"Aveva appena completato un bellissimo cortometraggio, presentato anche al Toronto Film Festival. Si chiamava La prestigiatrice, un bellissimo film muto in cui Gesualda faceva numeri di magia memorabili, ad esempio faceva sparire un estintore senza nemmeno toccarlo con le mani".
Commuove anche l'animo più rude, la testimonianza di Otello Fotticchia (nella foto), cugino della pornodiva Gesualda Laputtana, rapita nei giorni scorsi dall'opinionista Vianello Monello, che la tiene sequestrata nella misteriosa sede del Pdl. "Chiedo ai vertici del partito di collaborare con le forze dell'ordine per giungere a un esito positivo delle indagini - dice Otello - La povera Gesualda è in mano a uno psiccopattico e rischia la vita ogni minuto che passa. Al signor Vianello Monello chiedo un gesto di clemenza. Gesualda non le ha fatto nulla, la lasci stare!" In queste ore pare che Luca Bellotti e Mauro Mainardi stiano confrontandosi in modo serrato con il commissario Basettoni, per trovare un accordo: "Non possiamo rivelare pubblicamente dov'è la sede del Pdl - scrivono in una nota congiunta - Bellinazzi e compagnia accorrerebbero in massa, ingombrandoci le sale riunioni e interrompendoci mentre pianifichiamo la prossima vittoria alle comunali. Senza contare il rischio che il Barzellettiere Demoniaco venga a farci scherzi da prete, tipo mettere lo stuzzicadenti nel campanello!"
Federica Zarri, esponente di punta del Pdl a livello locale e grande amica di Gesualda, si sarebbe proposta di mediare nell'eventualità di una trattativa: "Federica Zarri ha saputo che il signor Vianello Monello aspira a una carriera nel mondo dell'hard - spiega l'attrice laureata in Business Philosphy - e si rende disponibile a supportare eventuali richieste in tal senso del rapitore. Chiede dunque di aprire il confronto, al fine di liberare in modo pacifico la signorina Gesualda Laputtana. Si offre in ogni caso di sostituirla nel ruolo di ostaggio, purchè non le venga torto un capello". Circolano però voci, relative a una lettera in cui Vianello Monello spiega finalmente le proprie intenzioni. I contenuti della lettera sarebbero talmente sconcertanti che il commissario Basettoni l'avrebbe secretata, dichiarando: "Se osa fare una roba del genere, gli infilo le palle nel Minipimer!"
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