Il virus West Nile è quasi innocuo? Tutte balle, inventate per non incasinare la campagna elettorale in corso. Ce lo rivela il dottor Gaio Barfowskji, stimato scienziato polesano (nella foto), in un'intervista come sempre ESCLUSIVA, in cui lancia l'allarme sugli effetti disastrosi di un'infezione da West Nile. Altro che rassicurazioni!
Dottor Barfowskji, bentornato in libertà, come sa l'abbiamo chiamata per lanciare allarmi sproporzionati e gettare nel panico la popolazione. Ci dica, il West Nile è davvero pericoloso per la salute?
Certo, almeno quanto il mio invertitore metabolico è stato dannoso per Cicciuzzo Sconciaforni. Ma lasci che le spieghi che cos'è questo virus di cui parlano tutti, perfino l'Istituto Superiore di Sanità, senza nemmeno sapere che cosa dicono.
Prego, prego. Pendiamo dalle sue labbra...
Vede, il West Nile, contrariamente a quanto si dice, può essere trasmesso sia attraverso rapporti sessuali vaginali, anali o orali che per via materno-fetale. Negli adulti comporta generalmente manifestazioni sintomatiche piuttosto leggere, limitate perlopiù a qualche perdita vaginale anomala o ad una sensazione di fastidio e prurito ai genitali. Spesso il decorso è addirittura asintomatico, tanto da passare inosservato alla persona che ne è stata colpita. E in questo dò ragione a chi rassicura la popolazione. Del resto, questa sua caratteristica ha portato ad identificare il West Nile come una "infezione a trasmissione sessuale silenziosa". Nonostante ciò, non va assolutamente presa alla leggera, poiché in alcuni casi perde la sua caratteristica "bonarietà" e diventa causa di seri danni all’apparato riproduttivo.
Ad esempio?
Varia da uomo a donna, ma cito ad esempio forti dolori durante la minzione, perdite sanguinolente al di fuori del ciclo, prurito uretrale, dolore durante o dopo i rapporti sessuali, fastidi testicolari (dolori, gonfiori), dolore nella parte inferiore dell’addome perdite uretrali, a volte visibili solo dopo spremitura del glande, perdite vaginali anomale. Se trasmesso durante un rapporto anale, può causare proctite e dunque dolore rettale, spasmi anali accompagnati da urgente bisogno di defecare, talvolta sanguinamento.
Lei dunque consiglia l'astinenza totale?
Non direi, la spremuta di glande, se praticata correttamente, può divenire una pratica sessuale estremamente piacevole e seducente. L'importante è imparare a convivere con questa malattia e, soprattutto, non stigmatizzare chi ce l'ha sulla base di pregiudizi.
Un'ultima domanda: lei ha assunto stupefacenti prima di rilasciare queste dichiarazioni?
Ho preso un paio di pasticche di dextrometorfano a colazione. Avevo finito l'aspirina.
1 commento:
Finalmente una corretta informazione su una questione che coinvolge l'intera popolazione polesana. Ritengo più che giusto aver fatto pure chiarezza sull'annoso problema della spremitura del glande. Grazie al cielo esistono ancora spazi di informazione democratica e divulgativa.
Con stima
Erre.
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