martedì 8 luglio 2008

Arrivano i fratelli Colasberna

Seduta straordinaria in notturna per la giunta provinciale, che si è assunta l'ingrato compito di riportare la centrale di Polesine Camerini nel proprio tempo d'origine. "Solo così potremo porre fine al caos spaziotemporale in cui è precipitata la provincia in queste settimane", ha dichiarato l'assessore all'Urbanistica, Daniele Chiarioni, cui è stato dato il referato ai Viaggi nel Tempo. Dato che la macchina del tempo inventata da Ilario Bellinazzi viaggia solo nel passato, la Provincia ha affidato al Consvipo l'appalto per la costruzione di un nuovo macchinario. A sua volta il Consvipo si è rivolto ad una società privata, la "Quantum Leap Srl" dei fratelli Colasberna (nella foto). "Due autentici geni - ha dichiarato soddisfatto Gianni Franchi, presidente del consorzio - Conosco Johnny e Maicol Colasberna da quando erano studenti alla facoltà di Ingegneria di Ferrara". L'appoggio del centrodestra alla nomina dei fratelli Colasberna, tuttavia, fa pensare ad un accordo bipartisan per mettere le mani sul businness dello spaziotempo: Maicol Colasberna era infatto candidato sindaco della Margherita alle scorse comunali di Portogruaro, mentre Johnny Colasberna figura tra i più assidui frequentatori della sezione di Forza Italia di Giacciano con Baruchella.
Non c'è dubbio, tuttavia, che la crisi spaziotemporale generata dall'incidente nucleare a Polesine Camerini stia creando il caos: alcuni centurioni romani la settimana scorsa hanno invaso Canda, creando un incidente diplomatico con il comune di Villadose, titolare delle manifestazioni sulla centuriazione. Episodio fortunatamente temporaneo, ma lo sfasamento del continuum spaziotempo, di cui la proiezione di Polesine Camerini nella Corea del Nord del 2027 è solo la punta dell'iceberg, sta creando grossi disagi ai polesani: dopo essersi ritrovati nell'Algeria del 1962, i rodigini hanno passato due giorni terribili sotto la dittatura del bolscevico Vjačeslav Ilich Blavatskij, che ha imposto la collettivizzazione delle terre e l'avvio di grandi opere fognarie, almeno finchè il capoluogo non è tornato improvvisamente nel proprio tempo. "Di fronte a questo marasma - ha detto Lino Pietro Callegarin - abbiamo deciso di anticipare la spedizione nel 1962, anche se la macchina del tempo non è ancora collaudata e verniciata. Partiremo domattina all'alba".

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