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Secondo la dottoressa Zorzetto, il luogo scelto per far brillare le due bombe, la cava Zebini nel territorio di Giacciano con Baruchella, è assolutamente inadatto e rischioso: "In prossimità della cava, secondo alcune carte in mio possesso, si trova una grande fossa per l'interramento delle carcasse di nutria - spiega la scienziata - Non si può pensare di fare esplodere a ridosso della fossa ben due ordigni di quelle dimensioni. Secondo un modello matematico da me elaborato con l'aiuto di mio marito, una detonazione di simili proporzioni sventrerà anche la vicina buca, proiettando brandelli di nutria morta nell'atmosfera fino ad altissima quota. Sarà come un'eruzione vulcanica, con effetti non solo temporanei, penso al tilt del traffico aereo, ma potenzialmente di lunga durata: la coltre di frammenti di nutria dispersa nel cielo oscurerà la luce del Sole per giorni e giorni, provocando il rapido declino di qualsiasi forma di vita in un raggio incalcolabile". Suellen Zorzetto chiede alla Provincia di intervenire per prendere tutte le misure atte a garantire la sicurezza dell'umanità: "Sappiano che se quanto sto dicendo dovesse verificarsi davvero, saranno ritenuti responsabili in prima persona. Io per precauzione ho già fatto scavare un bunker con viveri e acqua per sei mesi".
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