"Gli spettri dei baby tossici ancora infestano il parco del Maddalena". E' questa la spiegazione fornita ieri dall'assessore ai Lavori Pubblici, Graziano Azzalin, ai giornalisti che chiedevano ragione dello stato dei giardinetti.
Si pensava infatti che, una volta sgomberato dai cadaveri di baby tossici e fenicotteri mutanti, fatti brillare in una cava di Giacciano nel mitico bomba day, il parco del Maddalena sarebbe immediatamente rifiorito. Ma a tutt'oggi gli abitanti della Commenda volgono lo sguardo pur di non incontrare la distesa di fango e sterpi, in cui alcune giostrine per bambini molto malinconicamente marciscono sotto la sferza degli elementi atmosferici. "La verità è che gli operai non vogliono più lavorare, perchè sono tormentati dai fantasmi dei piccoli eroinomani morti di overdose nell'arirang in onore di Vianello Monello - ammette Azzalin - A settembre dovevamo piantumare dei pini giganteschi, invece non s'è fatto più nulla. I teppistelli infastidiscono giardinieri e manutentori, manomettono le macchine, utilizzano le giostrine in modo scorretto, pestano le aiuole, esasperando i lavoratori, che si rifiutano di operare in queste condizioni". La giunta ha iniziato a discutere dell'argomento già all'inizio dell'autunno, proponendo due soluzioni allo spiacevole inconveniente: la prima è assumere una squadra di ghostbusters che elimini le decine di fantasmini pestiferi con sofisticate attrezzature. Fallito il primo tentativo di contatto ("L'impiegato addetto si è rivolto erroneamente alla Blockbuster"), si è pensato ad una consulenza esterna, affidata alla "Ghost Hunt & Trap Srl" di San Vito di Leguzzano, nota per l'intervento al Castello della Rotta di Moncalieri, il luogo più infestato d'Italia. Alcuni consiglieri hanno sollevato tuttavia il problema di limitare il numero delle esternalizzazioni, specie in tempi di crisi economica.
"La seconda ipotesi su cui stiamo lavorando - spiega dunque l'assessore - riguarda la creazione di un parco gothic per giovani emo, dark e metallari. L'infestazione spiritica convivrebbe tranquillamente con l'ambiente decadente creato dalle giostrine in disfacimento e dalle piante rinsecchite cresciute in mezzo alla fanghiglia. E' una soluzione a costo zero, che non incontra tuttavia il favore degli anziani del posto, oltremodo infastiditi dagli schiamazzi notturni e dal fragore di catene, nonchè dei tre negozianti del circondario, preoccupati che il nuovo spazio di aggregazione attiri frotte di giovani molesti da altre zone della città. Come sempre ogni decisione sarà presa con la massima collegialità".
2 commenti:
L'idea del vicesindaco è assolutamente geniale... vista anche l'alta concentrazioni di dark gothic burlesque a rovigo... potrebbe essere anche un incentivo a spostare il festival di roart dalla piazza alla zona del commenda, come gradirebbe sicuramente Borgatti
rdm
non appena terminata la piantumazione degli alberi, quel parco potrebbe essere il luogo di esercitazione delle camice verdi, considerando che a Rovigo orami non si può più vivere in questa ecaletion di furti,rapine,rapimenti,violenze carnali,spaccio di droga,scippi,rubano i pirolini tappo delle gomme delle bici,suonano i campanelli e poi scappano,rubano i vuoti di bottiglia di vetro per poi rivenderli al bar e altro ancora.
fino a qualche tempo fà la sera,anche d'inverno era pieno di gente che passeggiava disarmata senza armi pacificamente, ora sarebbe veramente rischioso.
confido molto nelle camice verdi, e poi se non bastano arrivano le camice nere, e poi altre ancora....
lunga vita al camerata padano contiero, che da umile tramviere ora è massimo dirigente di un importante ente regionale che si occupa di aricoltura , viste le sue competenze in materia, considerando che quando guidava il tram nelle corse verso le frazioni, guardava sempre dal finestrino la panoramica campagnola, in tutte le stagioni, tanto da diventare un vero esperto di colture agricole....
mah, chissà se lo pagano?
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