Gli In Flames infiammano RO-Woodstock

"Mi sono divertito come un ragazzino. Finalmente a Rovigo è arrivato il metal!" Così il sindaco, Fausto Merchiori, ha commentato il concerto di ieri notte degli In Flames di Massimo Borgato, inserito all'ultimo momento nel calendario del festival giovanile "RO-Woodstock 2008", che per tre giorni ha turbato le famiglie rodigine con orde di metallari e rockettari sul palco di piazza Vittorio Emanuele, provocando grande subbuglio nella città in cui la massima trasgressione rock finora conosciuta erano gli Yankees di Gianni Saccardin. Dopo l'esibizione dei tedeschi che sabato notte hanno suonato assoli di chitarra in cima a un camion dei pompieri e il profondo turbamento provocato nei piazzaroli da esibizioni black metal all'ora dello struscio, ieri sera gli In Flames hanno chiuso con grande fragore un festival destinato a rimanere nella storia. Presente lo stesso Merchiori, che ha minimizzato le polemiche dei negozianti sui volumi troppo alti: "Quando si tratta di iniziative che portano soldi, nessuno rompe i coglioni. Portino pazienza per una volta che a Rovigo arriva un po' di sano roccheggiamento, branco di pecoroni!" Dopodichè il sindaco, vestito nel suo impeccabile completo grigio, si è gettato sgomitando tra giovani capelloni pieni di piercing: "Ho pogato come un pazzo!!!", racconta alla fine, asciugandosi il sudore con un fazzoletto e sistemandosi il riporto scombinato.
Dato il grande successo dell'iniziativa, il Comune sta ora pensando ad un rilancio per il prossimo anno: "Ringraziamo molto l'associazione RoArt, che ha tenuto in vita questo festival dal 2004, anno in cui la precedente amministrazione lo affossò - commenta l'assessore alla Cultura, Federico Frigato - E' giusto comunque che l'amministrazione promuova più direttamente queste belle iniziative, rimanendo aperta ai suggerimenti. Io per esempio valutavo quanti giovani talenti della lirica ci sono in giro. Perchè non facciamo una bella sezione dedicata all'opera e all'operetta in piazza? Sono sicuro che otterrebbe grande successo. Con tutto il rispetto per le chitarre distorte e la batteria fracassona dei Mortorium, non credete sia più giusto valorizzare i giovani del nostro conservatorio? Questo non vuol dire cancellare dalla scaletta i gruppi più trasgressivi, semmai di considerare quale funzione abbia la piazza: rockettari scapestrati e metallari urlatori possono benissimo stare dove sono sempre stati, nel bel teatro del Don Bosco, in posizione non meno centrale e fruibile della piazza". Ma la proposta ottiene reazioni critiche perfino dal vescovo: "Poffare - commenta monsignor Soravito De Franceschi - se i laici sono così mozzarellosi, ci penserà la Chiesa a dare un divertimento intelligente ai giovani. Organizzerò un rap contest all'interno del Sinodo Diocesano e coinvolgerò Fratello Metallo in una grande iniziativa a suon di chitarre distorte e doppia cassa. Let's rock!"