"Brutto frocio negro, tornatene al paese dei froci negri". Parole dure, ma pur sempre parole di un uomo della legge, quelle che hanno accompagnato l'arresto di Michael Jackson, l'artista extracomunitario, creduto morto dai più e invece vivo e vegeto, in Italia per favorire la liberazione della pornostar Gesualda Laputtana, prigioniera dell'opinionista del Corriere del Veneto, Vianello Monello.
Jackson si trovava per qualche giorno in visita a Cittadella, località del padovano amministrata con rigore e lucidità dal sindaco Coso Bitonci, patria natale di Giuseppe Billanovich e della band metallara Merendine Atomiche. "Non ricordo cos'è successo esattamente, giacchè per alcuni istanti chi mi ha arrestato ha utilizzato il mio cranio come un bongo - racconta l'artista, all'uscita del carcere - Ricordo solo che avevo parcheggiato la macchina e mi ero fermato a chiedere indicazioni a un tizio in divisa, un vigile, un poliziotto o forse una ronda neofascista, non saprei dire. Questo mi ha detto che ero un brutto frocio negro e che non mi dovevo permettermi di dargli del Lei, semmai del Voi. Poi mi ha preso a calci dicendo che dovevo tornarmene a farmi inchiappettare nel mio paese di merda, che qui in Italia sono stufi di gente che viene a compiere atti di violenza contro la gente perbene. A quel punto ho tentato di protestare, ma erano arrivati un paio di colleghi del signore, che mi hanno usato come sacco per la boxe. Francamente sono sconcertato da ciò che accade in questo paese pieno di razzisti, penso che trascorrerò le mie vacanze in una posto più sicuro, tipo l'Iraq".
Interpellato dal nostro cronista di Cittadella, Demetrio Pindemonte, il sindaco della città ha gettato acqua sul fuoco: "Le nostre forze dell'ordine mai si permetterebbero simili comportamenti. Ammesso che sia vero il racconto dell'extracomunitario, si sarà trattato di qualche impostore, tipo quelli che hanno usato il profilo Facebook della Lega Nord di Mirano per divulgare messaggi razzisti, quando bastava mandare una lettera alla Padania. Poi se il signor Jackson non sta bene in Italia, vada pure da qualche altra parte a stuprare e spacciare, che noi stiamo bene anche senza di lui".
Comunque siano andate le cose, l'uscita di scena dell'artista pop ha gettato nello sconforto i familiari di Gesualda, che ora chiedono alle forze dell'ordine rodigine di accelerare i tempi per la liberazione della povera diva dell'hard, prigioniera ormai da settimane di Vianello Monello.
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