lunedì 14 luglio 2008

Brusco: "Povere caprette!"

"Infierire su quelle povere caprette è stato un atto di pura crudeltà. Mi dissocio apertamente da questi compagni che sbagliano". Così ha parlato Guglielmo Brusco, recentemente convertitosi al satanismo con il nome di Saeganor (vedi puntate precedenti), nell'apprendere dei resti di messe nere rinvenuti a Loreo: ossa e teschi di capra, svastiche, odi al demonio. "Passi per queste ultime - dice Brusco - ma non per le svastiche: cazzo c'entrano? Infine perchè infierire su quelle povere caprette, le cui carni saranno anche prelibate, ma certo non meritavano un simile trattamento!" L'attuale assessore alla Sanità non si spinge fino ad ipotizzare un complotto del Dg dell'Asl 18, Adriano Marcolongo, ma qualche sospetto di infiltrazioni ce l'ha: "Non mi convince quanto è successo. Noi adoratori del male ci siamo sempre ritrovati in innocui sabba in golena, in cui danzavamo ignudi e ci accoppiavamo allegramente. Mi viene anzi il dubbio che molti partecipassero più per questi aspetti che non per motivi spirituali. Quanto è accaduto a Loreo non ha davvero niente a che fare con il nostro credo". Tuttavia sembra che all'interno del movimento satanista polesano ci siano davvero delle grosse fratture di pensiero: "Se quella di Loreo vuole essere la corrente predominante - taglia corto Brusco - sarò il primo a sbattere la porta. Del resto, defenestrato quell'abominio di Gesù II la mia missione si è già da tempo esaurita".

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