giovedì 10 luglio 2008

Il figliol prodigo

Lele Mora torna a casa, nel suo Polesine, accolto dai giornali festanti e da un'autentica folla di deficienti indecisi se schiantarsi contro un platano alle 4 della domenica mattina oppure diventare tronisti e veline. In un'intervista al Resto del Carlino, il manager delle soubrette racconta il suo ritorno alla terra natia: "Sono andato a fare visita al casolare dei miei genitori e insieme abbiamo onorato il busto del Duce che mio padre conserva ancora sul camino - narra, con la lacrima che cola dalla palpebra - dopodichè siamo andati a raccogliere i fichi sull'albero dietro casa, scambiando battute a doppio senso e ridendo come dei pazzi fino a che mia mamma non ci ha dato due scappellotti". Poi l'abbraccio dei fans, capeggiati dal lacchè Roberto Magaraggia, che dichiara: "Sognavo di fare la velina, è andata com'è andata..." Al termine di una festa danzante con gli amici tronisti e le amiche vallette, Lele Mora ha infine dichiarato il proprio appoggio alla candidatura di Federica Zarri alla presidenza della Provincia: "Con due bocce come quelle solo un coglione potrebbe non votarla. Non se ne abbia a male l'amico Sandro Gino. Anni fa gli proposi una parte in un filmetto hard ispirato al telefilm dell'ispettore Colombo, ma lui rifiutò con una risata. Gino avrà anche una gran nerchia, ma rimane un romantico di altri tempi. Federica invece è una donna volitiva e incarna i veri ideali delle giovani di oggi. Si farà strada. L'unica critica che le rivolgo è: a che serve un nome d'arte per una pornodiva, se di cognome fai Buson?"

Nella foto, Lele Mora in posa con mamma e papà

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