lunedì 28 luglio 2008

Zorro contro Zarri

"Zorro contro Zarri". E' questo lo slogan con cui il Partito socialista correrà a sostegno di Franco Grotto al primo turno delle provinciali del 2009. Già pronto il manifesto elettorale che, senza richiamare simboli di partito, vede l'ex parlamentare in costume brandire al posto della spada un pennarello gold marker. "E' una acuta scelta di marketing - commenta il pubblicitario portovirese Elfgaard Trombin - sta a significare che il segno sulla scheda a Zorro, difensore dei deboli e degli oppressi, vale oro". Per ora i socialisti, a dispetto dello slogan, non si sbilanciano su eventuali apparentamenti in caso di ballottaggio, sebbene nei rapporti con il centrosinistra pesi lo strappo del neopagano Gianni Nonnato, uscito dalla Giunta di Palazzo Celio per divergenze insanabili con il mazdeista Federico Saccardin.
"Sono da sempre vicino agli Avventisti del settimo giorno - spiega Grotto - sono, dunque, portatore di un messaggio evangelico non dogmatico di fraternità. Posso, dunque, vedere di mediare tanto con Gino Spinello, con cui mi accomuna una lunga esperienza amministrativa ad Adria, tanto con Federica Zarri, visto che Zorro è un tipino tutto sommato virile e, dunque, può mettere sul tavolo argomenti validi di mediazione che vadano oltre le durezze della campagna elettorale". Durissima la presa di posizione del redivivo Vianello Monello, divenuto ormai guru di Parco Langer. "Sono io solo il difensore dei deboli e degli oppressi! - tuona dal banco della piadineria Il Mausoleo - questi politicastri ora cercano di lucrare consensi sulla mia integerrima figura, dimenticando che sono tornato in vita e che, quindi, anche materialmente potrò contrappormi al loro vile disegno di pusillanimi asserviti a non mi ricordo più chi. Invito Grotto a venirmi a trovare: gli offrirò una ricca piadina mortadella e squaquerone nella speranza si macchi il costume e sia costretto a rinunciare all'inutile farsa del ludi cartacei".

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