Blitz all'alba nella sede rodigina del Pdl, dove le forze dell'ordine hanno fatto irruzione in cerca di Vianello Monello, columnist del Corriere del Veneto, accusato del rapimento della famosa diva del porno Gesualda Laputtana.
Dopo le rivelazioni sul truculento piano di Vianello Monello, che intende asportare il prosperoso seno della pornostar per impiantarlo su di sè, al fine di iniziare una carriera come attore hard, i vertici rodigini del Pdl hanno accettato di rivelare l'esatta ubicazione della sede di partito, a patto che non venisse divulgata l'informazione. Arrivate in loco, le forze dell'ordine hanno fatto saltare la porta con alcune granate shrappnel, irrompendo nei locali con armi spianate. Al termine del blitz, decine di mobili sfasciati, muri sforacchiati da proiettili di grosso calibro e un piccolo incendio causato dall'uso (non confermato) di fosforo bianco per illuminare la zona, fortunatamente sedato prima che si espandesse all'intero isolato. L'impegno delle teste di cuoio, tuttavia, è stato vano: rapitore e rapita non si trovavano infatti all'interno dell'edificio, essendo già fuggiti altrove con grande lungimiranza.
Nella tragedia, tuttavia, sembra aprirsi uno spiraglio di ottimismo. Vianello Monello, infatti, pare abbia lasciato sul posto un pacco, contenente una scatola di legno, contenente un confanetto con carillon (fatto brillare dagli artificieri perchè la musichetta Over the rainbow era davvero insopportabile), contenente un plico, contenente una busta, al cui interno si trovava un biglietto. Poche righe, in cui il rapitore rivela di avere raggiunto un accordo con Gesualda: "La signora mi ha spiegato che, per ovviare all'indubbia scomodità di avere due bocce taglia ottava sulla parte anteriore del corpo, il chirurgo plastico aveva fatto sì che tale protesi fosse rimovibile - scrive - Abbiamo quindi concordato di condividere la dotazione in caso di necessità. Ora vorremmo andare a convivere. Chiedo quindi al sindaco di Rovigo di istituire al più presto un registro delle coppie di fatto, così da poter regolarizzare la nostra unione". L'appelloè stato consegnato nelle mani del primo cittadino, Fausto Merchiori: "Non è che possiamo fare i Pacs solo perchè ce lo chiede uno squilibrato. Valuteremo nel prossimo consiglio comunale".
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