"Realizzare una centrale nucleare in Polesine? Una fesseria. Non ci sono le condizioni. Pensiamo invece alle scorie radioattive: credo che abbiamo i siti idonei e il know how per gestire lo stoccaggio".
Mentre impazzano la querelle sul nucleare e il dibattito se sia meglio il pandoro o il panettone, arriva la proposta innovativa e controcorrente di Delleridemio Panin, che si definisce ingegnere di Piano di Rivà ed esponente di spicco del Movimento Triveneto Cristiano Liberale per il Federalismo e consigliere segreto del governatore Giancarlo Galan, anche se non risulta che abbia mai conseguito davvero una laurea in ingegneria, nè tanto meno che esista il partito di cui dice di fare parte, mentre relativamente all'amicizia con Galan, il presidente della Regione ha precisato: "Se conoscessi uno che si chiama Delleridemio me ne ricorderei. E' un nome di persona o una malattia della pelle?"
Tant'è. L'ingegner Panin chiede di lasciare perdere certe sottigliezze e andare al cuore della sua proposta: realizzare nel Delta del Po un centro per lo smaltimento delle scorie prodotte dalle centrali nucleari. "Sempre meglio che affondare navi cariche di fusti radioattivi al largo di Pila - scherza - Se invece tutto fosse fatto con i dovuti crismi e nel rispetto dell'ambiente, ripeto, nel rispetto dell'ambiente, questa opportunità potrebbe costituire un volano per l'economia stagnante del Delta e ci consentirebbe di rilanciare quel Parco del Delta del Po tanto sognato, in cui coniugare bellezze naturali e sviluppo economico, con ricadute per tutta la provincia. Ma pensi solo all'indotto!" Un'idea avvicente che ci ha fatto per un momento dimenticare tutte quelle fanfaluche su Azzalingrado e perfino il nostro romanzo Pulp, spingendoci invece a fare finalmente un'inchiesta seria come quelle che si leggono sui quotidiani locali. "Ma lei chi è?", chiede Fabrizio Rossi, raggiunto al telefono dal nostro collaboratore Roteidi Mac Neil, che gli ha spiegato tutta la storia. "Beh, credo che le istituzioni dovrebbero attivare da subito quelle sinergie indispensabili perchè il progetto vada a buon fine, per evitare che il Polesine ancora una volta perda i vantaggi di una progettualità inserita dall'alto nel suo sistema economico", commenta Rossi. Anzi, no, in realtà è il nostro collaboratore a dire: "Crede che le istituzioni dovrebbero attivare da subito quelle sinergie indispensabili perchè il progetto vada a buon fine, per evitare che il Polesine ancora una volta perda i vantaggi di una progettualità inserita dall'alto nel suo sistema economico?" e Rossi ha risposto: "Sì, ma di che progetto sta parlando?"
Caute aperture dalla Provincia, che per bocca della presidente Tiziana Virgili, commenta: "Come si scrive Roteidi?", mentre il Comune di Porto Tolle si dice nettamente contrario: "Ma di che cosa sta parlando? - dice il sindaco Luciano Mura, con spiccato accento sassarese - Ma quale Delta del Po! Ma quali scorie radioattive! Credo sinceramente che lei abbia sbagliato numero".
2 commenti:
Luciano Mura?
aieee il Silvano Finotti di Porto Torres.....
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