Sviluppi imprevisti per la missione di Lino Pietro Callegarin (per gli amici Piero), in viaggio nel tempo con una squadra scelta per recuperare Antonello Contiero disperso nell'Algeria del 1962. Dopo aver atteso invano il ritorno della spedizione, gli esperti della Provincia si sono messi al lavoro per capire cosa fosse andato storto. E finalmente ci sono arrivati: la macchina del tempo realizzata da Ilario Bellinazzi, infatti, può solo viaggiare indietro nel tempo e non avanti. Una volta arrivati a destinazione, dunque, i nostri eroi hanno scoperto di non potere più tornare indietro. Grande preoccupazione nel mondo politico: "Non posso perdere Papuzzi - commenta Massimo Borgato, presidente del Censer - Era colui che mi tirava su quando le cose andavano non proprio benissimo. I suoi racconti di gioventù, le sue avventure esotiche in terra d'Africa, le sue epiche battaglie al fianco delle truppe ascare contro Menelik e la regina Taitù hanno rallegrato le nostre riunioni e infuso buonumore anche nei momenti più difficili".
L'unica speranza, dunque, resta la nuova macchina del tempo realizzata dal genio dei fratelli Johnny e Maicol Colasberna, che su incarico del Consvipo hanno adattato una Fiat Ecos (nella foto), in grado di spostarsi avanti e indietro nel tempo. "La priorità a questo punto è tornare nel 1962 e recuperare i nostri eroi - spiega Gianni Franchi, presidente del consorzio, in un'apposita conferenza stampa - Dopodichè un nuovo team, ancora da formare, si occuperà di viaggiare fino al 2027 e far tornare al suo posto la centrale di Polesine Camerini, proiettata nella Corea del Nord del futuro e divenuta casus belli per la terza Guerra Mondiale. Solo a pensarci mi viene voglia di andare in pensione anticipatamente". Dopo gli esiti sfigati del primo viaggio nel tempo, non sono molti i volontari pronti a cimentarsi con l'impresa. Per ora si sarebbe offerto solo Beppe Osti, in fuga dalle polemiche di giunta. Ma il sindaco è stato categorico: "Passi per quel rompicoglioni, che se proprio va male ce lo leviamo di torno - ha dichiarato - Ma qui serviranno menti e braccia giovani e cariche di entusiasmo. In poche parole: qui serve gente coi coglioni".
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