La costruzione del Muro di Rovigo e la nascita della città socialista di Azzalingrado, scuote la comunità internazionale. Proprio per questo ieri sera Barack Obama ha partecipato alla porchettata organizzata dal Pdl nel piazzale del Duomo per chiedere una distensione tra le parti.
Il presidente Usa ha preso la parola, dunque, non distante dalla barriera che divide fisicamente il capoluogo del Polesine lungo il vecchio corso del Popolo, "Sono orgoglioso di venire in questa città ospite del vostro onorevole vladika B.V. Paolino che, al pari della porchetta, sta simboleggiando per il mondo lo spirito combattivo di Rovigo Ovest. E sono orgoglioso di visitare la vostra libera città con il vostro onorevole capogruppo Andrea Bimbatti che si sta affermando come giovane guida nella democrazia, nella libertà e nel progresso, e di essere qui in compagnia del mio vecchio amico Aniello Piscopo, che è stato in questa città durante tutti i suoi momenti di crisi. Duemila anni fa, il più grande orgoglio era dire "civis romanus sum". Oggi, nel mondo libero, il più grande orgoglio è dire "Mi so’ de Rovigo". Ci sono molte persone al mondo che non capiscono, o che dicono di non capire, quale sia la grande differenza tra il mondo libero e il mondo comunista. Che vengano a Rovigo. Ce ne sono alcune che dicono che il comunismo è l'onda del progresso. Che vengano a Rovigo. Ce ne sono alcune che dicono, in Europa come altrove, che possiamo lavorare con i comunisti. Che vengano a Rovigo. E ce ne sono anche certe che dicono che sì il comunismo è un sistema malvagio, ma
permette progressi economici: “Lassè ch’i vaga ad Azzalingrado”. Che vengano a Rovigo.
"La libertà ha molte difficoltà e la democrazia non è perfetta. Ma non abbiamo mai costruito un muro per tenere dentro i nostri, per impedire loro di lasciarci. Voglio dire a nome dei miei compatrioti che vivono a molte miglia da qua dall'altra parte dell'Atlantico, che sono distanti da voi, che sono orgogliosi di poter dividere con voi questa storia. Non conosco nessuna città,
che è stata assediata e ancora vive con vitalità e forza, e speranza e determinazione come la città di Rovigo Ovest. Mentre il muro è la più grossa dimostrazione del fallimento del sistema comunista - tutto il mondo lo può vedere - ma questo non ci rende felici; esso è, come il vostro B.V. Paolino ha detto, è una offesa non solo contro la storia, ma contro l'umanità, separa famiglie, divide i mariti dalle mogli, ed i fratelli dalle sorelle, divide le persone che vorrebbero stare insieme. Voi vivete in una isola difesa di libertà, ma la vostra vita è parte della collettività. Consentitemi di chiedervi, come amico, di alzare i vostri occhi oltre i pericoli di oggi, verso le speranze di domani, oltre la libertà della sola città di Rovigo, o del vostro Polesine, per promuovere la libertà ovunque, oltre il muro per un giorno di pace e giustizia, oltre voi stessi e noi stessi per tutta l'umanità. La libertà è indivisibile e quando un solo uomo è reso schiavo, nessuno è libero. Quando tutti saranno liberi, allora immaginiamo, possiamo vedere quel giorno quando questa città come una sola e questo paese, come il grande continente europeo, sarà in un mondo in pace e pieno di speranza. Quando quel giorno finalmente arriverà, e arriverà, la gente di Rovigo Ovest sarà orgogliosa del fatto di essere stata al fronte. Ogni uomo libero, ovunque viva, è cittadino di Rovigo. E, dunque, come uomo libero, sono orgoglioso di dire "Mi so’ de Rovigo". Bene, a questo punto posso avere anch’io il mio piatto?”.
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