Il governo nepalese, per garantire la libertà di orientamento sessuale, istituisce la possibilità per gli omossessuali di richiedere il riconoscimento del cosiddetto "terzo genere" nei documenti d'identità. E' questo il primo risultato tangibile del lavoro di Guglielmo Brusco come consulente dell'esecutivo guidato dal presidente Prachanda, segretario generale del Partito comunista nepalese (Maoista). "L'esperienza maturata a Palazzo Celio come assessore alle Pari Opportunità è stata fondamentale - ha dichiarato Brusco all'Ansa - purtroppo in Italia e in Polesine ci sono ancora resistenze d'ordine sociale e culturale. L'impegno oggettivo per rimuovere tutte le discriminazioni contro la comunità omosessuale e assicurare per loro gli stessi diritti degli altri cittadini è un ulteriore elemento nella via nazionale al socialismo nepalese, delineata dalla linea del Sentiero Prachanda. Altro che quelle peppe fiappe di Rifondazione!".
La prima persona ad avvalersi di questa opzione è stata una ragazza ventunenne di Pokhara, città di circa duecentomila abitanti nel nord-ovest del Paese. "Ringrazio il compagno Sunil Babu Pant per avermi sostenuto nella compilazione del progetto di legge con la sua sensibilità - prosegue ancora Brusco - esponente del Partito comunista del Nepal (Unificato Marxista Leninista), è il primo deputato dichiaratamente gay nella storia di questa antica nazione". Rispetto all'abbandono di Adriano Marcolongo poco prima dell'altare, Brusco non si sbilancia anche per evitare di creare motivi di frizione tra l'Italia e il Nepal. "Di fronte all'interesse collettivo, le questioni individuali perdono valore. Come dice un antico detto nepalese: madre e madrepatria valgono più del regno dei cieli. Mi fossi unito ad Adriano avrei coronato un mio sogno personale. Qui a Katmandu, contribuendo alla costruzione di uno Stato di nuova democrazia sulle ceneri di una delle ultime monarchie assolute del mondo, mi adopero per la realizzazione di un progetto socialista che potrà garantire giustizia e benessere a un intero popolo. Non sono mai stato tanto felice quanto ora: finalmente sto dando corpo alle aspirazioni di una vita da comunista".
Ma nella vita politica italiana e polesana, la vicenda Brusco-Marcolongo sta creando più di una turbolenza. Dopo essere stato contattato da Marco Di Lello, il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha deciso di ufficializzare l'incarico a Luca Bellotti per l'organizzazione di una missione diplomatica che riporti a casa l'assessore provinciale e normalizzi le relazioni italo-nepalesi. Per confermare l'appoggio della Farnesina e di tutto il governo alla "Missione Bellotti" è salito a Rovigo Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato del partito di maggioranza relativa. "Il nostro sforzo raccoglie il consenso di tutti i gruppi parlamentari - ha sottolineato Gasparri - me lo ha confermato apertamente a nome dell'opposizione Piero Fassino, ministro degli Esteri nel governo ombra del Pd". Bellotti ha poi illustrato i contenuti della missione. "Vista la delicatezza della situazione abbiamo deciso di avvalerci di personalità di sicuro valore. All'annunciato coinvolgimento di Reinhold Messner, si affiancherà quello dei fratelli Colasberna per cui il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si è detto disponibile a un provvedimento di clemenza, anche su suggerimento di Gelmino Barozzi. Le invenzioni di Johnny e Maicol saranno fondamentali per trarci d'impaccio. Tutto sta nel riuscire a contattarli attraverso la nostra rete di informatori: con noi già collabora Padanius, che dopo essere stato spedito in orbita viene utilizzato come satellite per monitorare gli sbarchi di clandestini e potrà fornirci informazioni utili per localizzare gli interessati. Ho chiesto, inoltre, la disponibilità di Gabriele Frigato a partecipare per rimarcare lo spirito bipartisan della missione. Il suo passato ruolo di capogruppo dell'Ulivo nella commissione per le Politiche comunitarie sarà un plus importante, nel caso un acuirsi della crisi rendesse necessario un coinvolgimento dell'Ue".
2 commenti:
Non possiamo proporre un cambio tra il governo italiano e quello nepalese?
Prachanda è anche più bello di Berlusconi!
ma Prachanda sbaglio o assomiglia pesantemente al PRESIDENTE del Parco del Delta del Mondo... che ha sede ad Ariano nel Polesine nel Mondo...
Incredibile...
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