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Di nuovo in visita a Rovigo, dove era tornato per riprendersi l'ombrello che aveva dimenticato alla Notte Verde di sabato scorso, il prosindaco di Treviso, Giancarlo Gentilini, lancia un'originale proposta per ravvivare una stagione di caccia fortemente penalizzata da mille lacciuoli e cavilli: "I nostri cacciatori sono avviliti a causa delle troppe regole, che impediscono di uccidere animali indifesi con la serenità di sempre - ha spiegato l'intellettuale leghista - Anni fa proposi di vestire gli immigrati da coniglietti per poi prenderli a fucilate. Questa ipotesi non fu poi recepita e cadde nel vuoto. Ci ho pensato su e ora rilancio: facciamo il contrario, allora, cammuffiamo i leprotti da immigrati clandestini. Questo rinvigorirebbe i nostri cacciatori, avviliti dalle continue accuse di crudeltà verso animali battuffolosi e teneroni: sparare a un negro islamico di merda è certo più appagante che impallinare una stupida papera starnazzante. Naturalmente stiamo parlando dei clandestini, non degli immigrati perbene che se ne stanno a casa loro invece di venirci a rompere i coglioni a casa nostra".
Gentilini è poi tornato a parlare del suo scontro con la Chiesa: "Non capisco dov'è lo scandalo - commenta - Qualche mese fa il mio amico Antonello Contiero ha detto le stesse cose che ho detto io, quando il vescovo ha difeso quel baluardo della controcrociata islamica che è il centro San Michele. Perchè Contiero non se l'è cagato nessuno e a me venite a rompere i coglioni? Siete anche voi dei clandestini negri islamici del cazzo, per caso?" Antonello Contiero ha espresso massima solidarietà al sindaco sceriffo, al centro di una vera e propria campagna di odio: "Ce l'hanno con lui perchè dice quello che la gente pensa. Questi vescovi con le loro prediche si allontanano dalla gente. Ma poi la gente vota per noi, perchè noi sappiamo rappresentare la gente, non i preti che dicono che prendere uno straniero immigrato clandestino a bastonate non va bene, mentre i nostri ragazzi fanno fatica a trovare lavoro e i nostri concittadini non si fidano più a uscire di casa perchè non sai cosa ti può capitare con tutti questi delinquenti in giro. Allora io dico che i razzisti non siamo noi, sono loro che pretendono di venire qui a imporre i loro pseudocostumi con l'arroganza e quelli che glielo lasciano fare. Detto ciò, ho già comprato una doppietta e andrò con il mio amico Giancarlo a fare un po' di tiro al bersaglio".
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