venerdì 11 luglio 2008

Sodòmitus

Si chiama "Sodòmitus" il nuovo spettacolo che il Teatro del Lemming porterà in piazza Garibaldi questo fine settimana. Provocatorio e d'avanguardia, "Sodòmitus" mescola la mitologia greca a spunti tratti da un diario apocrifo del marchese De Sade, coinvolgendo lo spettatore in un percorso di perdita di ogni riferimento etico, spingendolo verso una ricostruzione della propria morale rasa al suolo dall'intervento degli attori-persecutori. Nulla si sa della trama, che il regista Massimo Munaro mantiene segreta, anche se la performance in piazza inevitabilmente la svelerà. Lo spettacolo si rivolge come sempre a un pubblico ristretto, costretto a partecipare completamente nudo e manipolato, anche fisicamente, da attori e attrici senza veli. Solo otto le persone ammesse ad ogni spettacolo, preferibilmente timide, pudiche e con problemi di socializzazione, meglio ancora se caratterizzate da qualche handicap fisico che le faccia sentire ulteriormente a disagio. "Sodòmitus punta proprio sulla fragilità dell'essere umano, costringendolo a smarrire la propria identità e a scoprire lati di se stesso fino ad allora repressi. Diciamo che all'uscita da questa esperienza lo spettatore metterà in discussione molti dei tabù acquisiti, arrivando potenzialmente ad uccidere a mani nude per puro divertimento. Del resto, se ciò accadesse durante lo spettacolo, gli attori sono preparati a lasciare fare. La vera rivoluzione è che qui è lo spettatore il vero protagonista della trama. E come la storia ci insegna, quando è la massa plebea a prendere il potere possono accadere anche le cose più nefande. Sarà divertente". Tuttavia il Lemming ha deciso anche di aprirsi al pubblico più commerciale: "Sì, per la prima volta si potrà entrare con i pop corn - dice Munaro - consci però che i nostri attori potrebbero decidere di pisciarvi nel barattolo per poi costringervi con minacce e atti di forza a mangiare l'orrida mistura".


Nella foto, un momento di uno spettacolo del Lemming

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