domenica 21 novembre 2010

Parco del Delta, il nuovo piano ambientale

Il Delta di domani in equilibrio tra natura e sviluppo
La nostra rete di spionaggio non conosce limiti. Avvalendoci della collaborazione congiunta del veggente Leonida Gusmaroli e dello scienziato Michael Colasberna, siamo riusciti a recuperare la nuova bozza del Piano ambientale del Parco del Delta del Po, elaborata dal futuro presidente, Ivano Gibin, subentrato alla guida dell'ente dopo avere fatto cadere Pupi Gennari con manovre di palazzo. 
Un piano suggestivo, che verrà approvato solo il prossimo anno con voto all'unanimità dal consiglio e con il plauso della Provincia. Un piano che mira a coniugare il rispetto dell'ambiente con lo sviluppo economico del territorio, un po' come Euroworld, ma facendo meno ridere. 
E' possibile fare convivere le produzioni tipiche con alti livelli di diossina? E' possibile conciliare il turismo di visitazione con una nuova linea ferroviaria ad alta velocità? Specie animali pregiate e cacciatori assetati di sangue possono condividere spazi comuni? Ecco i dettagli del piano.

Caccia
Con una deroga speciale, la stagione venatoria durerà di fatto tutto l'anno, con un giorno di sospensione individuato nel 29 febbraio. Sarà possibile cacciare ogni specie di animale, selvatico, domestico o umano, senza limitazioni di carniere. Data la numerosa popolazione di specie pregiate, sarà consentito ai cacciatori di usare altri mezzi di predazione, oltre al fucile, per aumentare il numero di capi abbattuti. Ad esempio, sarà possibile intercettare stormi di germani usando gas iprite o cacciare le lepri con il lanciafiamme. Sono previste anche misure in materia di incidenti di caccia. Ogni anno, infatti, decine di persone vengono colpite da fucilate durante battute di caccia. Il piano prevede che, qualora un cacciatore venisse colpito dalla fucilata di un amico, i parenti della vittima possono rivalersi sulla popolazione locale, con una ritorsione calcolata in dieci persone giustiziate ogni cacciatore ucciso.


Infrastrutture
La desueta via delle Valli verrà sostituita da due nuove infrastrutture viarie, più moderne ed efficienti: l'autostrada delle valli e l'alta velocità delle valli. Il nuovo nodo autostradale, che collegherà due tronconi di Romea, sarà realizzato da Veneto Strade con un project financing. Sono previsti tre caselli, di cui uno in corrispondenza di Albarella. La Tav correrà attraverso le valli grazie a centinaia di piloni di cemento armato alti venti metri. Questo consentirà ai treni di passare senza disturbare le attività dei vallicoltori.

Energia
La centrale di Polesine Camerini potrà aumentare la propria cubatura del 200.000%, se necessario sfrattando gli abitanti dell'isola. Nel Delta è prevista la realizzazione di quattro centrali a carbone e tre nucleari, con particolari agevolazioni agli imprenditori interessati e un accordo di non interferenza in base al quale il terreno occupato dalle aziende viene considerato estraneo ai confini nazionali e quindi regolato autonomamente. Un alto numero di centrali elettriche sarà necessario per consentire il funzionamento dei quattro poli (della chimica, della concia, della farmaceutica, dell'industria bellica) che verranno realizzati ad Adria, Porto Viro, Ariano Polesine e Porto Tolle. A Loreo sarà invece realizzata la discarica di Pincara, con un inceneritore di rifiuti pericolosi che produrrà energia sufficiente a riscaldare la casa del custode dell'impianto stesso. A Porto Viro sarà realizzato un secondo terminal gasiero, che verrà nascosto dietro il primo per mitigarne l'impatto paesaggistico.

Turismo
Con i nuovi collegamenti autostradali per Barricata e Boccasette sarà possibile aumentare del 3.000% il flusso turistico verso le spiagge del Delta. Per l'accoglienza saranno realizzati cento nuovi villaggi turistici e il nuovo parco di divertimenti Euroworld II. Scano Boa verrà collegato con un ponte alla terraferma e diverrà spiaggia di lusso per stranieri facoltosi.

Insediamenti
E' prevista una base militare Nato nel territorio di Rosolina, con un sito per lo stoccaggio dei missili atomici non strategici, come previsto dal recente accordo di Lisbona. Inoltre a Porto Tolle sarà realizzato il nuovo centro di identificazione ed espulsione per immigrati. Per il rimpatrio verrà utilizzato temporaneamente il nuovo molo di Porto Viro, poi il terminal merci off shore, poi l'aeroporto internazionale di Rosolina, che sarà pronto entro i prossimi 15 anni.

Nessun commento: