venerdì 24 luglio 2009

Corso del Popolo fatale

In fin di vita dopo una drammatica carambola tra ruspe e voragini. E' accaduto ieri mattina a Rovigo, nel cantiere aperto per rimettere a nuovo il corso del Popolo, protagonista un giovane di Roverdicrè, Galeazzo Bernasconi, che alla guida del suo Suv Bmw X6 ha sfondato le reti di protezione del cantiere, attraversandolo a folle velocità.
A poco è servita la possenza del suo mezzo, tuttavia, di fronte alle buche scavate in questi giorni dagli operai che stanno rifacendo i sottoservizi e preparando la nuova massicciata. Il gippone si è imbizzarrito, sbandando a destra e a manca, rovesciando attrezzature edili, impattando con una ruspa e infine piombando dentro uno scavo. Una scena degna della squadra Cobra 11, seguita con sconcerto dal signor Paride Frasson, che come sempre monitorava dall'esterno l'andamento dei lavori.
Il giovane Bernasconi, uscito indenne dallo schianto, ha subito complicazioni in seguito a una vigorosa badilata assestatagli sul cranio da un operaio. Non si conosce il nome dell'uomo, giacchè i colleghi giurano di non avere visto o sentito nulla. Pare comunque che Galeazzo, estratto dalle lamiere dell'auto ormai da sfasciacarrozze, si fosse messo a prendere in giro gli operai accaldati, sostenendo che papà gli avrebbe comprato un'altra macchina il giorno successivo e risarcito i danni provocati al cantiere. Prima di entrare in stato di incoscienza, Galeazzo avrebbe spiegato alla sorella Benita i motivi del folle gesto: "Volevo andare al San Marco a bere uno spritz". Una tragedia annunciata, per i negozianti del centro: "E' il sintomo di un profondo disagio da parte dei cittadini perbene che si vedono privati della libertà di parcheggiare sotto l'attività commerciale di fiducia - dichiara una commerciante che preferisce rimanere anonima - per colpa di questa giunta oscurantista, reichiana, tossica, che si intorta con la ghenga dei privilegi in un magma partitocratico-clientelare che tutto assorbe e assimila".
Il sindaco, però, non replica. "In realtà non l'ho sentito. Volevo chiamarlo, ma non avevo i soldi nel cellulare", dichiara il nostro cronista, Amedeo Bosello, prima di lanciarsi da un ponte legato a una corda da bungee jumping. Intanto la giunta comunale ha varato le modifiche alla circolazione nella zona del cantiere, per assecondare le lagnanze dei bottegai: le macchine potranno non solo sfrecciare su via Trento per raggiungere il Duomo, ma anche svoltare sul lato opposto, percorrendo piazza Vittorio Emanuele e da lì spostandosi o su via Cavour, per poi immettersi sul corso da via Ponte Roda, oppure passare sotto la loggia dei Nodari e raggiungere via Celio. I vigili urbani sono già al lavoro in queste ore per posizionare la segnaletica e spostare le fioriere. Per tutta la durata di questo provvedimento sarà fatto divieto ai pedoni di percorrere la piazza e le vie coinvolte dalla deviazione.

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