mercoledì 16 luglio 2008

Torna l'ordine nello spaziotempo?

Una missione che resterà negli annali dell'Accademia dei Concordi, quella compiuta nella notte dalla "Time Patrol", la squadra di viaggiatori nel tempo incaricata di risolvere il casino spaziotemporale di queste settimane. Riepilogando, la squadra era composta da Song Sang Woo (inviato dalla Corea del Nord del 2027 per fare tornare al suo posto la centrale di Polesine Camerini), Maurizio Ferro (portavoce dell'Enel di oggi, ieri e domani), Nerino Peretto (pubbliche relazioni), Gino Sandro Spinello (rappresentante della Provincia di Rovigo) e Renzo Marangon (rappresentante di Renzo Marangon, nella foto alla cloche vicino a Song Sang Woo). Saliti a bordo della Barozzi IV, la macchina del tempo progettata dallo scienziato Gelmino Barozzi, i quattro hanno così varcato le soglie del tempo e dello spazio con un ordine del giorno chiaro e inequivocabile: tornare indietro fino al 26 giugno, tre giorni prima del guasto al flusso canalizzatore di Polesine Camerini, per impedire ai vertici dell'Enel di effettuare la riconversione al plutonio che ha generato lo sfasamento spaziotemporale che ormai conosciamo.
Il successo della missione si è presto rivelato: la centrale portotollese è improvvisamente tornata al suo posto, come se non si fosse ai mossa, grazie alle doti persuasive di Maurizio Ferro, alla loquela di Nerino Peretto e al raggio laser di Song Sang Woo. Allo stesso tempo, sono tornati in città Antonello Contiero, la signora Augusta Taurinense (moglie di Celio Rodigino, ancora in mano ai tuareg) e la spedizione di soccorso guidata da Piero Callegarin, dispersasi a sua volta nel tentativo di salvarli. Un casino tale da fare venire il mal di testa, fortunatamente risoltosi. O quasi. Risulta incomprensibile il fatto che alcuni dei viaggiatori nel tempo ricordino perfettamente gli ultimi avvenimenti (in base alla legge di Barozzi, una volta eliminata la causa scatenante tutto sarebbe dovuto scorrere as usual, senza che i rodigini ne mantenessero il ricordo). Inoltre sembra che intorno a Polesine Camerini siano rimaste attive alcune smagliature del tessuto spaziotemporale, mai assestatosi del tutto. "Andranno tenute d'occhio - ha dichiarato Maurizio Ferro - Certo, quanto è accaduto ci dimostra che bisogna essere più cauti, ma anche che se avessero dato il via libera alla riconversione a carbone ci sarebbero stati meno casini da risolvere".

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