mercoledì 2 luglio 2008

"Popò del mondo" al Roverella

Dalla cacca di mosca alla cacca di tremor. Ce n'è per tutti i gusti nella nuova estemporanea di Palazzo Roverella, "Popò del mondo", che espone 2.185 varietà di escrementi provenienti da animali ed umani di ogni continente. Ispirata all'esposizione trentina "La cacca: storia naturale dell'innominabile", la nuova mostra rodigina si propone ancora una volta di stupire i rodigini e far conoscere la città oltre i confini provinciali. Tra i pezzi più pregiati, escrementi di Dugongo, di Antilope Taiga e di alcune rare specie di lamellibranchi. L'Arpav ha inoltre messo a disposizione le feci di tremor raccolte nelle ispezioni alle voragini apertesi in vari quartieri della città, mentre Eurovo, sponsor dell'iniziativa, offrirà un campione di pupù di iguanodonte. Interessante la sala dedicata ai personaggi famosi, che presenterà i cimeli espulsi dai corpi di grandi del passato, come il presidente americano Woodrow Wilson e lo scrittore tedesco Arnold Friedrich Vieth von Golssenau, ma anche di star dello spettacolo come il musicista Alan Sorrenti e le gemelle Kessler. Una vera kermesse della merda, che il Comune intende valorizzare con un ampio ventaglio di iniziative, a partire dalla valorizzazione di viale Trieste: "Per tutta la durata della mostra - spiega l'assessore Nadia Romeo - aboliremo sacchettini e palette, trasformando il nostro bel viale in un museo all'aperto della cacca di cane, che non mancherà di incuriosire le famiglie a passeggio". Il consigliere comunale Roberto Magaraggia, in onore della mostra, ha chiesto al sindaco di far affiggere all'ingresso della città un grande cartello blu con la scritta "Rovigo, città di merda".
All'inaugurazione della mostra sarà osservato un minuto di silenzio in ricordo dell'ayatollah Antonello Contiero e della sua truppa, dispersi nell'Algeria del 1962 e ancora in attesa di essere riportati nel loro luogo e tempo di origine. "Ma non dimentichiamoci di Polesine Camerini, ancora sperduta in qualche piega del tempo a causa dell'incidente al flusso canalizzatore dell'impianto nucleare - ha detto il presidente della Provincia, Federico Saccardin - Siamo al lavoro per risolvere entrambe queste crisi, se necessario con larghe intese trasversali".

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