venerdì 25 luglio 2008

"Io, il vero padre della Zarri"

Attenzione! Questa notizia potrebbe essere falsa. A me l'ha detta mia cugina, che l'ha sentita dire dalla sua parrucchiera mentre fumavano crack assieme. Come per la metà delle notizie riportate sui giornali, nessuno s'è preso la briga di verificarla.

"La Zarri è mia figlia". E' la sconcertante confessione rilasciata in un'intervista al Gazzettino dall'avvocato Luigi Migliorini. Giusto due giorni fa la Zarri, candidata alla presidenza della Provincia, aveva rilasciato al settimanale Appunti alcune dichiarazioni su una possibile paternità celebre, alludendo a una relazione sentimentale avuta dalla madre con personaggio di spicco della società rodigina. "Confermo - dice Migliorini, sorridendo - Conobbi Teodora Salvatores negli anni Sessanta, quando era promessa al magnate del petrolio texano Dustin Brokenheimer. Nacque una breve ma focosa storia d'amore, che ci vide più volte appartati nelle golene del Po, abbandonati alla passione più sfrenata. Poi un giorno mi lasciò. Mi dise che Dustin l'aveva scaricata per un'altra donna e che dovevo scegliere se rimanere un dandy farfallone o fare l'uomo serio. Fui fesso e ancora me ne pento. Scelsi di rimanere libero e lei si sposò con Lodovico Gutenberg Buson, con cui allevò la piccola Diana. Non avevo mai pensato che la futura Federica Zarri potesse essere sangue del mio sangue, finchè non mi ha contattato lei". La Zarri, secondo la ricostruzione del Gazzettino, avrebbe svolto un test del Dna prelevando con l'inganno un capello di Migliorini e decolorandolo. Scoperta la paternità, avrebbe scelto di buttarsi in politica nello stesso partito del padre per seguirne le orme e cercare di riavvicinarsi. "Ma cosa volevi dimostrarmi, piccina? - ha esclamato l'avvocato, sciogliendosi in lacrime - La tua carriera artistica libertina e controcorrente già dimostra che sei figlia di tanto padre. Ti aspetto a braccia aperte!" L'appassionante vicenda familiare di Migliorini e sua figlia starebbe per diventare un romanzo a puntate, scritto da Gian Antonio Cibotto e pubblicato ogni settimana sul Gazzettino.

Nella foto, un giovane Luigi Migliorini abbraccia Teodora Salvatores, madre della Zarri

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Vianello Monello,Casablanca è il mio film preferito ed ho in studio una foto di Bogart:Ti ringrazio vivamente quindi per avermi effigiato come Bogart in Casablanca.Temo di non essere padre della Zarri in quanto in quel periodo,come Carmelo Bene,sono apparso alla Madonna e le ho promesso un anno di castità,anche se successivamente ho recuperato il tempo perduto.Ciao(tanto ti conosco)Luigi Migliorini

La Ghenga ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
La Ghenga ha detto...
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Anonimo ha detto...

Caro Vianello Misterioso,
sia quello che sia il tuo pezzo su Migliorini-Bogart,riportato con evidenza su Internet,mi ha messo di buonamore e lo tirengo un raro esempio di fantasioso ed intelligente garbata satira,nella morta gora polesana.Per questo ti ringrazio ed insisto nel ciao.Luigi

La Ghenga ha detto...

A momenti arrossisco. "Un raro esempio di fantasioso ed intelligente garbata satira". Già questa è un'imponente differenza tra il mio umorismo e quello di Vianello Monello, no? ;-)

La Ghenga ha detto...

Chiedo scusa a tutti. Ho erroneamente cancellato la mia precedente risposta a Migliorini, in cui cercavo di chiarire che il sottoscritto e il Vianello Monello del Corriere del Veneto sono due persone differenti.