Sale la tensione ad Azzalingrado, dopo la misteriosa esplosione che nella notte ha quasi raso al suolo la sede del Consorzio Eurobic II (nella foto). E mentre i due versanti della città divisa si scambiano accuse, non si hanno più tracce del presidente del consorzio, Jacopo Carlotti, da tempo accusato, senza prove, di fare il doppio gioco.
"Testimoni hanno visto distintamente un drone sorvolare Azzalingrado nelle ore in cui è avvenuta l'esplosione - spiega il leader Graziano Azzalin - Le prove conducono tutte a una sola risposta: si è trattato di un provocatorio attacco della Nato, svolto su commissione di Rovigo Ovest per cercare di piegarci. Sappiano che non ci riusciranno". Non si hanno notizie di vittime, ma circola voce di persone coinvolte nell'esplosione. Nessuna informazione sulla sorte di Jacopo Carlotti, che all'ora dell'esplosione avrebbe dovuto trovarsi nella sede del consorzio per completare la programmazione del 2010, prima di andare in ferie. "Le squadre che hanno scavato tra i calcinacci non ne hanno trovato traccia Non sappiamo dove sia finito", dice Azzalin.
Ma dal versante ovest della città, il capo della Polizia, Matteo Zangirolami, accusa la giunta socialista di avere preparato l'esplosione per eliminare Carlotti: "Sono stati loro. Abbiamo le foto satellitari delle squadre speciali che minano l'edificio. La teoria del drone è del tutto sbagliata. Non esiste un singolo episodio nella storia del mondo in cui la Nato abbia bombardato edifici civili o svolto operazioni militari senza l'avvallo dell'Onu". Carlotti, secondo i rodigini occidentali, sarebbe stato fatto fuori perchè sospettato di collaborare con Rovigo Ovest e con gli Usa, nel tentativo di destabilizzare la giunta di Azzalingrado e provocare il crollo dell'esperienza socialista, portando alla riunificazione della città in un'unica realtà di stampo capitalista.
Nel piano americano rientrerebbe anche la presenza dell'attore hard Cicciuzzo Sconciaforni, candidatosi alla poltrona di sindaco sia a Rovigo Ovest, che ad Azzalingrado. Dopo avere appreso dell'attentato, Sconciaforni ha annunciato che risponderà con un gesto rivoluzionario: "Domattina mi recherò nei pressi del muro che divide la nostra bella città e farò una passeggiata simbolica sulla linea di confine. Il mio corpo contro la prepotenza di chi vuole dividere ed emarginare. Sappiamo che se proveranno a torcermi un capello, faranno di me un martire. E allora non ci sarà rodigino dell'ovest, come dell'est, che non si leverà in armi contro i mandanti della violenza".
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