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L'unica speranza, dunque, resta la nuova macchina del tempo realizzata dal genio dei fratelli Johnny e Maicol Colasberna, che su incarico del Consvipo hanno adattato una Fiat Ecos (nella foto), in grado di spostarsi avanti e indietro nel tempo. "La priorità a questo punto è tornare nel 1962 e recuperare i nostri eroi - spiega Gianni Franchi, presidente del consorzio, in un'apposita conferenza stampa - Dopodichè un nuovo team, ancora da formare, si occuperà di viaggiare fino al 2027 e far tornare al suo posto la centrale di Polesine Camerini, proiettata nella Corea del Nord del futuro e divenuta casus belli per la terza Guerra Mondiale. Solo a pensarci mi viene voglia di andare in pensione anticipatamente". Dopo gli esiti sfigati del primo viaggio nel tempo, non sono molti i volontari pronti a cimentarsi con l'impresa. Per ora si sarebbe offerto solo Beppe Osti, in fuga dalle polemiche di giunta. Ma il sindaco è stato categorico: "Passi per quel rompicoglioni, che se proprio va male ce lo leviamo di torno - ha dichiarato - Ma qui serviranno menti e braccia giovani e cariche di entusiasmo. In poche parole: qui serve gente coi coglioni".
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