di baby tossici di qualche mese fa, provocherà un'insurrezione dei commercianti del centro, che tanto per cambiare attaccheranno il Comune.
Saranno soprattutto i baristi i più penalizzati: gravissime infatti le ripercussioni sull'economia "da bruso", cioè sul servizio di ristoro offerto ai ragazzi provvisoriamente non frequentanti le lezioni per ragioni di svago o svogliatezza. "E poi si stupiscono se uno che ha un'enoteca per arrivare a fine mese si dedica al traffico internazionale di stupefacenti", commenta amaro Giorgio, barista del centro, mentre vende per un pacco di soldi la propria attività al signor Quin Shi Huang (nella foto). Un segno dei tempi anche questo. "Nei prossimi dieci anni - dice la scienziata - tutti i locali del centro saranno in mano ai cinesi, tanto che la quarta ristampa di Severo American Bar di Mattia Signorini sarà riveduta e corretta, cambiando il nome del noto barista baffuto in Shen Nung. I cinesi saranno talmente apprezzati nel nostro territorio, che numerose prostitute giapponesi si spacceranno per figlie del Celeste Impero. Non si allarmino tuttavia i padani doc: i molti baristi rimasti disoccupati a causa della concorrenza, passeranno il tempo, da bravi proletari, a trombare con le consorti a tutto spiano, invertendo nuovamente il trend demografico nell'arco di tre lustri. Come andrà a finire lo sa solo Leonida".
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