Una folla commossa ha dato l'addio stamattina a Cicciuzzo Sconciaforni, il giovane esponente di peso del Pdl polesano morto affrontando eroicamente il crudele alieno Hrrfulla'nghhtopeprp. La cerimonia è stata officiata con rito tridentino alla Chiesetta delle fosse dal B.V. Paolino che ha ricordato le virtù del giovane Sconciaforni. "Non ho mai conosciuto un fedele dall'ascella tanto acida - ha detto visibilmente commosso - il suo aroma muschiato ci mancherà. Lo ricordo sempre attento quando pronunciavo le mie omelie. Il primo banco era sempre tutto suo". La bara, progettata presso il centro di studi sulle nanotecnologie del Cur, è stata realizzata utilizzando innovative leghe prodotte per sinterizzazione di metalli leggeri e resistenti quali litio, magnesio, titanio. "Ha voluto così offrire un tributo alla crescita del nostro territorio anche da morto - ha sottolineato Renzo Marangon - per dare degna sepoltura alla sua voluminosa figura i nostri giovani hanno dovuto dare fondo a tutte le loro conoscenze tecnologiche. Quando incontravo Cicciuzzo scherzavo sempre con lui. D'inverno, per esempio, gli dicevo sempre che era così grasso che per mettersi la sciarpa aveva bisogno del boomerang. Lui, sorridente, spaccava una sedia per terra e andava via pronunciando parole incomprensibili che mi ha poi spiegato essere maledizioni sumere per accrescermi la stempiatura e farmi divenire il naso sempre più rubizzo".
In rappresentanza del Pd è intervenuto Gigi Osti che, mentre il feretro veniva accompagnato fuori dalla chiesa, ha commentato con delicatezza: "Ora con il rigor mortis l'avrà sempre duro". Cicciuzzo è stato poi sepolto nella tomba di famiglia collocata sulla portaerei Einaudi a Taranto tra le note di "Italia" di Mino Reitano, il suo cantante preferito. Non poteva mancare Federica Zarri che, dopo la mesta cerimonia, ha annunciato che girerà un film in memoria del giovane amico Sconciaforni. La pellicola si intitolerà "Pompe funebri".
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