Il misterioso supereroe obeso è la reincarnazione dello scrittore serbo Momcilo Momo Kapor, rinato in un nuovo corpo per volere di Ajisukitakahikone, il dio del tuono della mitologia shintoista.
E' l'ennesima teoria emersa in questi giorni sull'eroe che ha sgominato e sottomesso i tremors che da giorni mettevano a ferro e fuoco la città. La si può leggere in una lettera pubblicata sulla Voce, inviata da una seguace di Amaterasu, che si firma Fanny e sostiene di essere diretta discendente di Kamu-yamato-iwarebiko no mikoto, detto Jinmu, primo imperatore del Giappone. Lo scrittore e pittore serbo, morto poche settimane fa, sarebbe tornato in vita in un nuovo corpo, affinchè debellasse i tremors, che con le loro escavazioni, sostiene Fanny, disturbano il sonno di Amaterasu, auto esiliatasi nel regno dell'oscurità per protesta contro le bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki.
Dopo avere letto la lettera, il sindaco di Rovigo, Fausto Merchiori, ha annunciato un'ordinanza per impedire il dilagare di teorie strampalate. "Sarà la ventesima assurdità che viene pubblicata. La fantasia della gente non può sostituire il rigore della cronaca, chiamata a riportare fedelmente le dichiarazioni della politica". Nei giorni scorsi, infatti, si è aperta una vera gara a chi azzecca l'identità del supereroe, tanto che aveva fatto scalpore la presa di posizione di Gianni De Michelis, consulente del ministro Renato Brunetta, secondo cui si trattava di Bettino Craxi, ritornato non dalla morte, in realtà inscenata, ma da un lungo esilio a Paperopoli. Una voce che girava da tempo, anche perchè numerosi lettori di Topolino avevano dichiarato di averlo visto aggirarsi in numerose storie dei paperi. Craxi sarebbe tornato dopo la riabilitazione della sua figura da parte non solo dei suoi beniamini di un tempo, ma soprattutto da parte di quelli che in passato lo avevano dileggiato come un volgare ladrone da quattro soldi. Sul perchè si sia travestito da supereroe e come abbia acquisito i superpoteri, non si sa molto, nel senso che De Michelis non lo dice e nessun giornalista s'è preso la briga di chiederglielo. In compenso non più di un paio di giorni fa, il bibliofilo e frequentatore di mafiosi Marcello Dell'Utri ha rivelato che la spiegazione di tutto si trova in un capitolo inedito di un libro di Cesare Pavese scritto prima della morte e mai pubblicato. C'entrerebbe, a detta di Dell'Utri, uno strano rito religioso compiuto da Giuliano Ferrara con la Falange di Cristo Sterminatore, un movimento cattolico moderato che difende la vita nascente e promuove lo sterminio dei pagani e delle razze inferiori. Inutile dire che di tutto questo non esiste lo straccio di una prova.
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