Dopo essere sopravvissuto a ustioni, violenza carnale, cacarella e trapianto di seni ipertrofici, l'elzevirista tanto amato dai polesani è scampato perfino alla morte. Ripescato in fin di vita al largo dello Sri Lanka da una motovedetta delle Tigri Tamil, che aveva avvistato il relitto del Coniglio Napoleon mentre naufragava verso la costa, è stato amorevolmente curato per giorni in una base dei guerriglieri, che gli hanno impartito durante il coma un addestramento militare completo, grazie ad uno speciale trasmettitore di messaggi subliminali. Svegliatosi dal lungo sonno, Vianello Monello è divenuto così a tutti gli effetti un membro delle Ltte e uno spietato condottiero, in grado di uccidere un uomo in 36 modi, trentasette se contiamo anche il controverso "farlo morire di infarto facendogli bù". "In questi giorni - scrive - sto completando la mia formazione, imparando a maneggiare armi di grosso calibro e ad assemblare ordigni esplosivi. Tutto questo servirà non solo a dare il mio contributo alla guerriglia, ma soprattutto a portare a termine il mio obiettivo: spazzarvi via tutti in una palla di fuoco!" Vianello Monello ha infatti chiesto ai suoi compagni di celebrare la propria iniziazione alla lotta armata concedendosi lo sfizio di vendicarsi una volta per tutte del suo ex datore di lavoro, che in questi mesi lo ha prima sostituito dopo la morte e infine umiliato in un lungo calvario tra ustioni da piadine giganti, sottoposizione al barbaro rituale del Bula Bula e l'operazione chirurgica che gli ha impiantato l'enorme seno della pornodiva Gesualda Laputtana.
"Vai, servirà a purificarti da tutto questo rancore per poterti concentrare appieno nella guerriglia separatista!", gli ha detto Bob Kanthanathan, comandante della formazione militare, ideologo della squadra d'azione e sospetto infiltrato della Cia. "Ho passato giorni interi nella giungla, meditando e nutrendomi solo di ciò che mi offriva la natura - scrive ancora l'opinionista - Ora sono un concentrato di odio puro, una macchina da sterminio pronta a rifarsi dei torti subiti. State ridendo di quanto affermo? Fate male, perchè saranno cazzi amarissimi per tutti voi!" La missiva, che si conclude con un "(continua)" è stata verificata da esperti calligrafi e periti pagati dal Corriere stesso: sono state trovate tracce del dna di Vianello Monello, prova lampante della sua autenticità. "In questo momento dovrei essere preoccupato per la mia vita - ha dichiarato Savoia, dopo averla letta - Ma devo ammettere che sono soprattutto euforico per il colpo di scena giornalistico che il mio buon amico mi ha riservato, nonostante le ingiuste accuse che mi rivolge. Umanamente sono commosso nel sapere che, tutto sommato, il mio compagno di viaggio è ancora in piena forma e a modo suo mordace come lo ricordavo nei tempi migliori".
Nella foto, una pattuglia dell'LTTE presidia il relitto del Coniglio Napoleon
1 commento:
"Pappete"?!
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