martedì 9 settembre 2008

L'operazione

Sono ore di grande tensione per l'equipaggio che, guidato da Ugo Savoia, sta solcando i sette mari in una coraggiosa missione per salvare Celio Rodigino dalla nave pirata guidata da Adino Rossi, su mandato di Beppe Osti che ha ottenuto il supporto della potente marina nordcoreana. Questa drammatica testimonianza a firma Savoia è stata recapitata alla redazione padovana del Corriere del Veneto da Jeff, il sosia di Renato Zero, che non ha voluto offrire dettagli su come si sia procurato lo scottante documento.

"E' proprio vero che il destino ogni giorno ci fornisce prova della nostra immanenza. E così non ci vuole nulla perché una serata di festa si tramuti in un dramma, precipitando tutti in un tunnel degli orrori. Il malessere accusato da Vianello Monello dopo il sardella party organizzato per il suo compleanno è più grave di quanto sembrasse. Il suo fisico, pur forte ma già provato dalle ustioni e dal bula bula, è sempre più debilitato dalla potente cacarella che lo ha colto alla fine del banchetto. Il medico Esculapio Fricchione è stato categorico: Vianello Monello deve essere operato quanto prima se si vogliono evitare conseguenze cui nessuno di noi vuole pensare. "Ho un amico chirurgo che lavora in una clinica a Taiwan - ha detto Fricchione - con il vento a favore potremmo riuscire ad arrivare in tempo per dare sollievo al nostro sfortunato compagno". Gianluca ha subito ordinato di issare il pappafico, anche se non credo abbia ben chiaro di cosa si tratti. Josè e Adolf hanno obbedito senza battere ciglio, non foss'altro che le vasche biologiche dell'imbarcazione sono piene e questo ha provocato più d'un disagio a tutti noi. Io stesso posso dire con ragionevole sicurezza che fumare sigari all'aroma di sterco non è gratificante. Anche quella vecchia roccia di Lubomir pare rattristato specie dopo che, finita la carta igienica, le sue traduzioni slovacche di Shakespeare sono usate per scopi dissimili da quelli che aveva immaginato.
Arrivati sulle coste di Formosa, veniamo accolti da un'ambulanza su cui c'è Damiano Cerusico (nella foto), il chirurgo amico di Esculapio, che lo ha accolto con calore ricordandogli che gli doveva centomila lire per una serata trascorsa in gioventù in un bordello algerino, quando erano aggregati all'Oas come ufficiali medici. Per fortuna i costi dell'operazione verranno coperti dall'Usl 18. La clinica convenzionata di Taipei dove Vianello Monello è stato trasportato, del resto, non è dissimile dall'ospedale di Trecenta anche per la presenza di un amministratore locale, Chiang Brusk Shek, da giorni incatenato per protesta di fronte al pronto soccorso. Il nostro opinionista, ormai disidratato viene portato in sala operatoria. L'attesa è lunga, interminabile per tutti noi. Kwame ha preparato cinque chili di baci di dama per fare trascorrere più rapidamente le ore. "Hanno un sapore diverso dal solito", faccio notare. "Avevo ancora delle sardelle da finire - risponde il nostro cuoco - sai che è peccato mortale gettare via il cibo". Dopo avere consumato tre chili e 480 grammi di dolcini ittici, si aprono finalmente le porte della sala operatoria. Seguiamo i barellieri fino alla stanza, dove Vianello Monello verrà adagiato sul letto. Tolto il lenzuolo, con nostra grande sorpresa, il nostro amico opinionista sfoggia un gran seno. Sì, proprio così. Sul petto dell'amico Vianello Monello spuntano turgide due sensuali poppe da settima misura.
In quel momento irrompe un signore distinto che si qualifica come Matteo Pappagone, manager della nota pornostar Gesualda Laputtana. "Criminali, criminali! - urla - quelle protesi di silicone erano per la mia attrice". Ci guardiamo basiti. "Alla povera Gesualda - continua fuori di sé - hanno asportato i tre metri di intestino che dovevano levare a quel porta tette a tradimento. Come farà ora per le scene anali?". Questo quesito crea in tutti noi profonda inquietudine. Come non bastassero le battaglie sul mare, ora ci attendono anche quelle legali".

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