"Il polo crematorio? Cicciuzzo ha solo rubato un'idea mia!" E' furioso il leader del Movimento Rivoluzionario Polesano per il Juche, Beppe Osti, dopo le dichiarazioni del pornodivo candidato sindaco sia a Rovigo Ovest che ad Azzalingrado, dove afferma di stare progettando un polo urbano interamente dedicato ai servizi funebri.
"Il signor Sconciaforni vuole fare la Cittadella della Morte al Censer - spiega Osti - E' un'idea folle! Lì dobbiamo fare la Cittadella dello Sport. La mia proposta, ben più ponderata, era nell'area tra via Oroboni e la tangenziale est. Lì eravamo già d'accordo di realizzare una nuova area strategica, un unico polo dedicato alle onoranze funebri, con servizi efficienti e innovativi anche in questo settore tanto bistrattato". Il leader della via coreana al socialismo si dice deluso dalla mancata presa di distanza di Azzalin dalle dichiarazioni di Cicciuzzo, anche perchè un piano per la Cittadella della morte sarebbe già pronto: dovrebbe essere Asm a curare la realizzazione e gestione della nuova area, in cui è previsto l'allargamento dell'attuale cimitero di via Oroboni, con l'aggiunta di nuovi spazi edificabili per cappelle monumentali e un complesso edilizio con i servizi al cittadino, agenzie di pompe funebri, marmisti e fiorari. "L'ottica di questo nuovo open space è di favorire una maggiore concorrenza nel settore, da troppo tempo in mano a poche aziende - spiega Giovanni Salvaggio, presidente della società - offrendo così prezzi concorrenziali e una maggiore varietà di soluzioni. L'area punta a intercettare un mercato transregionale, se non addirittura nazionale, con l'offerta di sepolture e servizi correlati altamente innovativi". Questo, secondo la giunta, consentirebbe di fare entrare nelle casse comunali nuovi fondi per la realizzazione delle opere pubbliche e il mantenimento della sanità pubblica. "Decidano quindi con chi vogliono stare, ma facciano in fretta o saranno i cittadini a decidere, con un referendum popolare sulla Cittadella della Morte", conclude Osti.
Ma la proposta continua a fare interrogare la politica su entrambi i lati. Innanzitutto perchè Cicciuzzo Sconciaforni, oltre ad essere pornodivo ed esponente del Pdl, è impresario di un'agenzia di pompe funebri e sarebbe quindi in pieno conflitto di interessi. "Gli affari sono affari", ha dichiarato l'interessato, ammiccando con lo sguardo rivolto al proprio bacino. Secondo alcuni ostudiosi dell'Accademia del Bavarolo, però, dietro le manovre di Cicciuzzo ci sarebbe niente meno che il solito Renzo Marangon. Tant'è che la giunta rivoluzionaria di Azzalingrado avrebbe già deciso di concedere, per la traslazione nella futura cittadella della morte, il corridoio umanitario "Ultimo viaggio" proposto da Marangon per alleviare le sofferenze dei cittadini occidentali, impossibilitati a seppellire i propri cari per mancanza di cimiteri adeguati. A Marangon tocca ancora una volta smentire: "Possibile che ogni volta che qualcuno scoreggia a Est del muro io devo precisare che non sono coinvolto? - tuona - Vogliono aprire il corridoio umanitario? Bene! Se così sarà, appunterò questa conquista di umanità sul mio petto come un gagliardetto. Si vergognino invece quelli che non cercano la pace".
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