mercoledì 29 luglio 2009

La povera Italia

"Sì, sì. E' proprio così", disse Monello Vianello, indicando un punto a caso all'interno della piscina coperta. Stava spiegando all'amico Konrad Boscolo, etologo di fama intercontinentale, celebre per lo studio d'avanguardia sul mostro Jekai del lago kirghizo di Issyk Kul, di come fosse venuto a sapere che un anziano miliardario calabrese aveva deciso di lasciargli tutti i suoi averi, compresa una splendida tenuta di svariati ettari, con parco, frutteti e vigne.
"Sarebbe l'ideale per tenere gli animali di tuo fratello - disse Konrad, mentre adattava una caffettiera per usarla come boccaglio da immersione - Così non dovresti più portare Jennifer qui al polo natatorio per farla svagare". Monello si disse d'accordo, gettando un occhio all'anatra parlante che sguazzava nella piscina. Jennifer faceva parte del bizzarro serraglio allevato per hobby da suo fratello Vianello Monello, che comprendeva svariati animali dalle caratteristiche più eccentriche. Un'ampia tenuta con alberi svettanti e fronzuti sarebbe stata l'ideale anche per Italia, la scimmia ammaestrata con cui Vianello Monello trascorreva molte ore quando non era in viaggio per il mondo. Ora, con il suo padrone ridotto a un vegetale in una clinica svizzera, la povera Italia era caduta in depressione. E pensare che era stata da subito la beniamina del celebre umorista rodigino! Faceva infatti parte di uno stock di venti scimmie comprate dal corsivista del Corriere del Veneto per essere mangiate a una cena etnica, ma all'ultimo momento era stata sottratta al cuoco prima che le incidesse il cranio da viva per servirne il cervello fumante agli ospiti. Italia era diventata la sorpresa di tutte le feste che Vianello Monello teneva con i suoi amici scapestrati. "Italia, prendi la banana!", le gridava Vianello Monello, di cui i maligni dicevano che quel numero glielo avesse insegnato per soddisfare le esigenze da single.
"Sai qual'era il suo maggiore rimpianto? - disse Monello Vianello - Avere perso l'occasione di comprare per il proprio zoo privato il Rhynocerus Zangirolamis, il temibile mussoceronte in cui il consigliere comunale Matteo Zangirolami era stato trasformato dopo avere offeso il dio Odino. Poi, come sai, fu salvato dal B.V. Paolino e Vianello Monello si dispiacque molto di quell'opportunità mancata". Konrad guardò l'amico sorridendo: "Scusami - disse - ho smesso di seguirti venti righe fa. Mi ero traslato con la mente a quando avevo quattro anni e mia madre mi chiudeva nel ripostiglio degli attrezzi. E' lì che ho iniziato lo studio dei grilli".
Monello Vianello stava per replicare, ma scosse il capo: "Comunque non ho ancora deciso - disse solo - Da un lato so che se accetto l'eredità un sacco di gente vorrà uccidermi, dall'altro sento il bisogno di ritirami a vita privata. Ma ora tuffiamoci come quella volta a Maafushivaru".

1 commento:

Metal Carter ha detto...

Ecco alcuni principi per l’educazione della gioventù.
1. Insegnare ai giovani ad avere una buona padronanza del marxismoleninismo
e a superare la loro ideologia piccolo-borghese.
2. Dare ai giovani il senso della disciplina e dell’organizzazione, insegnar loro
a lottare contro l’anarchia e il liberalismo nell’organizzazione.
3. Insegnare ai giovani a immergersi totalmente nel lavoro pratico alla base,
opporsi a quelli che considerano le esperienze pratiche con leggerezza o le
disprezzano.
4. Insegnare ai giovani ad avvicinarsi agli operai e ai contadini e a servirli di
tutto cuore, opporsi a quelli che li trattano con distacco o disprezzo.