venerdì 12 novembre 2010

Caccia al candidato!

Gatto Scalvenzi, assieme alla micia Chizuko
Il futuro sindaco di Rovigo? Sarà un tizio sulla quarantina, alto, un po' grosso, brizzolato, con un grosso neo sul collo, abbigliato in modo elegante, ma spigliato. La sua identità è un mistero, ma l'identikit del candidato è garantito al cento per cento.
Fonte della sconcertante rivelazione, che scombina i ritmi finora pacati della campagna elettorale alle porte, sarebbe Gatto Scalvenzi, veggente bresciano, che in un'intervista riportata in prima pagina sul Gazzettino dichiara: "Ho avuto una visione del futuro. Vagavo in spirito per le sale di Palazzo Nodari e in questa singolare condizione ho assistito al primo consiglio comunale del 2011. Qui ho visto il nuovo sindaco di Rovigo prendere la parola. Ho potuto memorizzare la sua fisionomia, ma non il suo nome, nè la sua appartenenza politica. Sono però in grado di fornire un identikit del prescelto alle forze politiche interessate, previo versamento sul mio conto di una somma che indicherò in forma privata e che andrà a sostenere la mia Fondazione dedicata al mistico Donato Manduzio".
Scalvenzi sostiene di avere avuto la sua prima visione a sei anni, quando gli apparve il veggente di San Nicandro Garganico a cui ha intitolato la benemerita Fondazione. Fu proprio Manduzio a introdurlo ad un mondo oltre le normali percezioni della limitata mente umana e a presentargli il suo spirito guida, il visionario Juan Diego Cuauhtlatoatzin. Negli anni il giovane chiaroveggente bresciano ha affinitato una particolare tecnica divinatoria che prevede l'utilizzo della sua gatta Chizuko, incarnazione di una nota mistica giapponese, e di un particolare strumento dal nome impronunciabile, una trottola tibetana alta due metri, riempita di erbe aromatiche, che viene incendiata e fatta girare per ore ed ore per indurre uno stato di trance. Durante uno di questi complessi riti, che solitamente si tengono di nascosto nella riserva del Monte Lanaro, Scalvenzi ha avuto la visione raccontata al quotidiano rodigino.
Ora i partiti locali aprono la caccia al candidato, non senza un pesante strascico di polemiche. "Ci sembra abbastanza chiaro che saremo noi a vincere le elezioni, perchè siamo troppo simpatici, sagaci e acculturati - dichiara il segretario del Pd, Gabriele Frigato - Non ci resta che lanciare un appello alla persona di cui parla questo veggente: chiamaci tu, possibilmente a ore pasti". Nel centrodestra la ricerca del candidato predestinato rischia di spaccare ancora di più il Pdl, con Marangon che accusa la Coppola di avere speso centomila euro per avere le informazioni in esclusiva da Scalvenzi e promette di sputtanarla dalle Alpi alle Piramidi, mentre la Coppola attacca Marangon invitandolo a buttarsi sotto un treno e venendo a sua volta attaccata da Bellotti che minaccia di mettere su Facebook le sue foto non ritoccate con Photoshop. Si distingue la Lega Nord, con Antonello Contiero che dichiara: "Noi il candidato ce lo scegliamo per conto nostro". Scetticismo a sinistra. Mentre la Federazione della Sinistra avrebbe già sguinzagliato la rete di spie di Guglielmo Brusco per saperne di più ("se lavora all'ospedale di Trecenta, state sicuri che lo troveremo", dichiara il vicepresidente della Provincia), frena Sinistra e Libertà: "Vabbè, sappiamo che aspetto ha, ma è intelligente? Ha carattere? Parla bene? Che titolo di studio ha? Usa termini forbiti per spiegare concetti semplici al fine di impressionare positivamente le persone di tutte le fasce sociali con sfoggio di cultura? Non fermiamoci all'estetica del candidato, alla pura percezione sensoriale, ma sondiamone invece i caratteri morali e caratteriali che fanno di lui il cittadino prescelto per governare i processi decisionali di una grande coalizione melting pot delle diversità".

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