venerdì 11 luglio 2008
La foto
E' un Celio Rodigino quasi irriconoscibile, quello fotografato in questa istantanea giunta al Corriere del Veneto dalle lontane sabbie del Sahara. Un'immagine drammatica, che i suoi rapitori, i tuareg capeggiati da Kel Tarhawahwat, hanno inviato per fare pressione sui vertici del giornale e sulla società rodigina, affinchè siano soddisfatte le loro richieste di riscatto: sette milioni di euro, una fornitura a vita di After Eight e un mausoleo per la salma di Vianello Monello, tuttora in mano alle Savm e probabilmente in stato di grave disfacimento. "Stiamo trattando per riavere indietro il corpo - assicura Beppe Osti, progettista del mausoleo - Il vero problema è l'edificazione della tomba monumentale: dopo il veto sull'Interporto ho chiesto di usufruire dell'area prospiciente a piazzale d'Armi, vicino alla futura Questura, ma mi è stato risposto con un pernacchione. Un'altra soluzione potrebbe sfruttare il vuoto lasciato dalla scomparsa di Polesine Camerini, ma a questo punto è la giunta comunale che deve darmi delle risposte chiare sul futuro di questa opera. Altrimenti sbatterò la porta". A poche ore dalla pubblicazione della foto, drammatico l'appello di Ingrid Betancourt, ex prigioniera delle Farc e nuova fidanzata di Sarkozy dopo il litigio con Carla Bruni: "Amici tuareg, vi prego davvero di liberare l'intellettuale noto come Celio Rodigino. Il colore intenso dei baffi non mi inganna, leggo nei suoi occhi la stessa sofferenza che ho provato in anni di prigionia. Chiedo anche all'amministrazione Merchiori di fare tutto il possibile per ottenere la liberazione. Parteciperò anch'io alla grande serata di musica e spettacolo che sarà organizzata all'interporto".
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