mercoledì 16 luglio 2008
La signora Adelma e le liste d'attesa
Appreso che viaggiare nel tempo è ormai possibile, almeno in Polesine, la signora Adelma Benni di Villamarzana (nella foto), ha telefonato immediatamente al sindaco per chiedere di potere beneficiare del servizio già sperimentato per mandare gente in giro per lo spaziotempo. "Ho prenotato una visita all'Asl 18 - racconta - e mi è stata fissata per il 2010. Ho provato a dire che alla mia età si vive alla giornata e che, dunque, aspettare un anno e mezzo per una visita mi sembra un po' eccessivo. Mi hanno detto che prima non si può, che se vado dal privato magari me la cavo prima, ovviamente pagando. In buona sostanza, caro sindaco, mi hanno detto di non rompere il cazzo, che sono una vecchia scema che non conta una sega, che loro sono troppo impegnati a fare quella schifezza di restyling dell'ospedale (ma ha visto che razza di baraccone?) per fregarsene di dare un servizio decente all'utenza. Mia figlia, dopo questa risposta, è già andata a prenotare la visita per la patente di suo figlio, che al momento ha neanche due settimane. Faccia lei. A questo punto le chiedo se non sia possibile organizzare un servizio di trasporto spaziotemporale per consentire agli anziani di accelerare l'attesa per le visite". Cauta apertura dal sindaco, tornato momentaneamente pacato per un calo di pressione: "Non sappiamo quali effetti possa avere un uso intensivo di questa tecnologia sul tessuto spaziotemporale. Valuteremo accuratamente, ma intanto chiediamo all'Asl di risolvere questo problema". Ma la signora non ci sta: "In campagna elettorale eravate tutti a marciare per la sanità pubblica, adesso fate i lecchini con l'Ulss - ha commentato la Adelma - Ci state pigliando per il culo? Se volete tenervi la macchina del tempo come giocattolo per l'elite dominante, sappiate che prima o poi il popolo si stuferà di subire e, con le buone o con le cattive, si prenderà quello che è suo di diritto!"
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