Non potevamo restare a guardare lo show penoso dei consiglieri comunali in cerca di scuse per non lavorare il sabato. Incalzati da Cristiano Pavarin, che propone i consigli il sabato per risparmiare sui rimborsi ai datori di lavoro, svariati esponenti politici rodigini (in testa gli ineffabili Renato Borgato e Andrea Bimbatti) si sono cimentati nel nobile sport dell’arrampicata libera sugli specchi, con notevole sollazzo di grandi e piccini. Da “Il sabato devo stare con la famiglia” a “C’ho l’alluce valgo e il medico dice che mi serve il fine settimana per riposare le stanche membra”, il campionario delle scuse, ci lascino dire, è risultato tuttavia alquanto penoso. Ecco perchè, animati da spirito civico, abbiamo compilato un breve elenco di giustificazioni più credibili:
- sono ebreo (o, a scelta, avventista), la mia religione mi impone di santificare questo giorno di festa, altrimenti l’unico Dio mi punirà con l’ottava piaga: le emorroidi contagiose;
- mi prostituisco per mantenere la mia famiglia e lavoro dal pomeriggio del sabato all’alba della domenica. Il sabato mattina ho bisogno di riposarmi;
- tutti i venerdì sera mi esibisco in un rodeo in una rievocazione del circo di Buffalo Bill. Torno a casa tardissimo e con le ossa rotte. Non ce la faccio proprio a essere in consiglio la mattina dopo;
- io dedico alla famiglia tutta la settimana, ma il sabato devo stare con l’amante;
- parteciperei volentieri, ma la mia azienda ha deciso di applicare le regole volute da Marchionne per lo stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco. Così dveo lavorare anche il sabato e se vengo in consiglio comunale probabilmente mi licenziano;
- Ho deciso di battere il record mondiale di matrimoni gay. C’è un comune della Catalogna che sposa omosessuali e consente divorzi in tempi di record. Mi sposerò con una persona diversa tutti i sabati fino al raggiungimento del record. Poi cercherò di battere il record di matrimoni poligami;
- non ho mai lavorato veramente in vita mia, non comincerò certo a farlo ora;
- come hobby faccio l’addestratore di orche assassine. Trascorro tutti i sabati in un delfinario con i miei cetacei. Se saltassi anche solo un sabato, morirebbero per il dolore;
- dal venerdì notte e per tutto il fine settimana vivo per strada, assieme ai barboni della città. Dormo all’adiaccio e per tutta la giornata vagabondo stordito in cerca di qualcuno che mi dia da mangiare o mi offra una sigaretta. Lo faccio perchè la mia vita agiata da piccolo borghese mi sta stretta e sento il bisogno di stare vicino agli ultimi. Non posso rinunciare a questo stile di vita. Invito tutti i colleghi consiglieri a seguire il mio esempio e provare un’esperienza che cambia il nostro sguardo sulla società.
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