mercoledì 9 settembre 2009

Dibattito sui Pacs a Rovigo

Un lieve malore ha colpito ieri mattina Tiziana Virgili, al centro di uno scherzo di pessimo gusto, che costerà una denuncia a piede libero a Waimer Rettondini, trentasettenne sfaccendato di Buso. L'uomo, incrociando la presidente della Provincia lungo via Celio, le avrebbe gridato che il consiglio comunale di Rovigo aveva appena approvato il registro delle coppie di fatto. "In verità - racconta la presidente - ha strepitato: Merchiori ha detto sì ai matrimoni tra recchioni! Per fortuna sono riuscita a traslarmi fuori dal mio corpo prima di avere un mancamento e svenire sul marciapiede, così mi sono rianimata da sola, evitando il peggio".
Tutto falso, manco a dirlo. Il consiglio comunale stava sì affrontando, pur senza raggiungere una decisione, la questione delle coppie di fatto, per valutare se accontentare la richiesta di Vianello Monello, rapitore di Gesualda Laputtana, star del cinema a luci rosse, con cui ora voleva stringere un patto di convivenza (è troppo lunga da spiegare, fidatevi). Dopo una mattinata di lavori intensi, tuttavia, non si è raggiunto un accordo. In apertura del consiglio, Fausto Merchiori è intervenuto pallido in volto, delegando l'assessore Giovanna Pineda a dibattere la questione: "Qualcuno ha insinuato che con i pacs poi vorrebbero sposarsi anche gli omo... omo... o... certe parole io proprio non riesco a dirle. Ora scusate, ma ho pestato una merda e vado a pulirmi le scarpe in bagno, così magari ci scappa una cagata, chè stamattina sono uscito di corsa per venire a 'sto cazzo di consiglio".
L'assessore rifondarola ai Diritti ha dunque aperto il dibattito con un intervento sulla legittimità di riconoscere, al di là del caso specifico di Vianello Monello, forme di convivenza diverse rispetto alla famiglia tradizionale, come il caso di due donne o due uomini anziani che condividano un alloggio, eccetera. Non sono mancati interventi di spessore, quale l'omelia del B.V. Paolino, che ha richiamato il valore della famiglia: "Non si può predicare bene e razzolare male. La famiglia è e deve rimanere quella con il papà che lavora, la mamma devota e i figli a riempire di gioia la casa". Immediata l'interruzione dei lavori per proporre un'integrazione bipartisan che riconoscesse il ruolo dell'amante, pur subordinato al pentimento in confessionale. L'assessore all'urbanistica, Gigi Osti, ha scherzato con alcune simpatiche battute sul tema dell'omosessualità, mentre Albertino Stocco veniva prudentemente tenuto fuori dall'aula durante i passaggi più scabrosi.
"Io credo che non siamo ancora pronti per stravolgere così gli equilibri sociali faticosamente raggiunti dodicimila anni fa - ha concluso Fausto Merchiori, rientrando a fine lavori - Propongo quindi di fare una mozione vaga, possibilista e cerchiobottaia, rimandando le conclusioni al lavoro di un'ampia commissione bipartisan che dovrà essere nominata entro i prossimi dodici mesi e poi vagliata da questo consiglio comunale. Alzino la mano i favorevoli". Tutti favorevoli, tranne Albertino Stocco che era uscito un attimo. "E' un momento di grande civiltà - dichiara Merchiori - Credo che vada anche nell'interesse di quelle persone che hanno problemi di o... o... om... scusate".

1 commento:

Anonimo ha detto...

questi sono i pezzi che preferisco, caro vianello. è la vera informazione