giovedì 30 ottobre 2008

Al via la caccia al piccione!

Si avvicina l'ora della fine per migliaia di pennuti residenti abusivamente in centro storico. Il Comune di Rovigo è infatti pronto a ricorrere al pugno di ferro contro i piccioni, i volatili inutili, fastidiosi, nonchè scagazzoni, che infestano i bei palazzi della città sommergendoli di guano, tra le immancabili ire dei cittadini.
Il nuovo regolamento sugli animali domestici prevede l'avvio di un lungo e sanguinoso pogrom per questi animali sinantropi, degni compagnucci di zecche, ratti e amebe. Innanzitutto, sarà completamente proibito su tutto il territorio comunale di dare becchime o altro nutrimento ai colombi allo stato brado, se non speciali mangimi anti-scopata che saranno somministrati alle bestiacce per contenerne progressivamente il numero e alle mogli stanche per tenere a freno i mariti vogliosi quando la scusa del mal di testa non regge più. I vigili sono pronti a reprimere qualunque tentativo di foraggiamento con becchime, se necessario prendendo a racchettate anche i bambini, noti per la perniciosa abitudine di gettare le briciole ai pennuti, perdipiù ridendo. Anche le donne che scrollano d'abitudine la tovaglia in testa ai passanti dovranno stare attente: cecchini armati di cerbottana sono pronti a punirle severamente. Gli abitanti del centro storico saranno particolarmente coinvolti nello sterminio delle dannate belve. Innanzitutto gli amanti del guano sul davanzale, quelli che da anni lo collezionano, magari per realizzare sculture d'arte contemporanea, dovranno smetterla e adeguarsi. Il regolamento parla chiaro: saranno obbligati a fare di tutto per impedire alle bestiacce di insediarsi e nidificare, per poi magari riprodursi a tutto spiano. Per l'impari tenzone sono ammessi reticoli con corrente ad alta tensione, contraeree, lanciafiamme, gatti mutanti dotati di ali, gas yprite. E' stato avvisato anche il parroco del Duomo, struttura che colpevolmente ospita la maggior parte dei piccioni del centro, che con il passare degli anni hanno conferito un aspetto gotico alla cattedrale, con le loro guglie di merda secca e i gargoyle fatti di escrementi ammonticchiati. Don Carlo ha promesso di mettersi in regola: procederà alla disinfestazione domenica mattina, dopo la messa, utilizzando delle vecchie bombe shrappnel donategli in eredità da un ragazzo del '99 deceduto l'anno scorso.
Infine un aneddoto curioso. All'annuncio dell'avvio della "caccia al piccione", il consigliere comunale Aniello Piscopo ha avuto un momentaneo mancamento. Ripresosi, ha tratto un sospiro di sollievo quando gli è stato spiegato meglio di cosa si trattava: "Ah, al piccione! - ha detto - Detergendosi il sudore dalla fronte. Al piccione, va bene. Che spavento!" Passata la paura, l'assessore Gigi Osti ha stemperato il clima con una battuta: "Questa mi ricorda la storiella del tipo che gira con una gabbia con dentro un pazzo di trenta centimetri..."

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