Ancora una volta Celio Rodigino (nella foto) stupisce tutti e, dopo mesi d’assenza, ricompare a Rovigo in epoca contemporanea vestito da biker in sella a una rombante Moto Guzzi California accompagnato da Maicol Colasberna.
“E’ grazie a Maicol che mi trovo qui - sottolinea lo scriteriato opinionista - è venuto a prelevarmi nel 1977 e mi ha diviso da mia moglie. L’abbiamo convinta a restare lì affidandole la missione di infiltrarsi nelle Br per salvare la vita ad Aldo Moro nel 1978 ed evitare il vile attentato alla Baldetti trent’anni dopo. Agli eventuali scompensi spazio temporali ci penserà Gelmino Barozzi o al limite i servizi segreti. A me la cosa non tange, oggi ci sono altre urgenze”. Celio si riferisce alla scomparsa di Adriano Marcolongo, in viaggio su un sidecar con la mucca Giuditta per recuperare l’amato Guglielmo Brusco che lui crede essere ancora in Nepal al fianco del Compagno Prachanda. La spedizione di recupero doveva partire già giovedì scorso, ma sembra che la Riberto non avesse ancora finito di stirare la roba da mettere in valigia e che ci fossero alcuni bug in uno dei gadget dei fratelli Colasberna. Tutto rimandato per l'ennesima volta, dunque. “Premetto che me ne sciacquo le balle di Marcolongo e degli amministratori polesani in genere - osserva Celio Rodigino - l’unico problema è che la partenza di una carovana di rodigini verso est potrebbe mettere in pericolo l’equilibrio della mia nuova vita a Odessa. Mia ferma intenzione, quindi, è quella di pormi al seguito della spedizione di soccorso di Giovanni Papuzzi e Mario Borgatti con Anna Lucia Riberto, riportare a casa Marcolongo e stringere un accordo con il governo ucraino perché, conclusa la vicenda, neghi il visto d’ingresso nel Paese a chiunque abbia vagamente a che fare con Rovigo e provincia”.
Con una chiosa: “Non potrò naturalmente considerare conclusa la missione se non avrò provveduto all’eliminazione fisica di tutti e cinquecento cloni di Vianello Monello, la cui presenza al mondo è offensiva per la memoria del mio fraterno sodale, al pari delle stronzate scritte dal volgare scribacchino che ne ha preso il posto sulle colonne del Corriere del Veneto”. Alla spedizione ha subito chiesto di aggregarsi il celebre attore Jerry Lewis. “Tutti conoscete l’amicizia che mi lega a Mario. Non potrei farlo partire per una missione così pericolosa da solo”. Quindi, ricapitolando, alla ricerca di Marcolongo e Giuditta ci saranno: Celio Rodigino, Johnny e Maicol Colasberna, Jerry Lewis, Mario Borgatti, Anna Lucia Riberto, Giovanni Papuzzi. Insomma, un nuovo e cruento viaggio intorno al mondo è prossimo a partire. Celio ha chiesto precise garanzie sull’abbigliamento ai suoi compagni di viaggio. “Io vestito da motociclista, Johnny da indiano, Maicol da cowboy, Borgatti da marinaio, Jerry Lewis con l’abito di scena del marmittone, Papuzzi da operaio e Lucia da assessore al Bilancio. In questo modo, se avremo problemi economici durante il viaggio potremo risolverli esibendoci come tribute band dei Village People”.
Plaude l’iniziativa Ugo Savoia: “Da talent scout di Celio sono ben disposto a partire con loro. Come contropartita chiedo solo di poter tenere un diario di viaggio a puntate e tenermi un Vianello Monello da portarmi a casa”. Savoia sta già allestendo una vettura sperimentale alimentata ad Happy Hope, la cui disponibilità nei depositi di Palazzo Celio è superiore alle scorte mondiali di petrolio e idrocarburi. “La presenterò nei prossimi giorni al pari della squadra che mi seguirà”. Addirittura entusiasta Beppe Osti: “Evviva, evviva! Presto avrò a disposizione ben 499 Vianello Monello da seppellire. Bisogna che iniziamo subito con la progettazione dei nuovi mausolei, la cui presenza dovrà essere considerata nel nuovo Pat! Come diceva Cervantes, non desiderare il troppo e sarai l'uomo più ricco del mondo”.
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