Pasok disse: "Sai a cosa stavo pensando?". Lefteris sapeva che quella domanda non esigeva una risposta, e tuttavia fece un cenno con il capo come a dire: "Dimmi pure."
Pasok si compiacque, si umettò le labbra e proseguì: "Stavo pensando che gli anni dal 1979 al 1983 sono stati in assoluto gli anni del mio più totale declino. Allora non me ne resi nemmeno conto, ma fu un infilare una dietro l'altra tutte le scelte più ridicolmente sbagliate. Ci hai mai pensato? Noi allora ci conoscevamo appena. Ma nel 1979 io avevo appena rotto con quella tipa, Stavroula, e ancora adesso quando la incontro a trenta anni di distanza mi verrebbe voglia di chiamare l'aviazione e fare distruggere l'intero isolato a suon di bombe al napalm. Perchè mi ricorda che nel 1979 tutto iniziò a prendere una piega disastrosa. Dopo quell'inutile storia cominciai a perdere il mio tempo con storie d'amore o che credevo tali, una più fallimentare e pietosa dell'altra, che ottenevano l'unico risultato di esaltare la mia inettitudine e immaturità. Mi sembrava sempre più di essere fuori sintonia con il mondo che mi circondava e mi feriva ancora di più quando mi facevano capire che ero io troppo buono e il mondo esterno troppo cattivo, cosicchè nel tentativo di consolarmi mi si faceva sentire ancora più stupido. Ho odiato me stesso in quel periodo e odiando me stesso ho odiato il mondo. Sai cosa farei oggi se potessi? Scriverei un film per Quentin Tarantino: sarebbe infantile, gratuitamente violento e antipaticamente spiritoso, come quasi tutti i film di Tarantino. Lo riempirei di citazioni alte per fare vedere quanto sono colto e poi lo allaccerei alla tradizione dei b-movie italiani per distinguermi dai cineasti chic e altolocati, così dimostro non solo che sono vicino ai gusti del popolo, ma che sono ormai talmente bravo che ogni merda che tocco diventa oro. Farei un film trash e sguaiato in cui sono un uomo di sessanta anni che all'improvviso ripensa alla sua giovinezza e si dice: ma perchè per colpa di un pugno di stronzi ho sprecato tanti anni prima di trovare la felicità? E decide di vendicarsi in modo grandguignolesco. Te lo ricorsi Stavros? Non lo sento dal 1988, ma ancora oggi se ripenso a lui mi viene voglia di bucargli la faccia con una 44 Magnum, come quella che hai tu nella fondina. Ecco, lui lo metterei tra i primi omicidi del film: probabilmente gli bucherei la faccia con una 44 Magnum. E andrei avanti così: te la ricordi Vithleem? E Zoi? E Asimakis? Regolerei i miei conti con il passato a colpi di fucile, con la stessa furia per cui ti viene voglia di prendere a mazzate chi ti ostruisce il passaggio quando sei di fretta. Mi hanno rubato cinque anni di vita, perchè non dovrei odiarli? Alla fine del film probabilmente la morale sarebbe che questo non ha risolto nulla. Però avrei divertito il pubblico per un paio d'ore. Lo infarcirei con conversazioni lunghissime, ovviamente. A Stavros, prima di trasformargli il muso in una sanguinolenta ciambella col buco, farei un breve riepilogo del principali fatti di quel lustro, per capire, essenzialmente per capire. O per fare il punto prima di chiudere un capitolo, non so. Sarebbe un film di grande successo e io esorcizzerei molti fantasmi del mio passato. Perchè più ci penso e più mi rendo conto che dal 1979 e fino al 1983 avevo lasciato la dignità nel cassetto".
Lefteris estrasse la 44 Magnum e con un botto assordante aprì un grosso foro deforme e sanguinante nel mezzo della faccia di Pasok.
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