
Una fulminea cerimonia di commemorazione dei dispersi è stata indetta in mezz'ora dal sindaco, uscito in pigiama e con la fascia tricolore. Ma ad interromperla è arrivata la buona notizia: Paolo Avezzù e Nello Chendi sono stati ritrovati da un passante mentre riempivano delle borracce nella fontana di piazza Roma. "Ci siamo staccati dal resto della squadra quando la signora Taurinense ha trovato alcune tracce del marito tra i resti di un accampamento tuareg. Non c'è stato verso di spiegarle che eravamo in un'altra epoca e dunque non era davvero possibile che Celio Rodigino fosse da quelle parti - racconta commosso Nello Chendi - Mentre la signora ha proseguito a dorso di cammello assieme ad al Hemar e la sua squadra, noi siamo tornati indietro per fare rifornimento di acqua. Poi quel lampo incredibile ed eccoci qua". Avezzù propone un consiglio comunale speciale per discutere di come riportare a casa e nel proprio tempo i dispersi, ma soprattutto per chiarire il vero ruolo di Chendi nella spedizione: sembra infatti che il dirigente di Asm Set fosse partito in realtà con lo scopo di stipulare fruttuosi contratti per sfruttare giacimenti di gas algerino da destinare agli scaldabagno rodigini.
Nessun commento:
Posta un commento