mercoledì 10 novembre 2010

Reazione a catena (del cesso)

Una terribile tragedia si è abbattuta sulla nostra redazione l'altra notte. Il nostro redattore Nane Taccon è scomparso misteriosamente mentre si appartava alla toilette per sfogliare alcune riviste pedopornografiche, rinvenute casualmente tra gli oggetti del padre durante un trasloco.
L'esatta dinamica dei fatti sarà chiarita dagli inquirenti, sulla base dell'unica prova documentale rimasta: una foto scattata con la propria polaroid da Nane stesso: pare infatti che il nostro valido cronista fosse avvezzo da tempo a ritrarsi a braghe calate, per poi inviare tali immagini al suo ex insegnante di religione, per ragioni ancora tutte da comprendere. Ad accorgersi della sparizione, il nostro grafico, Ruggero Egmann, che usa da sempre il cesso della redazione come camera oscura, non essendo disponibili altri spazi. In uno scenario apocalittico, tra schizzi d'acqua e merda sulle piastrelle, Eggman ha rinvenuto l'immagine che qui postiamo e che abbiamo consegnato in copia al Ris di Parma per i doverosi accertamenti.
Mani rapaci hanno dunque rapito il nostro stimato collaboratore, trascinandolo giù per le tubature, nei meandri del sistema fognario rodigino, fino a chissà dove. Un mistero che pone seri problemi di sicurezza per la città: "Ormai non si può stare più sicuri nemmeno seduti sul cesso di casa propria - ha dichiarato l'ex segretario, ex commissario e attuale commissario della Lega Nord, Antonello Contiero - La colpa di tutto ciò è del lassismo e della sciatteria della giunta Merchiori che lasciano scorrazzare in giro impuniti per la città immigrati e accattoni, che ormai ti escono perfino dalla tazza del water!"
Il primo cittadino, dal canto suo, difende il proprio operato. "E' senz'altro una vicenda dai contorni confusi e che desta particolare apprensione - commenta Merchiori -. Eppurtuttavia va detto che la nostra giunta ha recentemente provveduto all'ammodernamento delle condotte fognarie in città, senza trovare traccia di bivacchi di mariuoli o insediamenti di facinorosi che facessero pensare a fenomeni di criminalità localizzati sotto il piano stradale. Certo, vigileremo accortamente con tutti i mezzi". Ma, va detto, la gente ha paura. Protestano vivamente le ronde padane, che la notte garantiscono l'incolumità dei cittadini dalle scorrerie di furfanti e malfattori: "Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni - spiega Rubaldo Canazza, caporonda della Tassina - Sono almeno sei mesi che chiediamo al Comune di fornirci di regolari ombrelli verdi con il sole delle Alpi e il manico vulcanizzato da usare nelle serate di pioggia per ripararci dalle intemperie e manganellare i barboni, ma non abbiamo ottenuto risposta. E intanto la gente scompare mentre è nell'intimità della propria latrina".
Per prevenire ulteriori drammi umani, lo staff di questo blog, riunitosi in comitato d'emergenza fino a tarda sera, ha votato all'unanimità la chiusura a tempo indeterminato della redazione, finchè non avremo la certezza che la vita dei nostri collaboratori non è in pericolo. Ma i gemelli siamesi Alberto e Umberto Caccaviello, testa d'ariete dei nostri reportage d'assalto, hanno dato forfait: "O ci danno la scorta, o noi in quell'orrido cacatoio non ci mettiamo più piede!" Ciò ha provocato una reazione a catena che ha annientato la nostra redazione: Ruggero Eggman, seguendo la tendenza, si è licenziato lanciandosi dalla finestra, mentre Everhard Fernandez è morto nel tentativo di prendere una decisione autonoma. Siamo quindi costretti a interrompere per sempre le pubblicazioni di questo foglio di informazione padano, almeno finchè non avremo trovato nuovi collaboratori.

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