mercoledì 16 settembre 2009

Non scordatevi di Gesualda

Il vescovo della diocesi di Adria e Rovigo, Lucio Soravito de Franceschi, è intervenuto ieri mattina, durante la visita ad una fabbrica occupata, per chiedere che il dramma della pornostar Gesualda Laputtana non passi in secondo piano a causa dei problemi legati alla prossima trasformazione del cadavere di Cicciuzzo Sconciaforni in materia protostellare, che distruggerebbe il sistema solare.
"Nonostante questi avvenimenti cagionino senza dubbio grave preoccupazione nei nostri fedeli, invito a non fare calare il silenzio sulla tragedia della signorina Gesualda, pecorella smarrita che oggi affronta una grande prova - scrive il prelato - C'erano stati i margini per arrivare a una soluzione, seppure suscettibile di rilievi critici, che evitasse un inutile spargimento di sangue. Il silenzio che Vianello Monello ci riserva in queste ore mi riempie personalmente di angoscia. E non bastano le pur comprensibili preoccupazioni per la distruzione del pianeta Terra a giustificare tanta disattenzione. A Vianello Monello, cui la vita ha riservato certamente molte sofferenze, ma anche numerose opportunità, lancio un invito affinchè l'amore prevalga sull'odio e la vita trionfi su ogni tentativo di prevaricare con la violenza un altro essere umano".
Ma in Polesine il dibattito sulla possibile distruzione del sistema solare per l'esplosione del cadavere di Cicciuzzo Sconciaforni continua a essere acceso. A rintuzzare le polemiche, le rivelazioni del Corriere del Veneto, secondo cui il razzo interstellare Benevenuto Tisi I, usato per traslare la salma, non sarebbe stato progettato dalla Regione Veneto, ma dallo scienziato di Oca Marina, Gelmino Barozzi. Quest'ultimo sarebbe stato intervistato, completamente ubriaco, in un bar di Ca' Mello, dove avrebbe rivelato che tutti i modelli del Serenissimo si sarebbero rivelati fallimentari, precipitando a pochi minuti dal lancio nelle acque della laguna. La vicenda avrebbe un risvolto internazionale, giacchè Barozzi sostiene che la Regione, per finanziare la ricerca spaziale, avrebbe venduto tecnologie e know how alla Corea del Nord, il che spiegherebbe perchè i missili tattici Taepong abbiano l'abitudine di finire fuori rotta.
"Sciocchezze, vaneggiamenti di un cretinetti che si crede Einstein - commenta Giancarlo Galan, dal centro di controllo di Cavallino Treporti - Il signor Barozzi farebbe bene a scorrere l'elenco di benemerenze conferite all'istituto veneto per la ricerca spaziale, prima di parlare a vanvera". Durissimo l'attacco di Renzo Marangon, che accusa la Provincia di inettitudine: "Mentre loro riempivano di razzetti le rotatorie del Polesine, noi lanciavamo la corsa allo spazio", ironizza, promettendo una nuova Operazione Saint Tropez per mettere in luce tutte le carenze della nuova amministrazione provinciale.

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